IL MEMORIALE DEI FRATELLI GANDINI: NOI I DEPORTATI DELLO ZOO DI FERRARA!
Tutta la VERITA' occultata nel SILENZIO da intere GENERAZIONI.
Stato-Mafia-Governi-Governanti-Autorità.
Coscienza Morale. Coscienza Civile.
Un dramma infinito. Uno scandalo senza pari. Senza tempo.
T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio) usato come metodo punitivo-intimidatorio-costrittivo per piegare chi si trova sotto estorsione; uno dei sistemi per ricattare-sequestrare una persona perbene senza lasciare tracce.
Alessandra e Alessandro
A inizio maggio del 2007, mio fratello ed io abbiamo subìto un SEQUESTRO DI PERSONA operato dallo Stato.
Come ho denunciato nei miei Post precedenti, ci trovavamo, momentaneamente, a casa degli zii di San Bartolomeo in Bosco (Ferrara), parenti
da parte di nostra madre: nello specifico, cugini di nostra mamma. In attesa di accedere alla nostra nuova abitazione a Mirabello, in ristrutturazione in quanto abitazione originaria del '700, ci eravamo trasferiti qui, dopo che LA MAFIA ci aveva reso la VITA IMPOSSIBILE anche nella nuova casa di Via Alessandro Volta a Ferrara e dove, dopo indicibile sofferenze, ha causato e determinato la morte di entrambi i nostri genitori, dei nostri nonni e di tutti i nostri cani (SEI) per avvelenamento da topicida!
Senza nessun motivo particolare, abbiamo subìto, quasi ogni giorno, la presenza pressante e intimidatoria dei carabinieri di San Bartolomeo in Bosco (Ferrara), dai quali, capitanati dal maresciallo Bilardo e soprattutto nella persona di questo, siamo stati continuamente minacciati "di andarcene sùbito da casa di questi zii"!! Inspiegabilmente!
Senza motivi, senza nessun documento. Un vera e propria DITTATURA! Un vero e proprio SOPRUSO imposto a noi ma anche ai nostri parenti, i quali, attoniti e sconvolti, giornalmente dovevano attenersi agli ORDINI che venivano loro imposti.
Quando ancora abitavamo a Ferrara insieme ai nostri genitori, avevamo notato un comportamento molto strano nei confronti della nostra famiglia da parte di carabinieri e polizia.
Fin da ragazzini abbiamo sempre vissuto questioni preoccupanti e angosciose procurateci da conoscenti o vicini di casa, sempre sfociate, poi, in situazioni tragiche e pericolose: sempre per motivi futili e assurdi, ci trovavamo coinvolti, malgrado la nostra correttezza, in fatti sempre molto strani e incomprensibili per persone così tranquille e perbene come noi!
Ho già denunciato molti fatti su questo Blog, dove racconto di episodi, anche violenti, che abbiamo dovuto subìre noi e la nostra famiglia. Diverse sono state anche le denunce che abbiamo presentato presso la procura di Ferrara ma anche presso le tante caserme. Come ho raccontato nel Post "TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI di FERRARA (I parte)", ho accennato alla consegna delle nostre denunce all'ispettore Dossi di Ferrara, mentre, all'epoca, stavamo subendo una serie di ritorsioni altrettanto inspiegabili, come per esempio, l'uccisione di sei (6) cani con topicida (veleno per topi)! Di questi sei cani, Brenda, una femmina di razza Beagle, è stata avvelenata per tre volte di sèguito! Faccio notare, che a morire sono stati ESCLUSIVAMENTE i nostri cani, nessun altro cane in zona!
A distanza di due anni, da quando abitavamo in Via Alessandro Volta 71 a Ferrara (zona nuova "Doro"), l'unico cane che siamo riusciti a salvare da questo massacro, Brenda, è stato avvelenato di nuovo all'arrivo a Mirabello, anno 2009, subendo così il quarto avvelenamento! Ancora una volta, sempre e solo "il nostro"! A distanza di anni e a distanza di chilometri! Segno evidente di RITORSIONE imperterrita, insistente, lungimirante, ossessiva e accanita fino all'inverosimile!
Non mi dilungo nei particolari riguardo alle sofferenze infinite che questi nostri cani hanno patito! E noi insieme a loro! Perché per noi erano come persone della nostra famiglia!
Ogni giorno eravamo costretti a subìre guai infiniti nel senso più generalizzato del termine: qualunque cosa facessimo eravamo sempre osteggiati, maltrattati e danneggiati! Non ultimi, i danni molto gravi anche da parte dei vicini di casa, i quali, in qualche maniera, dovevano farci del male! Sempre con motivi stupidi e inconsistenti.
Dopo aver consegnato una quantità notevole di denunce nei confronti dei vicini di casa all'ispettore Dossi della polizia di Ferrara, mi telefona quella che all'epoca di questi fatti era il mio avvocato: la dott.ssa Barbara Grandi con studio in Via Montebello. Come ho ricordato sempre nel Post citato, Barbara era anche un'amica ed ex compagna di scuola. Comunque, mi chiama e mi dice che le nostre denunce, comprese quelle di nostra madre, erano state "ANNULLATE" poiché "NON PRESENTATE DA PERSONA IDONEA"!
Si possono pronunciare e giustificare simili stupidaggini?! Si sa benissimo che le denunce si possono persino spedire via posta, via mail o consegnare anche tramite altri cittadini incaricati. Avevo già capito che "qualcuno" ci metteva nell'impossibilità di portare le nostre denunce in Tribunale! E solo allora, capii perché in una delle tante chiamate alla polizia, che facemmo nel periodo in cui abitavamo in Via Volta, lo stesso ispettore Dossi, che in altre occasioni si era dimostrato disponibile e comprensivo di tutto quanto la nostra famiglia stesse subendo, confidandoci anche di aver, effettivamente, scoperto "una faida" attorno alla nostra famiglia e dichiarandosi anche pronto ad avviare un'indagine molto approfondita riguardo ai continui avvelenamenti dei nostri cani, ci apparve invece, negli ultimi interventi presso la nostra abitazione, molto molto ostile: soprattutto nei miei confronti! In un'ultima chiamata a casa nostra, sempre per motivi di danni gravi provocati alla nostra famiglia dai vicini, si dimostrò molto cambiato, ostile e indisponente. Questo atteggiamento mi apparve, ancora una volta, molto strano. Sino a quando, una volta avuta la conferma che le nostre denunce non avrebbero mai avuto esito, lo stesso ispettore Dossi mi chiamò al telefono, cercando di convincermi a tutti i costi di lasciar perdere la questione! Soprattutto, a fine conversazione, non essendo riuscito a convincermi, MI MINACCIO' dicendomi " ... E STIA ATTENTA A PESTARE CERTI PIEDI"!... Usando un tono piuttosto aggressivo! La stessa identica frase la pronunciò qualche tempo dopo a mio fratello, in occasione di una consegna di una ennesima denuncia da parte nostra! L'ispettore Dossi, invece di aiutarci, si recava a casa nostra "per inquisirci", cercando di metterci timori e paure, nonostante fossimo noi quelli danneggiati e martoriati! E nonostante le (false) promesse di aiuto, in realtà, non iniziò mai le indagini che promise di compiere sulle uccisioni dei nostri cani. Anche dopo aver ammesso la presenza di una "faida" attorno alla nostra famiglia, provvide soltanto ad "occultare" le nostre denunce con le scuse più impensate!
L'ispettore Dossi non è stato il solo a cercare di farci desistere dal consegnare le nostre denunce! Abbiamo tentato di consegnarle in tutte le caserme della zona, accorgendoci che, non solo non eravamo assistiti come qualsiasi cittadino onesto ha DIRITTO, ma eravamo pure minacciati! Addirittura, anche estorti!
Mi riferisco in particolare alla vicenda della "famiglia Simoni", che abitava al piano inferiore al nostro in Via Volta a Ferrara, incaricata di farci del male a scopo di estorsione! Rimando la vicenda al Post che ho già citato sopra anche per ricordare come, sempre in Via Alessandro Volta a Ferrara, gli stessi carabinieri e poliziotti avessero reso la nostra esistenza angosciosa! Notare dai documenti pubblicati nei Post che ho citato, gli orari in cui ci venivano notificate le denunce che la famiglia Simoni, industriata, ci rivolgeva per impaurirci e costringerci poi a pagamenti di denari truffati!
Gli stessi agenti, spesso, si recavano a casa nostra a tutte le ore e con le scuse più banali! Il più delle volte a sproposito, chiamati dalla figlia di Genunzio Simoni, colui che doveva intimorirci insieme a suo figlio, Daniele.
Altra vicenda avvenuta ancora più in là nel tempo, parliamo di vent'anni prima di Via Volta. Abitavamo con i nostri genitori e la nonna paterna in Via Mulinetto a Ferrara, dove eravamo contornati da brave persone, tranquille, come i loro figli, con i quali eravamo anche amici. Noi, ancora, non sospettavamo minimamente che TUTTE le persone erano sempre industriate! Giungono, dopo anni, ad abitare fianco al nostro appartamento, Alessandro Bulgarelli con la compagna, Susy Turola. Bulgarelli si definiva agente di commercio, dolciumi. Suo padre, all'epoca dei fatti, era piuttosto conosciuto in città, poiché gestiva un magazzino di vendita di cioccolato e altri dolciumi. Tanto è vero che, il figlio, Alessandro, si vantava di essere "il re del cioccolato"! Noi non sapevamo neanche lontanamente, allora, di avere effettivamente la più crudele criminalità che esistesse al mondo, proprio alle spalle della nostra famiglia: LA MAFIA!
Per cui, alla LUCE DEI FATTI, queste persone sono sempre state TUTTE pilotate e industriate per crearci situazioni altamente dannose e pericolose con FINI assolutamente deprecabili, ingiustificati e ingiustificabili: a scopo di estorsione! Tutte queste situazioni che, all'apparenza, ai nostri occhi, potevano sembrare "VERE", in REALTA' erano TUTTE teatrate, recite inventate e costruite a tavolino su ORDINI DI MAFIA, per poterci derubare in maniera tale che la situazione APPARISSE LECITA e credibile! Tutto questo, con il coinvolgimento di tutti i cittadini che, d'accordo o non d'accordo, si trovavano OBBLIGATI a RECITARE scene demenziali, che potessero poi provocare litigi.
Ciò consentiva alla MAFIA di rubarci del denaro incutendoci il terrore di affrontare processi lunghissimi, con conseguenti parcelle di avvocati, prove indefinibili, incertezze nella riuscita!
Naturalmente, si trattava sempre di truffe! Ho già raccontato questa vicenda nel Post sopra indicato.
Praticamente, visto che qui al Nord non è usanza far passare "il picciotto" a ritirare il "pizzo" e le varie estorsioni, noi eravamo estorti alle nostre spalle ogni volta che facevamo i nostri acquisti abituali. Oppure, come ho spiegato, LA MAFIA organizzava (organizza tuttora oggi!), tramite la collaborazione e il coinvolgimento di TUTTI i cittadini, nessuno escluso (dal bambino all'anziano, dal salumiere al professionista, dal medico al veterinario, dall'amico al parente, dal parroco come al vescovo), messinscene e teatrate atte a trarci in inganno! Siamo sempre stati derubati alle nostre spalle! Scoprire una REALTA' così sconvolgente non era certamente facile: tutti ruotavano attorno a noi per distruggerci, e tutto doveva sembrare "credibile"! Ancora oggi, non posso guardarmi indietro nel tempo senza scoprire e capire che ogni persona mi ha parlato solo per conto, su suggerimento e su ORDINI di MAFIA! Voi come vi sentireste al nostro posto?!
Oltre al fatto di quando ci venivano propinate delle falsità spacciate per veritiere solo per darci un dispiacere, c'era anche la possibilità che il male ci fosse inferto anche di fatto, come accaduto, solo per fare un esempio, uno dei tanti, con nostro padre quando il suo dentista, dott. Tabacchi con studio in Via Porta Po', dovette, su ORDINI, infettarlo di proposito grazie ad attrezzature preparate opportunamente per la terribile circostanza, procurandogli una grave malattia!
Tornando al momento delle nostre deposizioni, per quanto riguardava il caso di Via Mulinetto, i carabinieri della zona, a distanza di anni, si dimostrarono molto distaccati, quasi minacciosi, evidenziando un comportamento, nei confronti della nostra famiglia, non concepibile con la nostra provata onestà e a dimostrazione di quanto stavamo subendo: in questo caso, nostro padre era stato picchiato dal signor Alessandro Bulgarelli! Io ero presente alla scena e gridando molto forte attirai l'attenzione dei vicini, i quali, in sèguito, testimoniarono l'accaduto anche in sede processuale.
E come solito, senza un motivo plausibile: il nostro cagnolino abbaiava... !
Guarda caso, dopo anni di attesa del processo nel Tribunale di Ferrara, il signor Bulgarelli, per questa vicenda, pur riconosciuto "colpevole" per i danni che arrecò a nostro padre, grazie anche alle testimonianze riportate in sede da alcuni vicini di casa che assistettero alla vicenda, fu comunque "graziato" con L'AMNISTIA!...
Nel periodo in cui continuò ad abitare fianco a noi, questa persona ci limitò la vita tormentandoci, minacciandoci e seguendoci pure per strada! Diverse volte fummo costretti a far intervenire i carabinieri perché costui arrivava all'improvviso e minacciava. Ogni volta che uscivamo di casa eravamo angosciati perché sapevamo che poteva coglierci di sorpresa. Nostra madre, che aveva un negozio in Via delle Barriere, angolo Viale Cavour a Ferrara, chiamava spesso casa per sentire, sempre preoccupata, cosa accadeva!
Presentammo un'altra denuncia io e mio fratello, poiché, lo stesso signor Bulgarelli, mentre una mattina noi ci stavamo recando all'Università di Ferrara, facoltà di Farmacia, alla quale eravamo iscritti entrambi, ci fermò, ci sbarrò il passo e ci minacciò. Io riuscii ad allontanarmi e corsi a chiamare i nostri genitori, visto che, da parte delle forze dell'ordine, non avevamo nessun sostegno e nessuna difesa!
Anche questa vicenda, portata poi ancora in Tribunale a Ferrara, ebbe esito positivo. Almeno in questo caso però, il signor Bulgarelli venne condannato "per violenza privata"!
La nostra famiglia fu poi ancora costretta a presentare un'altra denuncia contro il Bulgarelli: avendo le cassette della posta esterne, aveva cominciato a rubarci le lettere!
Giunse l'estate e la nostra famiglia partì per il mare, rimase però a casa nostra madre, non avendo ancora chiuso il negozio. Una mattina, ricevette la visita inaspettata della signora Guerrina Gandini (non era nostra parente), che abitava nella via di fronte e che, allora, gestiva una sorta di tabaccheria-cartoleria in Via Argine Ducale.
Quando nostra madre ci raggiunse poi al mare, ci raccontò che la signora Guerrina si era recata a casa nostra piangendo e implorandola di RITIRARE l'ultima denuncia che avevamo presentato verso il signor Bulgarelli!
Questa signora spiegò che Alessandro Bulgarelli non era da solo nel momento in cui ci sottraeva la posta ma era presente anche suo genero, essendo amico del Bulgarelli! Per questo chiedeva "comprensione": perché non si fosse trovato nei guai anche suo genero!
Mio fratello ed io, però, non trovavamo giusto subìre continuamente questi soprusi e dover anche ritirare la nostra denuncia!
Così, anche al Lido di Spina (Ferrara), il signor Bulgarelli, TUTTI I GIORNI, transitava davanti alla villetta dove vivevamo in Viale Leoncavallo 42, e a bordo della sua auto, mettendosi bene in evidenza, ci faceva intùire una sorta di minaccia se non avessimo acconsentito a ritirare la denuncia!
Tutto organizzato dalla MAFIA! Affinché avessimo ritirato la denuncia rivolta al Bulgarelli! Lui aveva agito solo su ORDINI di MAFIA!
Sempre LA MAFIA aveva pianificato di mandarci a casa la signora Guerrina, che conoscevamo come persona perbene, la quale, per questo motivo, sarebbe stata ascoltata! Non senza "contorno", per far sembrare tutto vero, di lacrime, "preghiere" e suppliche di ritirare la nostra denuncia contro il Bulgarelli, per non coinvolgere anche suo genero!
TUTTO FALSO! Suo genero non partecipò MAI alla sottrazione della nostra posta! Ma come poteva LA MAFIA convincerci a ritirare un'altra denuncia contro Bulgarelli?! C'erano appena state denunce per percosse verso nostro padre, le denunce per le minacce a me e a mio fratello, sarebbe stata un po' scabrosa la vicenda, se lo stesso fosse tornato in Tribunale sempre ripetendo danni verso la nostra famiglia! ... Meglio tentare col "pietismo"! ... Da lì, il complotto con la signora Guerrina costretta a "recitare" una falsità su ORDINI di MAFIA!
Torniamo ora alla vicenda di San Bartolomeo in Bosco: a distanza di tanti anni e dopo essere rimasti soli, a casa degli zii siamo stati continuamente pressati dai carabinieri del luogo. Non vi sembra STRANO?
Come ho già denunciato nel Post "TUTTA LA VERITA'.... parte 1", il maresciallo Bilardo ci intima di "andarcene da casa degli zii": proprio così! Senza tanti preamboli, "VE NE DOVETE ANDARE DA QUI!"
Increduli di quanto sta' accadendo, chiediamo spiegazione agli zii, i quali sono sempre spalleggiati dai carabinieri e costretti a mantenere un certo comportamento. In quei terribili frangenti, avevamo già capito di avere LA VERA MAFIA alle costole e quindi, sapevamo che, anche gli zii, pur dispiaciutissimi, erano costretti a farci del male.
Non era un problema perché stavamo già concludendo il contratto per la nostra nuova casa a Mirabello. Era solo questione di tempo. Ma i carabinieri, invece, avevano fretta che ce ne andassimo!
Come se non fosse stata casa degli zii ma di proprietà dello Stato!
Mentre attendevamo il termine della ristrutturazione della nostra casa, il maresciallo Bilardo e i suoi colleghi, quasi ogni giorno, tornano a pressarci. E in modo arrogante, entrano in casa senza neanche bussare o suonare il campanello: il cancello del giardino era sempre aperto così come la porta della cucina sul retro. Fino a giungere, come ho spiegato, ad un vero e proprio SEQUESTRO DI PERSONA! Infatti, con la collaborazione della dott.ssa Paola Turilli, psichiatra del servizio di igiene mentale di Ferrara (della sua infermiera e di due agenti di polizia municipale), veniamo informati che il giorno dopo ci verranno a prendere per portarci in ospedale psichiatrico!
Infatti, il giorno dopo, io e mio fratello veniamo brutalmente sequestrati con la forza, da casa degli zii: io vengo trascinata sull'autoambulanza dagli infermieri, i quali, senza chiedere nessun permesso per entrare, parcheggiano nel giardino! Senza nemmeno suonare il campanello, come fosse stata casa loro! Mentre, mio fratello è costretto a salire sull'auto degli stessi carabinieri di San Bartolomeo in Bosco! Ricordo ancora il pianto della zia Jole al sèguito, che non dimenticherò MAI! E che continuava a ripetere sempre piangendo:"... MA DOVE TI PORTANO! MA DOVE TI PORTANO!"
Il nostro cane, che era legato col guinzaglio al termosifone della nostra camera, è stato poi altrettanto brutalmente trasportato, su ORDINI dei carabinieri (?), al canile di Ferrara di Via Gramicia, dove resterà a lungo, vista la nostra fine! E dove, su ORDINI di MAFIA, sarà colpito più volte con dei calci ad una gamba! Sempre eseguito su ORDINI, per modo di poterci DERUBARE con le eventuali cure veterinarie!... Cosa poi avvenuta!
Tutta questa scena altamente drammatica è stata seguita anche dai nostri parenti, che non sapevano neanche più come reagire...
Solo il giorno prima di tutto questo, io e Alessandro stavamo ancora raccogliendo FIRME presso tutti i nostri conoscenti e cittadini, affinché, come ci aveva preventivamente annunciato LA MAFIA, non avesse avuto seguìto la minaccia di essere deportati in questi lager-ospedali psichiatrici. Tutto per annientarci-ricattarci e tenerci poi in pugno per piegarci al volere dei CAPI-MAFIA! Quando abbiamo sentito e visto entrare nel giardino l'autoambulanza proveniente da Ferrara e i carabinieri di sèguito, ci è apparso tutto come se fossimo stati davanti ad un PLOTONE DI ESECUZIONE!
Entrata immediatamente in casa la dott.ssa Turilli, con grande FRETTA, come il resto della BANDA che la seguiva, ci intima di "prendere le nostre cose e andare con loro"! Ovviamente, noi ci siamo rifiutati: non ce n'era motivo! Non eravamo molesti verso nessuno. Non avevamo fatto niente di male! Siamo sempre state persone integerrime! Come potevano permettersi di PRELEVARE due persone perbene SENZA NESSUN MOTIVO E SENZA NESSUN DOCUMENTO?! ... In quei momenti, ho cercato di telefonare a tutti quelli che potevo, chiedendo loro di non abbandonarci: agli amici; a nostro cugino Angelo Cavicchi, medico di famiglia a Voghiera, Ferrara (lo stesso che si è poi rifiutato, come tutto l'ORDINE dei medici, di visitare mio fratello a casa che stava male!); al nostro avvocato, che comunque poteva, DOVEVA intervenire; al nostro medico di famiglia, dott. Gianguido Bruno di Ferrara, il quale mi rispose che se mi avessero presentato un documento FIRMATO dal sindaco, all'epoca il dott. Gaetano Sateriale, lui non avrebbe potuto fare niente.
Ma dov'era la richiesta del sindaco?! In tutta questa sequenza angosciosa non ci è MAI stato presentato un documento che attestasse la nostra deportazione! Vista la situazione, comincio, a malincuore, a preparare alcune cose personali e chiedo alla dott.ssa Turilli quanto tempo dovrò restare con loro. Lei risponde vaga:" Mah, non lo so!" Allora, chiedo di nuovo:"... più di un giorno?" E lei: "Eh, sì! Almeno una settimana! Poi, vedremo! Si sbrighi, abbiamo fretta!"
Mentre mi cambio abito per uscire con loro, entrano in camera i carabinieri "in massa" seguìti dagli infermieri dell'autoambulanza, per farmi ancora "FRETTA"!
A quel punto, la dott.ssa Turilli gli risponde che non avendo preparato niente il giorno prima, come invece lei ci aveva INTIMATO minacciosamente di fare, è inutile che reclamino "fretta", poiché sarebbero costretti a portarmi via "IN MUTANDE"!
Ha detto proprio così:".... se volete portarla via in mutande"....
Avevo poi bisogno di andare in bagno, prima di uscire, ma tutti loro avevano così FRETTA che me lo avevano impedito! Io sono andata lo stesso! Ma sono stata obbligata a subìre la presenza di una infermiera, come se fossi stata una delinquente pericolosa che avrebbe anche potuto fuggire!... NON VI PARE FOLLIA PURA TUTTO CIO'?
Ho fatto notare che alla finestra c'erano le inferiate, non potevo fuggire nemmeno se volevo!
Ma io non volevo fuggire! Perché avrei dovuto? Io sono sempre stata una persona onesta e pulita!
VOLEVO SOLO GIUSTIZIA! VOLEVO SOLO LA MIA VITA! La stessa vita che LA MAFIA mi ha SEMPRE impedito di VIVERE!
Mio fratello, giustamente, per protesta non porta niente con sé! Nemmeno un cambio di biancheria, uno spazzolino da denti. Niente! Viene trasportato all'arcispedale Sant'Anna di Ferrara, Via Giovecca, dove rimarrà per due mesi e dove rischia anche la vita, a causa dei pesantissimi trattamenti che fin da sùbito gli furono imposti. Mi raccontò poi Alessandro, che fin dal primo momento al suo arrivo in ospedale, il maresciallo Bilardo rimase a controllarlo sino a che non bevve tutto il devastante cocktail di psicofarmaci impostogli! ... Mentre ancora, solo un attimo prima nell'auto dei carabinieri, gli intimò di "dimenticarsi TUTTO"!
Io fui trasportata in autoambulanza presso la struttura psichiatrica, di cui ho parlato nei miei Post precedenti, a San Giovanni in Persiceto (Bologna): SPDC Servizio psichiatrico diagnosi e cura, Distretto Pianura Ovest/SAN GIOVANNI IN PERSICETO, Via Marzocchi, 2 .
Così, mio fratello ed io non ci siamo più visti! All'interno delle strutture ci erano stati sequestrati i telefoni cellulari, per cui, quando avevo il permesso, qualche volta lo chiamavo al telefono dell'ospedale di Ferrara. Ero preoccupatissima perché lo sentivo parlare sempre più in modo difficoltoso. Nonostante fossi stata anch'io imbottita di psicofarmaci pesantissimi, tra cui l'iniezione "letale" di HALDOL intramuscolo, che mi ha provocato disturbi e sofferenze indicibili e di cui porto ancora le conseguenze, avevo capito che mio fratello stava davvero molto male! Mi raccontò poi, che una notte non riusciva più a respirare, avvertì il primario del reparto, dott. Boccalon, psichiatra, il quale gli rispose semplicemente:"... NON FACCIA L'IPOCRITA"!... MIO FRATELLO STAVA MORENDO! Gli psicofarmaci lo stavano soffocando! E di sicuro aveva subìto un'intossicazione pericolosissima: lo capivo quando lo sentivo al telefono, non riusciva nemmeno a sciorinare, a scandire bene le parole! Gli tremava la voce! E quando gli facevo notare queste cose, mi rispondeva che erano gli psicofarmaci a ridurlo così!
Secondo voi, CHI ERA IL VERO IPOCRITA?! Ma potrei dire anche "il disonesto", "il falso", L'ASSASSINO! Oltretutto, dava dell'"ipocrita" a mio fratello, quando, lo stesso primario era stato INDUSTRIATO! E mio fratello stava malissimo a causa sua, perché AVEVA UBBIDITO A ORDINI SENZA SCRUPOLI!
Sono questi i NOSTRI MEDICI?
Siamo stati trattenuti FORZATAMENTE in queste strutture psichiatriche per circa due mesi Alessandro, mentre io sono stata segregata ancora altri quindici giorni in più: dopo la a.u.s.l. psichiatrica di San Giovanni in Persiceto, sono stata ancora deportata nella struttura psichiatrica di Ferrara "LA LUNA", dove mi sono stati continuamente imposti psicofarmaci e iniezioni di HALDOL. Non avevo nemmeno più appetito, anche perché, queste miscele distruttive portano, per diretta conseguenza, all'anoressia, quindi, all'inappetenza! In entrambe le strutture però, mi obbligavano a mangiare: a San Giovanni in Persiceto, un infermiere faceva finta di mangiare a tavola con "noi pazienti", in realtà controllava me come una "guardia dittatoriale"! Ma non lo faceva certo per il mio bene! In qualche modo, LA MAFIA si era prefissata di continuare a guadagnare su di me e su mio fratello! Come in passato aveva sempre estorto nostro padre e suo padre, portandolo alla morte giovanissimo!
Invece, all'istituto "La Luna" di Ferrara, un operatore mi aveva fatto capire che se non avessi mangiato a tutti i costi, mi avrebbero imposto un ulteriore T.S.O! Avevo capito che TUTTI erano sempre industriati dalla MAFIA! Persino i pazienti! Non c'è mai stato nessuno che non lo fosse! Ero solo preoccupata di uscire e il mio pensiero era solo uno: vedere che fine avesse fatto mio fratello!
Il pensiero andava comunque anche a Brenda, il nostro cane Beagle, buttata allo sbaraglio in canile ma, praticamente, nelle mani della MAFIA, che HA SEMPRE GESTITO LA NOSTRA VITA SIN DALLA NOSTRA NASCITA!
A nessuno, in questi momenti, è stato permesso di venirci a trovare! Solo mio fratello ha potuto ricevere alcune visite da parte dei suoi amici: MA QUALI AMICI?! ERANO TUTTI INDUSTRIATI E PARLAVANO SOLO SU ORDINI DI MAFIA!
Mentre ancora eravamo imprigionati in queste strutture, visto che TUTTO ERA AVVENUTO SU BASI ASSOLUTAMENTE ILLEGALI, LA MAFIA, tramite gli amici di mio fratello, cerca di fargli credere che fosse stato lui a telefonare loro avvertendoli che si trovava al Sant'Anna, dicendo che aveva bisogno di magliette per cambiarsi, visto che non si era portato niente! Come se, VOLONTARIAMENTE si fosse portato nella struttura!
La stessa cosa, LA MAFIA ha tentato di fare con me: mentre mi trovavo ancora nella psichiatria di San Giovanni in Persiceto, nell'orario in cui mi era concesso il cellulare, mi telefona una cugina di mia mamma, per lei carissima, Paola Grandi, ex maestra elementare da tempo in pensione, originaria di Argenta (Ferrara) ma abitante ormai da anni a Ferrara insieme alla sua famiglia. Rimango molto meravigliata perché non aveva mai telefonato nemmeno quando avrebbe dovuto: vedi il funerale di nostra madre! Erano anni che non la sentivamo! Nostra madre aveva tanto atteso la sua chiamata, diceva sempre che se non la chiamava lei, Paola non avrebbe chiamato!
Solo dopo aver scoperto che LA MAFIA ha sempre pilotato TUTTE le persone attorno alla nostra famiglia, abbiamo capito che erano state OBBLIGATE a determinati comportamenti nei nostri confronti!
Comunque, Paola mi chiede come sto' e mi dice anche che "io stessa l'avevo avvisata che sarei andata nella struttura psichiatrica di San Giovanni e che il mio numero di cellulare glielo avevo dato io in questa occasione!"
NIENTE DI PIU' FALSO!
Nonostante il cocktail micidiale di psicofarmaci che mi venivano imposti, ero ancora terribilmente LUCIDA! Abbastanza da capire che LA MAFIA "metteva le mani avanti", tentando, come aveva fatto con mio fratello, di farmi credere che, VOLONTARIAMENTE, avevo fatto richiesta di essere trasportata in questo terribile posto!
Cosa impossibile perché questa cugina di nostra madre, Paola Grandi sposata Cosco, non la sentivo da anni, non aveva nemmeno partecipato al funerale di nostra madre, né lei, né sua sorella, nessuno della sua famiglia!
Per questi motivi, non potevo certo averle dato il numero di cellulare che avevo anche cambiato da poco tempo e tantomeno le avrei detto che mi sarei trasferita nella struttura psichiatrica di San Giovanni in Persiceto: stavo raccogliendo FIRME di cittadini per non andarci! E' stato un sequestro di persona! E io le avrei riferito che andavo in psichiatria?!
Come si fosse trattato di UNA VACANZA!
Un'assurdità dietro l'altra! Una cosa MOSTRUOSA!
IN REALTA', ad avvertire gli amici di mio fratello e a mettere al corrente la cugina di mia mamma ERA STATA LA MAFIA! Che aveva sempre PILOTATO TUTTO DA UNA VITA INTERA! D'altra parte, non permetteva a nessuno di raggiungerci e non avevamo nemmeno più i genitori, perché ce li aveva appena appena FATTI MORIRE!
Per cui, ha dovuto avvertire quelle pochissime persone PILOTATE e controllate!...
Quasi allo scadere del periodo infinito in cui sono stata, obbligatoriamente e forzatamente, trattenuta nella struttura di San Giovanni, mi viene concessa, apparentemente, la visita di un'amica, la dott.ssa Lorenza Andreotti, anestesista all'ospedale di Rovigo, la quale, dato che io non avevo più la famiglia che potesse aiutarmi e mio fratello era stato a sua volta sequestrato, venne incaricata dalla MAFIA a recarsi presso l'abitazione dello zio di San Bartolomeo per recuperarmi alcuni abiti e indumenti per potermi cambiare, visto che la mia permanenza, VOLUTA dalla MAFIA stessa, sembrava PROLUNGARSI!
Lorenza, che un tempo mi definiva come "una cara amica", in questa situazione si dimostrò ostile, fredda e distaccata: quando subentra LA MAFIA ad industriare le persone nei confronti della nostra famiglia, si nota subito!: risultano così cambiate e trasformate che non le riconosci più!
I subdoli componenti della MAFIA sono così assassini che riuscirebbero a trasformare il più pio dei frati cappuccini in un assassino come LORO! Non è una battuta!
La dott.ssa Lorenza Andreotti era l'ultima amica che mi era rimasta. Prima o poi, sono stata costretta ad allontanare TUTTI: amiche e amici, perché continuamente industriati e preparati dalla MAFIA! Ognuno di questi DOVEVA farmi del male, crearmi dei dispiaceri, propinarmi delle FALSITA' per farmi comportare e orientarmi a seconda dei risultati che LA MAFIA si prefiggeva di ottenere da me! Compresi insegnanti e compagni di scuola, di studio, di Università: tutti! Di qualsiasi grado e livello!
All'arrivo di Lorenza nella psichiatria di San Giovanni in Persiceto, entrambe fummo convocate presso lo studio dello psichiatra di turno, sempre all'interno della struttura, per discutere sulla possibilità di trattenermi ancora imprigionata presso UN'ALTRA struttura psichiatrica! Sia lo psichiatra che la mia amica erano stati industriati dalla MAFIA e dovettero sostenere una "scenetta" a dir poco, penosa, vergognosa, se non "pazzesca": la struttura non poteva trattenermi ancora a lungo, perché il periodo era davvero eccessivo per giustificare una simile reclusione. D'altra parte, LA MAFIA NON VOLEVA, assolutamente, farmi ritornare a casa degli zii in attesa del termine dei lavori di ristrutturazione della nostra casa! Quindi, "la scenetta psichiatra-Lorenza" serviva per far capire a me, che non potevo essere ancora dimessa, in quanto, giustificava la mia amica, la famiglia degli zii era davvero esasperante, definendola socialmente "DEGRADO ZERO"!
Così è stata definita una famiglia onesta e perbene, composta da persone oramai anziane, le quali hanno lavorato duramente tutta la loro vita per potersi comprare un pezzo di terra da coltivare, e la casa! Una casa grande, luminosa, sempre pulita e ordinata e la loro badante che li accudiva.
QUESTO SAREBBE "IL DEGRADO ZERO"?
PERSONALMENTE, e mi assumo tutte le responsabilità, RITENGO "DEGRADO ZERO" CHI GOVERNA e fa mettere in atto delle "scenette" per derubare e ricattare in OMERTA'!
Il "DEGRADO ZERO" era dove mi avevano gettata LE AUTORITA', costringendomi con la forza e con soprusi inauditi! E di per sè, già questo comportamento rappresentava UN DEGRADO!
"IL DEGRADO" era un ospedale psichiatrico a San Giovanni in Persiceto (Bologna), IMPOSTO E SUBITO con LA COSTRIZIONE, senza averne necessità, ma solo per RICATTO! Dove la CAMICIA DI FORZA più moderna è rappresentata dall'HALDOL e da tutti gli altri psicofarmaci che mi sono stati imposti, perché non mi rendessi conto di tutte le ruberie di cui la nostra famiglia è sempre stata VITTIMA IGNARA! Perché tutto è sempre avvenuto in OMERTA' assoluta, con la piena complicità di TUTTI I CITTADINI!
Il "DEGRADO ZERO" era dove LA MAFIA aveva gettato mio fratello: arcispedale Sant'Anna di Via Giovecca a Ferrara, reparto psichiatria, dove il dott. Boccalon era stato incaricato di annientarlo con il DISPERDAL !
E ancora "IL DEGRADO" era nel fatto di averci, oltre che sequestrati, anche SEPARATI, con diversi chilometri a dividerci! E avendoci già ucciso la nostra famiglia e distrutto tutta la nostra vita, questo rappresentava davvero la crudeltà più grande!
Il fine ultimo poi, consisteva nel fatto che sarei stata ANCORA segregata, con gravissimi soprusi, nella struttura psichiatrica di Ferrara "LA LUNA", di cui non sapevo nemmeno l'esistenza.
Potete solo IMMAGINARE come mi sono sentita in QUEL frangente?
Scusate ma, per quanto possiate sforzarvi, non credo!
Ogni minuto, ogni frangente che ho vissuto FORZATAMENTE in questi istituti, ho dovuto subìre, continuamente, le persone industriate che mi riportavano messaggi della MAFIA ma che, allo stesso tempo, cercavano, per conto di questa, di ORIENTARMI su scelte organizzative ben specifiche, giusto per portare denari nelle casse mafiose!
Ricordo perfettamente ogni frase, ogni circostanza, sono disposta a parlarne in qualsiasi momento e luogo opportuno!
Tutti i pazienti e i medici dell'ospedale psichiatrico erano industriati (come tutti i cittadini)! I pazienti trascinavano persino i piedi, a dimostrazione della malattia mentale, della disabilità o depressione! Sembravano tanti poveri "zombie" in via di estinzione! Secondo i piani della MAFIA, io avrei dovuto "specchiarmi" in questa gente e avrei dovuto CAPIRE che anch'io stavo così.... e avrei dovuto, di conseguenza, capire che, LA MAFIA NON E' MAI ESISTITA: tutto frutto delle nostre (mia e di mio fratello) menti malate!
Una volta finita "la farsa", a mio uso e consumo, ORDITA E ORDINATA dalla MAFIA, gli stessi pazienti-zombie presentavano GUARIGIONI IMPROVVISE E IMMEDIATE che avevano del PRODIGIO: VERI miracolati!
E come LA MAFIA li aveva "messi in servizio", una volta notato che le teatrate non servivano a spingermi dove voleva, LA MAFIA li toglieva dalla "scena", rendendoli irreperibili: come ha poi sempre fatto con i nostri amici, i nostri parenti più cari e anche con tutte le persone a cui eravamo più affezionati!
Se non dimostravamo COMPLETA FIDUCIA in determinate persone, venivano allontanate e LA MAFIA ci riprovava con altre e altre ancora. Altrimenti, come avrebbe potuto LA MAFIA estorcerci, derubarci e portarci in situazioni completamente pilotate, se non avessimo eseguito ogni cosa che ci veniva CONSIGLIATA dalle persone in cui avremmo dovuto riporre fiducia ?!
Mio fratello uscì dall'ospedale dopo due mesi, ma io fui OBBLIGATA a restare ancora nell'istituto psichiatrico "LA LUNA" di Ferrara, per altre due settimane. Appena giunta qui, accompagnata da due infermiere dei servizi sociali di Ferrara, i trattamenti erano sempre quelli che subìvo alla struttura psichiatrica in provincia di Bologna. Una volta uscita anche da questo istituto, le stesse infermiere dei servizi sociali di Ferrara continuarono a infierire con le iniezioni di Haldol, con la supervisione della dott.ssa Cinzia Di Domizio, psichiatra.
Proprio mentre mi trovavo segregata all'istituto "La Luna", non vedendo mai via di uscita per la nostra situazione, chiesi al dottor Biancosino, psichiatra della struttura, "se avrei potuto andare a vivere, un giorno, con mio fratello, unica persona della mia famiglia ad essere ancora in vita!"
Di rimando, il dott. Biancosino, quasi aggressivo, come se avessi detto un'eresia, mi rispose che "OGNUNO E' LIBERO DI VIVERE CON CHI VUOLE!"
Io tutta questa LIBERTA' non la vedevo proprio! Specialmente dopo tutto quello che mio fratello ed io avevamo subìto nel corso della nostra vita! E sicuramente ero più lucida di lui che parlava per conto di "qualcuno" che gli aveva imposto degli ORDINI nei miei confronti!
Era palesemente industriato come TUTTI!
Nel frattempo, mentre io ero ancora rinchiusa, mio fratello cercava di interessarsi perché i lavori di ristrutturazione della nostra casa a Mirabello andassero avanti. Al contrario, LA MAFIA interveniva continuamente per FERMARLI! OBBLIGANDO i costruttori a non procedere, i quali si giustificavano verso di noi, con le scuse più stupide e banali! Nonostante ciò, i due soci costruttori, Massimo Menegatti di Casaglia (Ferrara) e Gaetano Raineri di Bagheria (Palermo) della ditta che doveva eseguire i lavori di ristrutturazione, la società "Viganelli engineering" di Ferrara, furono costretti dalla MAFIA a chiedere a mio fratello un anticipo di 5000 Euro, un "extra" sul costo della casa e prima della stipula!
Se si fosse rifiutato, non gli avrebbero venduto l'immobile! UN RICATTO!
Mio fratello glieli consegnò, ma quando ci trovammo al momento della stipula, ci vennero richiesti di nuovo quei 5000 Euro che avevamo già consegnato! Ci fu da discutere persino in banca, Cassa di Risparmio di Ferrara, il 22 Maggio 2009, proprio alla stipula per l'acquisto, alla presenza del nostro avvocato, del notaio Paternò Castello con studio in Ferrara, del socio costruttore ing. Viganelli e del socio Raineri, il quale, insieme al socio Menegatti, materialmente, aveva già ricevuto i 5000 Euro: tra gli altri, era quello industriato ad insistere e a pretenderli di nuovo! Per fortuna, mio fratello aveva un documento firmato dove si poteva evidenziare che i 5000 Euro erano già stati pagati!
LA MAFIA voleva derubarci 5000 Euro! E non solo questi! La nuova casa doveva diventare una continua FONTE DI ESTORSIONI! Infatti, come ho spiegato in altri Post, LA MAFIA costrinse i costruttori a non procedere più con i lavori, lasciando tutto al punto in cui erano!
Per questo motivo ci ha sempre creato dei danni con i vicini di casa: per obbligarci ogni volta ad andarcene! In modo poi, da rubare ad ogni nuovo acquisto una cifra più consistente! E' chiaro che per derubarci deve celare la somma in occasioni che sembrino LEGALI! Quindi, deve anche CREARE e ORIGINARE eventi che comportino spese continue e in sequenza!
Nel frattempo, i terribili trattamenti psichiatrici, che ci erano stati imposti sin dall'inizio della nostra deportazione abusiva, continuavano a martoriarci, ancora e ancora. UN VERO INCUBO! Dal quale non sapevamo davvero come districarci, pur essendo al corrente del PERCHE' queste cose accadessero proprio a noi!...
Una volta usciti entrambi dagli istituti, non ci permisero di restare a casa degli zii almeno finchè la nostra casa fosse completata! LA MAFIA aveva fatto letteralmente CARTE FALSE per portarci via da là. Poteva permetterci di tornare ancora?
Ci obbligò, invece, a restare in un piccolissimo alberghetto del centro di Ferrara, "LA LUPA"! Avevamo due stanze separate. Certo non pretendevamo un "hotel 5 stelle"! Ma nemmeno un "albergo a ore": se, secondo LA MAFIA, abitare ancora un po' con gli zii rappresentava "IL DEGRADO ZERO", quanto poteva esserlo un ambiente simile?!
Era così "stretto" che non si poteva respirare! Compresa la via, nel centro antico di Ferrara, in cui è situato!
Tutti i giorni eravamo costretti a mangiare solo merendine, perché l'albergo e le stanze non disponevano nemmeno di un frigorifero, non c'erano dispense di nessun genere. Il thè del mattino lo preparavo con l'acqua calda del rubinetto e non potevo nemmeno, mancando un frigorifero, conservare un po' di verdure o carne. Ovviamente non potevo nemmeno bollire l'acqua per la pasta! Ai ristoranti fuori non potevamo andare: TUTTI hanno sempre avuto ORDINE di farci dei danni! E in più occasioni, ci sono stati serviti cibi contaminati! Non potevamo fidarci! Senza contare il fatto che quando le persone vedono noi, il costo è centuplicato!
La proprietaria dell'albergo sembrava gentile ma era sempre INDUSTRIATA dall'inizio alla fine! Fortuna che, sapendo CHI avevamo alle costole, potevamo un po' difenderci dai fatti che, quotidianamente, accadevano! Teatrate e messinscene a non finire. PAZZESCO! DAVVERO, PAZZESCO!
Se dovessi riportare tutto quanto avvenuto, non mi basterebbe una "Treccani"!
Cosa ne pensate del fatto che l'assistente sociale dei servizi di Ferrara, signora Rossi, tentava ancora di sapere se l'appartamento di Via Volta era "ancora" nostro?!
E ancora prima, il nostro amico Paolo Mignozzi, ex avvocato, che vedevamo spesso al mare poiché suo padre è titolare dell'albergo "Corallo" al Lido degli Estensi e noi trascorrevamo tutta l'estate al mare, al Lido di Spina, tentava di carpirci segreti su ipotetiche proprietà, portando il discorso sulla possibilità che avessimo usato dei "prestanome" per tenerle nascoste?!
Lo stesso amico, Paolo Mignozzi, è stato attore di altri fatti molto importanti e molto gravi che ci hanno danneggiati parecchio, in quanto, essendo amico e fidandoci della sua "buona fede", in virtù della sua ex-professione di legale, facemmo "scelte" sbagliate che non avremmo fatto se non ci fossimo fidati di lui!
Come potevamo sapere che LA MAFIA lo obbligava a riportarci CONSIGLI fasulli per poterci derubare?!
Nonostante tutto, riuscivo a pensare a quando noi eravamo ancora UNA FAMIGLIA! A tutte le cose che facevo prima di tutto questo turbinio di ingiustizie, di DIRITTI CALPESTATI e di SOPRUSI IMPOSTI!
Avevamo sempre LA MAFIA alle costole ma non eravamo stati rinchiusi e RAPITI!
La nostra casa però, non era mai pronta! L'attesa stava diventando insostenibile. LA MAFIA avrebbe preteso che fossimo vissuti tra un istituto e l'altro, permettendoci così, di consegnare tutto il denaro per la casa e per la nostra sopravvivenza a quegli SPREGEVOLI ESSERI IMMONDI che la compongono!
Così, pur di allontanarci dall'albergo "La Lupa", dove non si poteva VIVERE, decidemmo di portarci, momentaneamente, in attesa sempre della nostra casa a Mirabello, in un piccolo appartamento in Viale Cavour, di proprietà dell'architetto VIOLA, il quale, in questo palazzo, "Condominio Ippogrifo", ne possiede diversi, che affitta già ammobiliati compresivi di suppellettili e di personale adibito alle pulizie.
Dunque, per cominciare, a noi fu richiesto un affitto DA USURA, inoltre, trovammo mobili distrutti, come il divano su cui non si poteva nemmeno restare seduti perchè sentivi male dappertutto; nel cucinino, SU ORDINI MAFIOSI, il proprietario fu costretto a togliere ogni piatto, pentola e oggetti per poter preparare un minimo di pasto decente, comprese posate e bicchieri! Nel bagno fu tolto persino lo specchio sul lavandino, che al momento invece della nostra visita iniziale si trovava esattamente al suo posto! La porta-finestra del bagno rimaneva sempre aperta perché, SU ORDINI, non era stata riparata, e oramai faceva freddo! Non avevamo nemmeno un attimo di sollievo con la TV, perché danneggiata di proposito! Inoltre, spesso, restavamo senza corrente elettrica, quindi, senza luce al calar del sole, obbligandomi così a recarmi presso altri inquilini, ai piani superiori, che avevano le chiavi per poter accedere ai contatori distaccati!
Per la maggior parte del tempo ero comunque costretta a letto, i trattamenti erano sempre più pressanti e insopportabili e nonostante le mie lamentele, le infermiere dei servizi sociali di Ferrara, sempre capeggiate dalla dott.ssa Di Domizio, continuavano a infierire con le iniezioni di Haldol!
Addirittura, l'accanimento era così feroce, che le stesse infermiere e la stessa dott.ssa Di Domizio, mi raggiunsero persino nell'appartamento di Viale Cavour pur di IMPORMI la solita FIALA di Haldol letale !!!
Ditemi voi se questa non è una DITTATURA!
Mio fratello era davvero allo stremo, ancora poco e moriva! Lo psichiatra dei servizi sociali di Ferrara, al quale era stato destinato dopo la lunga degenza in psichiatria al Sant'Anna, dott. Cardelli, che aveva costantemente ORDINE di iniettargli il Disperdal, se ne accorse. Così, almeno per lui, terminò l'incubo e il massacro! ERA IL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO! Pensate che aveva ripreso il suo lavoro e tutti i giorni doveva guidare imbottito di psicofarmaci!
Ma quanti soprusi ci hanno fatto?!
Dopo la lunga permanenza in Viale Cavour a Ferrara, uno dei soci costruttori, Massimo Menegatti, ebbe il permesso di accoglierci in uno dei suoi appartamenti a Casaglia. E lì trascorremmo un altro anno della nostra tragica vita, finalmente insieme alla nostra cagnolina Brenda, che avevamo recuperato dal canile mentre ancora ci trovavamo in Viale Cavour, dopo che era stata pesantemente picchiata!
A Casaglia abbiamo conosciuto tante brave persone, tra cui la sorella di questo costruttore e i suoi familiari, con i quali abbiamo stabilito fin da subito amicizia. Salvo poi accorgerci che, anche loro, come TUTTI, erano continuamente INDUSTRIATI e preparati dalla MAFIA! Le scene, a cui abbiamo assistito anche qui, sono innumerevoli e sconcertanti. Mi riservo di raccontare tutto in altro Post.
Quando dico che abbiamo VISTO L'INFERNO, lo dico con una certa cognizione di causa!
Finalmente, riusciamo persino ad andare ad abitare nella nostra casa di Mirabello! Il 15 Aprile del 2009.
Poco dopo essere giunti a vivere qui, Brenda viene subito avvelenata con topicida, nel giardino di casa! A distanza di anni da Via Volta, e dopo altri tre avvelenamenti subìti a Ferrara!
Una volta giunti a Mirabello, LA MAFIA intendeva tenerci ancora in pugno, gestendoci e monitorandoci con i servizi sociali di Cento.
A questo punto ci siamo ribellati intenzionati a denunciare tutta la vicenda e le porcherie che stavamo subendo. Solo a Casaglia ero riuscita a liberarmi dal giogo delle iniezioni di HALDOL dopo che avevo avvertito la dott.ssa Cinzia Di Domizio, psichiatra dei servizi sociali di Ferrara, che se non fosse finita questa orrida sequenza di soprusi l'avrei denunciata. Cosa che ho raccontato con documenti che provano i fatti nel Post "TUTTA LA VERITA'... parte I"
Così, terminò questa violenza inaudita! Ma non del tutto! Intendo dire che, LA MAFIA, ancora oggi, come intimidazione, ci manda le autoambulanze e le auto dei servizi psichiatrici, vicini a casa nostra o alla nostra auto: una minaccia, per farci intendere che se non pagheremo estorsioni o "pizzi", saremo di nuovo deportati!
Mentre abitavamo già a Mirabello, al telefono con la signora Michela, infermiera dei servizi sociali di Ferrara, sempre incaricata di impormi la famosa "FIALA", ovvero l'intramuscolo di HALDOL, mi parlò, confidandomi e affermando chiaramente che "loro", intendendo il personale dei servizi e lei stessa, non c'entravano niente nella nostra deportazione, e nemmeno i carabinieri: TUTTI AVEVANO RICEVUTO ORDINI DALLE AUTORITA'!
Prendendo molto le distanze da quanto avvenuto!
Mentre ancora vivevamo a casa degli zii a San Bartolomeo, in attesa della nostra nuova casa, gli stessi zii erano stati obbligati a tenere sempre cancello e porte aperte, proprio perché LA MAFIA avesse libero accesso! Infatti, dava precisi ORDINI agli zii, alla loro badante moldava Alessandra (si chiama come me) e a nostro cugino Andrea: tutti loro erano obbligati e coinvolti nel farci tutto il male che veniva ordinato! Io stessa, appena giunta ad abitare, andando a rispondere al telefono, mi imbattei in un personaggio della prefettura, che in realtà cercava la badante: avendo lo stesso nome, pensava di parlare con lei, poi, costui capì l'ERRORE!...
Spesso, io e mio fratello ascoltavamo le telefonate della badante, nella sua lingua di origine, perché il telefono era nel corridoio vicino alle camere, e avevamo capito che riceveva ORDINI riguardo a noi. Per camuffare i nostri nomi, Alessandra e Alessandro, eravamo diventati: "SASHA", che in lingua Russa, è un diminutivo di Aleksandr o di Aleksandra. Secondo gli ORDINI della MAFIA, avremmo DOVUTO pagare le varie richieste di estorsione alla badante, la quale, d'accordo o meno, costituiva "un tramite"!
Spesso, il cancello del giardino rimaneva aperto per modo che il nostro cane, correndo, rischiasse di finire sotto un'auto o un camion, dato che la casa si affaccia direttamente su una strada statale. Invece, al momento in cui ci siamo portati a casa degli zii, lo stesso zio Almo ci aveva assicurato che il cancello sarebbe rimasto chiuso.
Purtroppo, non aveva pensato che LA MAFIA gli avrebbe ORDINATO ben altro!
I carabinieri di San Bartolomeo in Bosco, sempre guidati dall'onnipresente maresciallo Bilardo, quasi ogni giorno, con prepotenza, ci subissavano di documenti, denunce e intimidazioni: solo per farci del male e soprattutto per COSTRINGERCI ad andarcene subito dalla casa degli zii, i quali, sbigottiti, non sapevano neanche più come reagire alla situazione. Un inferno dantesco! Un'assurdità inconcepibile! Nel frattempo, fra un documento e un altro, che ho pubblicato sul Post "TUTTA LA VERITA' ...1 e 2", lo stesso maresciallo cercava di portarci in caserma per consegnarci una denuncia presentata da nostro zio, Almo Amadesi, affinché fossimo stati allontanati. A questo punto, visto che vivevamo insieme, chiesi allo zio se questo era vero. Di rimando e sotto voce, mi rispose:"... e, se io ti dicessi che non ne so NIENTE?"
Considerando che quasi ogni giorno i carabinieri giungevano a casa di nostro zio, tormentandoci, come mai tra tanti inutili documenti, non ci hanno mai consegnato la denuncia di nostro zio?! ...
I modi e i tempi non erano certo loro mancati, visto che erano sempre lì! E i tanti documenti che ci sono stati consegnati lo provano!
Pretendevano, però, che entrambi ci fossimo recati in caserma! Noi non ci siamo mai andati, perché, dopo tutto quanto successo e il modo in cui siamo sempre stati trattati da polizia, carabinieri e anche dalla prefettura, non ci siamo assolutamente fidati!
A tal proposito, ricordo quando ancora abitavamo in Via Alessandro Volta, nella zona nuova del quartiere "DORO" a Ferrara insieme ai nostri genitori, spesso, come a casa degli zii, siamo stati obbligati a subìre la presenza non richiesta dei poliziotti! In un primo tempo, ancora ci fidavamo, ma dopo le vicende accadute nel Tribunale di Ferrara e dopo aver capito che le forze dell'ordine, insieme alla prefettura di Ferrara non erano propriamente di aiuto, non li abbiamo più chiamati!
Tornando al caso dello zio, mi chiedo, ci chiediamo:" se quasi ogni giorno ci venivano consegnati documenti, perché non quelli riguardanti nostro ZIO?"
E perché non quelli riguardanti la nostra deportazione? Nonché SEQUESTRO DI PERSONA?
Aggiungo, che per costringerci ad andarcene, LA MAFIA aveva "messo in servizio" anche altre persone (parenti, conoscenti, vicini di casa), le quali avevano ORDINE, con cattiveria, di scoraggiarci. Giusto per rafforzare "le rappresaglie"! E in modo che io e mio fratello avessimo subìto un "bombardamento" di ritorsioni!
In realtà, pur con grande dispiacere da parte dei nostri zii, non ce ne sarebbe stato bisogno: avevamo già stipulato il contratto per la casa di Mirabello. E LA MAFIA sapeva già tutto!
Ma c'erano due problemi per estorcerci: vivendo a casa degli zii, questi non volevano nessun aiuto economico da parte nostra, quindi, per LA MAFIA diventava difficile derubarci in omertà, con bollette di casa, gas, luce e altro.
Secondo problema, LA MAFIA non voleva che acquistassimo un'altra casa: pretendeva che il denaro della casa fosse andato direttamente a "LORO"! (Parlo al plurale intendendo i vari personaggi che la compongono)
Ed ecco perché, gli Italiani non possono nemmeno decidere DOVE e con CHI vivere (sopravvivere)!
Una volta superata la lunga tragedia degli istituti dove entrambi siamo stati deportati, abbiamo rivisto la badante moldava dei nostri zii all'entrata dell'ipercoop "Il Castello" di Ferrara. In questa occasione, la stessa ci confessò che nostra zia Jole (Jolanda Candi) morì a causa della continua pressione che le forze dell'ordine attuavano continuamente a casa loro. Non ultimo, il dispiacere di vederci strappare così brutalmente dalla loro abitazione!
Credo che il giorno in cui siamo stati deportati, IN OMERTA', sia stato, insieme alla morte orrenda dei nostri genitori dei nonni e dei nostri cani, uno dei momenti più terrificanti che abbiamo subìto e vissuto. Considerando anche le atrocità subìte a causa degli psicofarmaci che ci sono stati imposti, così come la mancanza della nostra LIBERTA' personale e l'impossibilità di decidere, in base alla nostra VOLONTA', della nostra VITA!
Parliamo ora di un'altra grandissima VERGOGNA! Senza Pari!
LA MAFIA, tramite la gente incaricata, ha fatto sapere a mio fratello che, entrambi siamo stati DEPORTATI E SEQUESTRATI nei vari istituti psichiatrici, a causa del fatto che "IL SINDACO HA TROPPI DOCUMENTI DA VAGLIARE! QUINDI, AVREBBE FIRMATO E APPOGGIATO LA NOSTRA DEPORTAZIONE SENZA NEMMENO SAPERE COSA STESSE FACENDO!"
Dal momento che LA MAFIA non riesce più ad arginare tutta la porcheria e il fango che, da intere generazioni, ha gettato sulla nostra famiglia e il male stesso, terribile, che crudamente le ha inferto, cerca, tenta, inevitabilmente, di trovare "SCUSE", per poter giustificare!!!
Ma si possono GIUSTIFICARE simili porcherie? Non le potrai MAI nascondere! Sono terribili! E una volta scoperte non le nascondi più! Nemmeno costringendo TUTTI all'OMERTA'!
Andiamo per gradi:
Secondo voi, un sindaco FIRMA dei documenti così, a casaccio, senza nemmeno sapere cosa firma?
Ma, scusatemi, che cosa ci sta' a fare in Comune?! A prendere thè e pasticcini? A ricevere i regalini di Natale?
E perché gli Italiani dovrebbero dargli lo stipendio, a questo punto?!
Mi domando anche, a questo punto, quale sia, effettivamente, il vero compito delle forze dell'ordine! Pur attenendomi sempre al mio caso, la nostra famiglia ha sempre e solo subìto da parte delle forze dell'ordine, anziché essere difesa e aiutata!
Il loro lavoro consiste solo nel fare del male ai cittadini perbene e onesti? Scusate, sono domande che, per quanto riguarda IL VISSUTO DELLA FAMIGLIA GANDINI, sorgono proprio spontanee...
E perché dovrei andare a votare i politici, i quali dovrebbero tutelare TUTTI i cittadini e "fare i nostri interessi", quando, da SEMPRE, dobbiamo subìre una città "congelata", un'Italia "congelata", dove non ci è permesso avere un farmaco, fare la spesa, acquistare ciò di cui abbiamo bisogno, non ricevere l'assistenza di un medico, subìre maltrattamenti a scuola, in ospedale, nei negozi, OVUNQUE!
Quindi, parliamo di una vita maltrattata che conosciamo molto bene, nei dettagli! Ma solo OGGI! Perché, IERI, era ancora tutto coperto dall'OMERTA'! Omertà che ha ucciso e straziato ogni componente della famiglia Gandini! Sino a quando, io e Alessandro non abbiamo scoperto TUTTO! Poco alla volta.
Gli unici documenti, o meglio, notifiche che abbiamo mai ricevuto dal sindaco in carica al momento del nostro SEQUESTRO, che in quel periodo era il dott. Gaetano Sateriale, sono i biglietti di auguri natalizi e l'attestazione di piccoli premi inviati a me, per la partecipazione al concorso fotografico "Balconi Fioriti", in vigore negli anni 2003-04 a Ferrara, quando ancora vivevo con la mia famiglia.
Ecco la prima attestazione di "premio" ricevuta dal sindaco Sateriale, anno 2003
Ed ecco la seconda "premiazione" anno 2004
Ed ecco "un omaggio" alla "qualità delle fotografie da me scattate", come si legge nella lettera di accompagnamento sopra, che il comune di Ferrara, nella persona del sindaco, ha voluto rivolgermi!
Ed ecco ancora, la copertina dell'editoriale di informazione del comune di Ferrara, dove le mie fotografie, insieme ad altre, sono state scelte per comporre la cover finale, eccola:
Ed ecco gli auguri natalizi che il sindaco mi rivolse:
Biglietto natalizio
Gli auguri del sindaco.
Questi sono gli unici documenti che io abbia mai ricevuto da parte del sindaco.
Quindi, CHI HA FIRMATO PER SEQUESTRARCI?
Esistono prassi, regole e determinati comportamenti da parte delle AUTORITA', prima di un T.S.O.
Altrimenti, diventa, assolutamente, un SOPRUSO! UN SEQUESTRO DI PERSONA! Un ATTO ILLEGALE! Un ABUSO!
Un MALTRATTAMENTO INAUDITO! E CAUSA DI DISTURBI FISICI DOLOROSISSIMI! IMPOSTI SOLO CON LA PREPOTENZA!
Tutti questi regolamenti hanno avuto corso nel CASO DEI FRATELLI GANDINI?
NO! NO! NESSUNO!
Ora riporto la prassi da mantenere in caso di T.S.O.
Questi dati sono tratti da documenti che posso presentare a richiesta e comunque, facili da reperire per chiunque.
A questi dati indicati inserirò i miei (nostri) commenti, affinché si possa comprendere meglio l'inaudito SOPRUSO operato nei nostri confronti, al solo scopo di ESTORSIONE!
A)"- Il Trattamento Sanitario Obbligatorio è un provvedimento del sindaco del comune ove avviene, non dei sanitari. Il sindaco agisce in seguito alla presa visione di due certificati redatti da due medici diversi che abbiano visitato il paziente. In seguito al ricovero coatto del paziente, i medici del reparto chiamato S.P.D.C. (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) devono notificare al giudice tutelare il provvedimento e quest’ultimo ha il compito di controllare che l’ordinanza sia stata eseguita secondo le regole e nella tutela del paziente. Il T.S.O. ha la durata di 7 giorni, in seguito ai quali può essere sciolto o rinnovato a seconda dello stato clinico del paziente e delle sue capacità di critica." -
Commento:
Nel caso mio e di mio fratello, il ricovero coatto è avvenuto in circostanze assolutamente ingiuste, insolite e abusive, in quanto NON AVEVAMO MAI FATTO NIENTE DI MALE, SIAMO SEMPRE STATE PERSONE CORRETTE, ONESTE E VALIDE! NON ABBIAMO MAI INIZIATO LITIGI O CREATO DANNI A QUALCUNO!
Comunque, entrambi non siamo mai stati oggetto di visite da parte di due psichiatri, ma solo di una psichiatra, dott.ssa Paola Turilli, psichiatra del servizio di igiene mentale di Ferrara, la quale si è PERMESSA, abusivamente, di introdursi in casa privata (degli zii), senza aver dimostrato nessun permesso, nessuna documentazione attestante la sua visita e soprattutto "il perché" di questa visita! Decidendo davanti alla porta di casa che eravamo entrambi da "internare"! Accompagnata poi, a sua volta, da DUE AGENTI della polizia municipale e una infermiera!
CHI AVEVA AUTORIZZATO TUTTO QUESTO?
I carabinieri di San Bartolomeo in Bosco? Ma, non spetta al SINDACO del Comune stabilire questo, eventuale, provvedimento?
E quali sono e CHI sono I MEDICI del reparto S.P.D.C. che avrebbero NOTIFICATO al giudice tutelare il suddetto provvedimento?!
E dov'era, CHI ERA il giudice tutelare che aveva il compito di vigilare affinché l'ordinanza fosse stata eseguita secondo le regole? E quando mai il giudice suddetto ha TUTELATO la nostra coercizione?
NESSUNO, almeno pubblicamente, è MAI entrato nel merito della nostra vicenda!
TUTTO OMERTOSAMENTE CELATO!
Sette giorni di ricovero?
Quanto tempo siamo stati trattenuti/RAPITI, noi, abusivamente?!
E in che modo la dott.ssa Turilli avrebbe "capito" che entrambi eravamo "deliranti"?
Dunque, la Turilli, abusivamente, si introduce in casa privata direttamente dal cancello aperto del giardino, accedendo alla porta sul retro della casa, che dà accesso alla cucina, accompagnata dai due agenti e dalla infermiera.
Sulla porta di casa, ci chiede i nostri nomi, ci chiede chi sono le persone che ci ospitano e ci chiede quando sono mancati i nostri genitori. Le rispondiamo che, uno a poco distanza di tempo dall'altro sono mancati tragicamente.
TUTTO QUESTO LE E' BASTATATO PER DICHIARARCI INSANI DI MENTE E FARCI PORTARE VIA CON LA FORZA!
Il comportamento tenuto dalla psichiatra del servizio di igiene mentale di Ferrara vi sembra lecito?
A livello deontologico-professionale si è comportata come avrebbe dovuto?
E i due agenti della municipale che la accompagnavano?
Secondo voi, hanno agito per IL BENE DEI CITTADINI?
Quando una psichiatra si presenta accompagnata da due agenti della municipale significa solo una cosa: che a farci tutto questo è LO STATO!
B)" - Il T.S.O. NON è una punizione. L’individuo viene ricoverato perché sta male e viene ricoverato per essere curato e restituito al suo ambiente familiare e al tessuto sociale nel tempo più breve possibile." -
Commento:
Noi siamo stati coattivamente ricoverati perché parlavamo di MAFIA! Quindi, "DELIRANTI"!
Perché, se in Italia OSI parlare di MAFIA e OSI osteggiare LA MAFIA (LA VERA MAFIA), non sei un cittadino onesto ma sei "DELIRANTE"!
LA MAFIA NON ESISTE ! (...)
Possibile che i medici dei vari istituti, almeno in sèguito, non avessero potuto capire che non avevamo affatto bisogno di interventi PSICHIATRICI? Tantomeno così CRUENTI, CRUDELI E PESANTI?
E PERCHE' INFIERIRE?! PERCHE' INSISTERE, TRATTENENDOCI COSI' A LUNGO ?!!!!
CHE COSA CI STANNO A FARE I MEDICI?!
Inoltre, ricordo che il PREFETTO di Ferrara, dott. Ferri, pur di non essere denunciato da noi, ha "preferito" farci portare via!
Vedi Post: "TUTTA LA VERITA'... parte II". Tutti i Link a fondo Post.
C)"Al di fuori di questo caso, es. per ragioni di alcoolismo o droghe, non è possibile costringere persone maggiorenni a seguire una terapia contro la propria volontà." -
Considerando che noi non siamo mai stati alcolizzati, fumatori, drogati, né depressi ma, al contrario, abbiamo sempre seguìto una dieta sana, non beviamo, non fumiamo, e non assumiamo psicofarmaci, conservando sempre princìpi molto SANI,
di quale terapia si parla quando il nostro stesso medico di famiglia ha SEMPRE avuto ORDINE (come tutto l'Ordine dei medici) di non darci attenzione, di non aiutarci, di non recarsi a casa nostra nemmeno trovandoci in pericolo di vita, quando necessita il suo intervento?! Come accaduto DA SEMPRE!
COME MAI TANTO INTERESSE A PORTARCI VIA FORZATAMENTE, quando lo stesso medico di famiglia ha ORDINE costante di non intervenire anche se chiamato?!
Il prefetto di Ferrara, dott. Ferri, nello stesso anno della nostra deportazione, ci ha fatto sequestrare le due armi, regolarmente denunciate e acquistate da mio padre e da mio fratello, servendosi di un documento FALSO che riporta il nome di un medico che "non esiste", attestante la nostra "infermità mentale" ! (...) Armi detenute al solo scopo di difesa, come hanno scelto molti cittadini Italiani.
Nello stesso documento si legge ancora che io e mio fratello avremmo "rifiutato le cure".
Ripeto: quali cure? Quando TUTTI i medici hanno sempre avuto ORDINE di non assisterci in nessun caso?!
NON VI SEMBRA COESISTANO TROPPE CONTRADDIZIONI?
D)" Testo integrale del terzo articolo:
Art. 35.
.... il giudice tutelare, entro le successive 48 ore, assunte le informazioni e disposti gli eventuali accertamenti, provvede con decreto motivato a convalidare o non convalidare il provvedimento e ne dà comunicazione al sindaco.
In caso di mancata convalida il sindaco dispone la cessazione del trattamento sanitario obbligatorio in condizioni di degenza ospedaliera.
Nei casi in cui il trattamento sanitario obbligatorio debba protrarsi oltre il settimo giorno, ed in quelli di ulteriore prolungamento, il sanitario responsabile del servizio psichiatrico è tenuto a formulare, in tempo utile, una proposta motivata al sindaco che ha disposto il ricovero, il quale ne dà comunicazione al giudice tutelare ...."
Commento:
Tutto questo, nel nostro caso non è avvenuto! Entrambi, in balia di agenti, autorità e medici psichiatrici, abbiamo subìto una serie di SOPRUSI e VIOLENZE inaudite!
Tutta questa nostra vicenda, terrificante, è stata opportunamente OMERTATA nel SILENZIO e nell'indifferenza di TUTTI!
E per "TUTTI", intendo anche persone al di fuori della struttura, in quanto, pochi giorni prima di essere sequestrati dal personale dell'autoambulanza e dai carabinieri di San Bartolomeo, stavamo cercando di raccogliere FIRME per impedire questo ulteriore scempio sulla nostra persona e sulla nostra famiglia!
Pochi giorni prima, infatti, LA MAFIA ci aveva minacciati che ci avrebbe segregati in ospedali psichiatrici.
PER TUTTI QUESTI MOTIVI, LA MAFIA tentava di farci credere che eravamo stati noi due a chiedere la nostra deportazione! Perché tutto è avvenuto con un gravissimo SOPRUSO!
TUTTI HANNO AGITO NELLA MASSIMA ILLEGALITA'!
Ricapitoliamo:
Il sindaco ha firmato la nostra deportazione senza controllare cosa! Pur dovendosi attenere a regole ben precise da rispettare prima di attivare un T.S.O.!
In caso contrario è un SEQUESTRO DI PERSONA!
E gli psichiatri non capivano che non eravamo da "curare"?
Mentre mi trovavo ancora alla struttura della provincia di Bologna, due psichiatri si preoccupavano di mettermi in ridicolo prendendo in giro le mie scarpe, non si preoccupavano però, di capire se avevo DAVVERO bisogno delle loro porcherie, SU ORDINI! Che razza di serietà è mai questa?!
E polizia e carabinieri che ci dissuadono continuamente dal presentare le nostre denunce? Oppure, ci intimano di "stare attenti a pestare certi piedi!"
E il maresciallo Scaringella? Invece di aiutarci, ci consiglia di recuperare l'Mp3, infilare le cuffiette e ascoltare musica girando in bicicletta. Dimenticandoci di tutto! ...
E le nostre denunce "sparite"? O regolarmente archiviate? E le tante amnistie di cui ha goduto chi ci ha fatto del male?
E la psichiatra Turilli che si presenta abusivamente, senza nessun documento o permesso firmato, supportata da due agenti della polizia municipale?
E il prefetto di Ferrara, all'epoca di questi fatti, dott. Ferri, che taccia mio fratello di "trafficante d'armi" e di pazzia sia me che lui? Senza motivi, perché non esistono e senza documenti atti a sostenere simili affermazioni!
Avverto alcuni poliziotti che LA MAFIA ci ucciderà e questi mi rispondono:" SPERIAMO DI NO!" (Ho la registrazione)
E allora, mi sono chiesta:" ... ma voi, da che parte state?!"
Come mai il dott. Martorano, all'epoca capo-gabinetto del prefetto di Ferrara, alla mia richiesta di aiuto mi risponde bruscamente:"... NON CI CONTI" !
E come mai le autorità, tutte le autorità asseriscono di "non sapere neanche chi siamo", quando su alcune denunce consegnateci, ad esempio quella che ci è stata rivolta da Natascia Simoni, si legge in una frase riportata dall'agente di polizia Giampaolo Frediani, che mio fratello "sarebbe NOTO alle forze dell'ordine"...?!
Ecco il documento, la denuncia (falsa) rivoltaci da Natascia Simoni:
ecco parte della denuncia a me rivolta da Natascia Simoni, figlia del Simoni di Via Alessandro Volta che aveva il compito di estorcermi. Si legge, a fine documento, ... Alessandro Gandini NOTO ALLE FORZE DELL'ORDINE...
Per conoscere bene la vicenda, rimando al mio Post di lunedì 13 febbraio 2012
"NUOVO TENTATIVO DI ESTORSIONE da parte della MAFIA alla famiglia Gandini",
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2012/02/novita-sulla-mafia-che-opprime-ed.html
Riporto di seguito, la FRASE a cui faccio riferimento:
"Si contattava pertanto la..... Gandini Alessandra....., la quale alla nostra vista si alterava in maniera spropositata e ci chiedeva il motivo per il quale continuavamo a perseguitarla senza neanche ascoltare ...... A questo punto si presentava all'uscio della porta anche il fratello Gandini Alessandro, NOTO ALLO SCRIVENTE E A QUESTI UFFICI, il quale pure lui alla nostra vista cominciava ad urlare nei nostri confronti......."
Quindi, NESSUNO CI CONOSCE, NESSUNO SA CHI SIAMO, SOPRATTUTTO, LE AUTORITA' NON SANNO NEMMENO CHI SIAMO, PERO',....
SIAMO NOTI...
Tanto per cominciare, prima di permettervi di fare simili affermazioni, OFFENSIVE E DIFFAMATORIE, "PENSATECI"! Come LA MAFIA fa dire a me, quando scopro le varie INGIUSTIZIE di cui io e mio fratello siamo VITTIME ogni giorno dal momento della nostra nascita!
Seconda cosa, com'è possibile che le stesse autorità neghino di conoscerci, quando, nelle "presunte" denunce che ci sono state consegnate a suo tempo, si leggono simili affermazioni?!
E ancora, il maresciallo Bilardo come poteva essere al corrente del trasferimento delle due armi (regolarmente denunciate, una scelta che hanno fatto molti Italiani per difesa personale) da Ferrara a San Bartolomeo in Bosco, che ancora non avevamo nemmeno chiesto, come da prassi, il permesso di trasferirle?! SE NON FOSSIMO STATI CONTINUAMENTE PEDINATI E CONTROLLATI?!
E' successo, come ho ampiamente spiegato nel Post "TUTTA LA VERITA'....parte II, che al momento del trasloco da Ferrara a San Bartolomeo, oberati dalle difficoltà e dalla mole di preparativi che un trasloco comporta, senza considerare i dispiaceri laceranti per la morte di entrambi i nostri genitori, avvenuta poco tempo prima, dei quali avevamo appena organizzato i funerali, considerando inoltre, un traslocatore che, SU ORDINI DI MAFIA, ci pressava mettendoci fretta e stringendo i tempi, e senza contare che NESSUNO poteva darci una mano, un aiuto a svolgere tutti questi compiti, perché LA MAFIA non ha mai permesso a nessuno di aiutarci, ci dimenticammo di avvisare del trasporto delle due armi a casa degli zii! Nel breve periodo poi vissuto a San Bartolomeo, pensammo ancora di attendere, visto il nostro nuovo trasloco, definitivo, a Mirabello.
Quindi, NESSUNO poteva sapere che custodivamo (in modo adeguato e curato, come sempre avvenuto) l'arma appartenuta a nostro padre e l'arma appartenente a mio fratello! Nemmeno nostro zio lo ha mai saputo! Come lui stesso ha dichiarato.
Considerando ancora il fatto che la denuncia del trasferimento delle armi va effettuata presso la questura, come poteva saperlo un carabiniere?
Tutto questo si spiega, ancora una volta, con il fatto che la famiglia Gandini è sempre stata pedinata e seguita, controllata e ascoltata abusivamente!
Alla nostra richiesta di spiegazioni a questo proposito, il maresciallo, imbarazzato, rispose che sapeva tutto perché " ERAVAMO SOTTO INDAGINE!"
Ma quale INDAGINE?!
Un'indagine che insiste da GENERAZIONI?
Come ho poi raccontato nel Post sopra citato, sempre abusivamente, il maresciallo Bilardo su ORDINE del prefetto di Ferrara, dott. Ferri, ci sequestrò entrambe le armi! Rimando la vicenda al Post "TUTTA LA VERITA' SULLA FAMIGLIA GANDINI DI FERRARA Parte II." Vedi Link sotto riportato.
E gli Italiani cosa fanno? Voltano la testa dall'altra parte, UBBIDISCONO a ORDINI INGIUSTI, sbagliati, terrificanti, TACCIONO OMERTOSAMENTE, CI FANNO DEL MALE CONTINUAMENTE!
PERO', NON CI CONOSCONO! NON SANNO NEANCHE CHI SIAMO!
(E COSI' TUTTE LE AUTORITA'!)
Dunque, NESSUNO CI CONOSCE! Ma in realtà, SIAMO NOTI !!!
E le CONTRADDIZIONI CONTINUANO!
Tutta la gente attorno a noi si presta su ORDINI a farci tutto il male possibile, senza escludere truffe, raggiri, incidenti falsi, assicurazioni sulla vita per derubarci, sino ad arrivare all'uccisione vera e propria, come avvenuta per la nostra famiglia. TUTTO in OMERTA'!
Ditemi voi, se questo non è uno Stato dittatoriale!
E mi chiedo ancora una volta:" CHE FINE HA FATTO LA COSTITUZIONE, il suo valore, i suoi articoli nei confronti della famiglia Gandini?!"
CHI ha messo in atto tutto questo pazzesco girone dantesco?!
Come mai, in ogni situazione ingiusta, ingiustificata e abusiva, che la nostra famiglia ha subìto, è sempre presente un personaggio che rappresenta lo Stato?!
PERCHE', gli stessi rappresentanti dello Stato, che avevano IL DOVERE di TUTELARCI, proteggerci e aiutarci, in quanto cittadini Italiani, nati su suolo Italiano, onesti e puliti, SECONDO GLI ATTI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA, NON LO HANNO MAI FATTO?!
NOI NOTIAMO SOLO UN GRANDISSIMO ODIO E COSI' PROFONDO NEI CONFRONTI DELLA NOSTRA FAMIGLIA, CHE NON HA PARI!
E' UNA COSA ASSURDA E INCONCEPIBILE, PERCHE' NON CE N'E' MOTIVO!
UNO STATO CHE TRATTA I SUOI CITTADINI IN QUESTO MODO E' UNO STATO INCIVILE E DISUMANO!
UNO STATO IN CUI I CITTADINI NON HANNO DIRITTI E' UNA DITTATURA!
L'odio esagerato contro la nostra famiglia non solo è visibile ma è anche tangibile: CI ODIANO A MORTE!
Senza esserne al corrente, ignari di tutto questo ODIO INGIUSTIFICATO E SPROPOSITATO, essendo sempre state, noi, PERSONE ONESTE E PERBENE, abbiamo sempre subìto angherie, danni, diffamazioni, inganni, ritorsioni, truffe, sino a giungere al maltrattamento, alle aggressioni sia verbali ma anche fisiche, e all'UCCISIONE OCCULTA!
TUTTI SAPEVANO MA TACEVANO! E ancora oggi!
Ogni persona attorno a noi doveva ubbidire agli ordini delle autorità, rendendoci la vita IMPOSSIBILE!
Se la nostra famiglia avesse fatto qualcosa di ingiusto, sarebbe stata inquisita LEGALMENTE!
Ma tutto questo male ci è SEMPRE stato inferto ILLEGALMENTE alle nostre spalle, a nostra insaputa e tramite le persone di cui ci fidavamo! VIGLIACCAMENTE, pugnalandoci alla schiena! ORDINANDO A TUTTA l'ITALIA di derubarci in OMERTA' e allo stesso modo, di farci del male!
Dunque! O IO NON HO CAPITO COME FUNZIONA LA COSTITUZIONE ITALIANA, oppure, QUALCUNO NON FA IL PROPRIO DOVERE!
Sono sempre stata una persona perbene, tranquilla e onesta, come tutta la mia famiglia, fratello compreso!
Non sono mai stata una sovversiva e non ho mai partecipato a manifestazioni rivoluzionarie, compreso mio fratello e la nostra famiglia!
Oggi, però, ho scoperto LA VERITA'! E questa VERITA' m'impone di dire le cose come stanno:
per una GIUSTIZIA VERA;
perchè lo devo alla mia famiglia che non c'è più per questi motivi;
perchè mi è stata rubata la vita fin da quando sono nata e per mio fratello a cui è accaduta la stessa cosa;
e perchè ancora OGGI SIAMO SEMPRE IN PERICOLO DI VITA!
Cosa rappresenta per la nostra famiglia il 2 Giugno, LA FESTA DELLA REPUBBLICA?
UN FUNERALE!
Potete darmi torto?
Ed ecco perché, i fratelli Gandini continueranno ad essere sempre sotto estorsione!
Ed ecco perché, l'Italia non cambierà MAI!
Come si fa a partecipare alle commemorazioni di Auschwitz, quando, da intere generazioni, avviene la stessa identica cosa verso gli Italiani?!
IPOCRITI E FACCE DI BRONZO!
Nota Bene:
Ancora anni fa', inviai una "montagna" di fax al ministero dell'interno per far presente la nostra vicenda! Ho SEMPRE trovato porte chiuse e SILENZIO. Allora, ho telefonato e mi è stata chiusa la comunicazione in faccia! Più volte!
Oggi, "qualcuno" che ha accesso alla rete privata del ministero dell'interno, ha visitato in più occasioni il nostro Blog. MA TUTTO TACE!
CHISSA' PERCHE'....
Ecco alcune visite da parte della rete privata riservata al ministero dell'interno al nostro Blog. Questi dati sono ottenuti da un contatore di visite.
Alessandra e Alessandro: i deportati dello zoo di Ferrara.
Sempre sotto estorsione, condannati dalla MAFIA e da tutti i cittadini in OMERTA'.
"SE LE AUTORITA' E I GOVERNANTI FOSSERO STATI ONESTI E PULITI, LA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI NON AVREBBE MAI AVUTO UN INIZIO! E CERTAMENTE NON AVREBBE AVUTO UN SEGUITO ANCORA OGGI!"
LINK:
Per quanto riguarda la vicenda "Bulgarelli", vedi:
lunedì 31 ottobre 2011
SEI CANI BARBARAMENTE - UCCISI - !!! Avvertimenti di MAFIA !
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2011/10/sei-cani-barbaramente-uccisi.html
Per quanto riguarda vicenda "Bulgarelli", e LA FINE di TUTTE le nostre denunce presentate, vedi:
mercoledì 15 maggio 2013
LA GIUSTIZIA E' UGUALE PER TUTTI,
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/05/la-giustizia-e-uguale-per-tutti.html
Per quanto riguarda la vicenda "Natascia Simoni" vedi:
lunedì 13 febbraio 2012
NUOVO TENTATIVO DI ESTORSIONE da parte della MAFIA alla famiglia Gandini,
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2012/02/novita-sulla-mafia-che-opprime-ed.html
Per leggere nei dettagli tutta la vicenda, corredata di documentazione autentica, prove, valutazioni, nomi e cognomi vedi:
TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI di FERRARA.
(I PARTE)
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/02/tutta-la-verita-sulla-vicenda-della.html
giovedì 2 maggio 2013
TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI di FERRARA. (II PARTE)
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/05/tutta-la-verita-sulla-vicenda-della.html
mercoledì 9 ottobre 2013
TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI DI FERRARA". PARTE III.
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/10/aggiornamento-post-tutta-la-la-verita.html
venerdì 11 ottobre 2013
"TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI DI FERRARA". (PARTE IV) 4
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/10/tutta-la-verita-sulla-vicenda-della.html
Giovedì 22 marzo 2012
TRATTAMENTI FORZATI. FATTI INGNOBILI E GRAVISSIMI COPERTI DA OMERTA' !!!
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2011/08/trattamenti-forzati-fatti-ignobili.html
giovedì 12 gennaio 2012
MAFIA oggi !
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2012/01/mafia-oggi.html
LA MAFIA E' BELLA! GRAZIE PREFETTO!!
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/p/la-mafia-e-bella-grazie-prefetto.html
Tutta la VERITA' occultata nel SILENZIO da intere GENERAZIONI.
Stato-Mafia-Governi-Governanti-Autorità.
Coscienza Morale. Coscienza Civile.
Un dramma infinito. Uno scandalo senza pari. Senza tempo.
T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio) usato come metodo punitivo-intimidatorio-costrittivo per piegare chi si trova sotto estorsione; uno dei sistemi per ricattare-sequestrare una persona perbene senza lasciare tracce.
Alessandra e Alessandro
A inizio maggio del 2007, mio fratello ed io abbiamo subìto un SEQUESTRO DI PERSONA operato dallo Stato.
Come ho denunciato nei miei Post precedenti, ci trovavamo, momentaneamente, a casa degli zii di San Bartolomeo in Bosco (Ferrara), parenti
da parte di nostra madre: nello specifico, cugini di nostra mamma. In attesa di accedere alla nostra nuova abitazione a Mirabello, in ristrutturazione in quanto abitazione originaria del '700, ci eravamo trasferiti qui, dopo che LA MAFIA ci aveva reso la VITA IMPOSSIBILE anche nella nuova casa di Via Alessandro Volta a Ferrara e dove, dopo indicibile sofferenze, ha causato e determinato la morte di entrambi i nostri genitori, dei nostri nonni e di tutti i nostri cani (SEI) per avvelenamento da topicida!
Senza nessun motivo particolare, abbiamo subìto, quasi ogni giorno, la presenza pressante e intimidatoria dei carabinieri di San Bartolomeo in Bosco (Ferrara), dai quali, capitanati dal maresciallo Bilardo e soprattutto nella persona di questo, siamo stati continuamente minacciati "di andarcene sùbito da casa di questi zii"!! Inspiegabilmente!
Senza motivi, senza nessun documento. Un vera e propria DITTATURA! Un vero e proprio SOPRUSO imposto a noi ma anche ai nostri parenti, i quali, attoniti e sconvolti, giornalmente dovevano attenersi agli ORDINI che venivano loro imposti.
Quando ancora abitavamo a Ferrara insieme ai nostri genitori, avevamo notato un comportamento molto strano nei confronti della nostra famiglia da parte di carabinieri e polizia.
Fin da ragazzini abbiamo sempre vissuto questioni preoccupanti e angosciose procurateci da conoscenti o vicini di casa, sempre sfociate, poi, in situazioni tragiche e pericolose: sempre per motivi futili e assurdi, ci trovavamo coinvolti, malgrado la nostra correttezza, in fatti sempre molto strani e incomprensibili per persone così tranquille e perbene come noi!
Ho già denunciato molti fatti su questo Blog, dove racconto di episodi, anche violenti, che abbiamo dovuto subìre noi e la nostra famiglia. Diverse sono state anche le denunce che abbiamo presentato presso la procura di Ferrara ma anche presso le tante caserme. Come ho raccontato nel Post "TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI di FERRARA (I parte)", ho accennato alla consegna delle nostre denunce all'ispettore Dossi di Ferrara, mentre, all'epoca, stavamo subendo una serie di ritorsioni altrettanto inspiegabili, come per esempio, l'uccisione di sei (6) cani con topicida (veleno per topi)! Di questi sei cani, Brenda, una femmina di razza Beagle, è stata avvelenata per tre volte di sèguito! Faccio notare, che a morire sono stati ESCLUSIVAMENTE i nostri cani, nessun altro cane in zona!
A distanza di due anni, da quando abitavamo in Via Alessandro Volta 71 a Ferrara (zona nuova "Doro"), l'unico cane che siamo riusciti a salvare da questo massacro, Brenda, è stato avvelenato di nuovo all'arrivo a Mirabello, anno 2009, subendo così il quarto avvelenamento! Ancora una volta, sempre e solo "il nostro"! A distanza di anni e a distanza di chilometri! Segno evidente di RITORSIONE imperterrita, insistente, lungimirante, ossessiva e accanita fino all'inverosimile!
Non mi dilungo nei particolari riguardo alle sofferenze infinite che questi nostri cani hanno patito! E noi insieme a loro! Perché per noi erano come persone della nostra famiglia!
Ogni giorno eravamo costretti a subìre guai infiniti nel senso più generalizzato del termine: qualunque cosa facessimo eravamo sempre osteggiati, maltrattati e danneggiati! Non ultimi, i danni molto gravi anche da parte dei vicini di casa, i quali, in qualche maniera, dovevano farci del male! Sempre con motivi stupidi e inconsistenti.
Dopo aver consegnato una quantità notevole di denunce nei confronti dei vicini di casa all'ispettore Dossi della polizia di Ferrara, mi telefona quella che all'epoca di questi fatti era il mio avvocato: la dott.ssa Barbara Grandi con studio in Via Montebello. Come ho ricordato sempre nel Post citato, Barbara era anche un'amica ed ex compagna di scuola. Comunque, mi chiama e mi dice che le nostre denunce, comprese quelle di nostra madre, erano state "ANNULLATE" poiché "NON PRESENTATE DA PERSONA IDONEA"!
Si possono pronunciare e giustificare simili stupidaggini?! Si sa benissimo che le denunce si possono persino spedire via posta, via mail o consegnare anche tramite altri cittadini incaricati. Avevo già capito che "qualcuno" ci metteva nell'impossibilità di portare le nostre denunce in Tribunale! E solo allora, capii perché in una delle tante chiamate alla polizia, che facemmo nel periodo in cui abitavamo in Via Volta, lo stesso ispettore Dossi, che in altre occasioni si era dimostrato disponibile e comprensivo di tutto quanto la nostra famiglia stesse subendo, confidandoci anche di aver, effettivamente, scoperto "una faida" attorno alla nostra famiglia e dichiarandosi anche pronto ad avviare un'indagine molto approfondita riguardo ai continui avvelenamenti dei nostri cani, ci apparve invece, negli ultimi interventi presso la nostra abitazione, molto molto ostile: soprattutto nei miei confronti! In un'ultima chiamata a casa nostra, sempre per motivi di danni gravi provocati alla nostra famiglia dai vicini, si dimostrò molto cambiato, ostile e indisponente. Questo atteggiamento mi apparve, ancora una volta, molto strano. Sino a quando, una volta avuta la conferma che le nostre denunce non avrebbero mai avuto esito, lo stesso ispettore Dossi mi chiamò al telefono, cercando di convincermi a tutti i costi di lasciar perdere la questione! Soprattutto, a fine conversazione, non essendo riuscito a convincermi, MI MINACCIO' dicendomi " ... E STIA ATTENTA A PESTARE CERTI PIEDI"!... Usando un tono piuttosto aggressivo! La stessa identica frase la pronunciò qualche tempo dopo a mio fratello, in occasione di una consegna di una ennesima denuncia da parte nostra! L'ispettore Dossi, invece di aiutarci, si recava a casa nostra "per inquisirci", cercando di metterci timori e paure, nonostante fossimo noi quelli danneggiati e martoriati! E nonostante le (false) promesse di aiuto, in realtà, non iniziò mai le indagini che promise di compiere sulle uccisioni dei nostri cani. Anche dopo aver ammesso la presenza di una "faida" attorno alla nostra famiglia, provvide soltanto ad "occultare" le nostre denunce con le scuse più impensate!
L'ispettore Dossi non è stato il solo a cercare di farci desistere dal consegnare le nostre denunce! Abbiamo tentato di consegnarle in tutte le caserme della zona, accorgendoci che, non solo non eravamo assistiti come qualsiasi cittadino onesto ha DIRITTO, ma eravamo pure minacciati! Addirittura, anche estorti!
Mi riferisco in particolare alla vicenda della "famiglia Simoni", che abitava al piano inferiore al nostro in Via Volta a Ferrara, incaricata di farci del male a scopo di estorsione! Rimando la vicenda al Post che ho già citato sopra anche per ricordare come, sempre in Via Alessandro Volta a Ferrara, gli stessi carabinieri e poliziotti avessero reso la nostra esistenza angosciosa! Notare dai documenti pubblicati nei Post che ho citato, gli orari in cui ci venivano notificate le denunce che la famiglia Simoni, industriata, ci rivolgeva per impaurirci e costringerci poi a pagamenti di denari truffati!
Gli stessi agenti, spesso, si recavano a casa nostra a tutte le ore e con le scuse più banali! Il più delle volte a sproposito, chiamati dalla figlia di Genunzio Simoni, colui che doveva intimorirci insieme a suo figlio, Daniele.
Altra vicenda avvenuta ancora più in là nel tempo, parliamo di vent'anni prima di Via Volta. Abitavamo con i nostri genitori e la nonna paterna in Via Mulinetto a Ferrara, dove eravamo contornati da brave persone, tranquille, come i loro figli, con i quali eravamo anche amici. Noi, ancora, non sospettavamo minimamente che TUTTE le persone erano sempre industriate! Giungono, dopo anni, ad abitare fianco al nostro appartamento, Alessandro Bulgarelli con la compagna, Susy Turola. Bulgarelli si definiva agente di commercio, dolciumi. Suo padre, all'epoca dei fatti, era piuttosto conosciuto in città, poiché gestiva un magazzino di vendita di cioccolato e altri dolciumi. Tanto è vero che, il figlio, Alessandro, si vantava di essere "il re del cioccolato"! Noi non sapevamo neanche lontanamente, allora, di avere effettivamente la più crudele criminalità che esistesse al mondo, proprio alle spalle della nostra famiglia: LA MAFIA!
Per cui, alla LUCE DEI FATTI, queste persone sono sempre state TUTTE pilotate e industriate per crearci situazioni altamente dannose e pericolose con FINI assolutamente deprecabili, ingiustificati e ingiustificabili: a scopo di estorsione! Tutte queste situazioni che, all'apparenza, ai nostri occhi, potevano sembrare "VERE", in REALTA' erano TUTTE teatrate, recite inventate e costruite a tavolino su ORDINI DI MAFIA, per poterci derubare in maniera tale che la situazione APPARISSE LECITA e credibile! Tutto questo, con il coinvolgimento di tutti i cittadini che, d'accordo o non d'accordo, si trovavano OBBLIGATI a RECITARE scene demenziali, che potessero poi provocare litigi.
Ciò consentiva alla MAFIA di rubarci del denaro incutendoci il terrore di affrontare processi lunghissimi, con conseguenti parcelle di avvocati, prove indefinibili, incertezze nella riuscita!
Naturalmente, si trattava sempre di truffe! Ho già raccontato questa vicenda nel Post sopra indicato.
Praticamente, visto che qui al Nord non è usanza far passare "il picciotto" a ritirare il "pizzo" e le varie estorsioni, noi eravamo estorti alle nostre spalle ogni volta che facevamo i nostri acquisti abituali. Oppure, come ho spiegato, LA MAFIA organizzava (organizza tuttora oggi!), tramite la collaborazione e il coinvolgimento di TUTTI i cittadini, nessuno escluso (dal bambino all'anziano, dal salumiere al professionista, dal medico al veterinario, dall'amico al parente, dal parroco come al vescovo), messinscene e teatrate atte a trarci in inganno! Siamo sempre stati derubati alle nostre spalle! Scoprire una REALTA' così sconvolgente non era certamente facile: tutti ruotavano attorno a noi per distruggerci, e tutto doveva sembrare "credibile"! Ancora oggi, non posso guardarmi indietro nel tempo senza scoprire e capire che ogni persona mi ha parlato solo per conto, su suggerimento e su ORDINI di MAFIA! Voi come vi sentireste al nostro posto?!
Oltre al fatto di quando ci venivano propinate delle falsità spacciate per veritiere solo per darci un dispiacere, c'era anche la possibilità che il male ci fosse inferto anche di fatto, come accaduto, solo per fare un esempio, uno dei tanti, con nostro padre quando il suo dentista, dott. Tabacchi con studio in Via Porta Po', dovette, su ORDINI, infettarlo di proposito grazie ad attrezzature preparate opportunamente per la terribile circostanza, procurandogli una grave malattia!
Tornando al momento delle nostre deposizioni, per quanto riguardava il caso di Via Mulinetto, i carabinieri della zona, a distanza di anni, si dimostrarono molto distaccati, quasi minacciosi, evidenziando un comportamento, nei confronti della nostra famiglia, non concepibile con la nostra provata onestà e a dimostrazione di quanto stavamo subendo: in questo caso, nostro padre era stato picchiato dal signor Alessandro Bulgarelli! Io ero presente alla scena e gridando molto forte attirai l'attenzione dei vicini, i quali, in sèguito, testimoniarono l'accaduto anche in sede processuale.
E come solito, senza un motivo plausibile: il nostro cagnolino abbaiava... !
Guarda caso, dopo anni di attesa del processo nel Tribunale di Ferrara, il signor Bulgarelli, per questa vicenda, pur riconosciuto "colpevole" per i danni che arrecò a nostro padre, grazie anche alle testimonianze riportate in sede da alcuni vicini di casa che assistettero alla vicenda, fu comunque "graziato" con L'AMNISTIA!...
Nel periodo in cui continuò ad abitare fianco a noi, questa persona ci limitò la vita tormentandoci, minacciandoci e seguendoci pure per strada! Diverse volte fummo costretti a far intervenire i carabinieri perché costui arrivava all'improvviso e minacciava. Ogni volta che uscivamo di casa eravamo angosciati perché sapevamo che poteva coglierci di sorpresa. Nostra madre, che aveva un negozio in Via delle Barriere, angolo Viale Cavour a Ferrara, chiamava spesso casa per sentire, sempre preoccupata, cosa accadeva!
Presentammo un'altra denuncia io e mio fratello, poiché, lo stesso signor Bulgarelli, mentre una mattina noi ci stavamo recando all'Università di Ferrara, facoltà di Farmacia, alla quale eravamo iscritti entrambi, ci fermò, ci sbarrò il passo e ci minacciò. Io riuscii ad allontanarmi e corsi a chiamare i nostri genitori, visto che, da parte delle forze dell'ordine, non avevamo nessun sostegno e nessuna difesa!
Anche questa vicenda, portata poi ancora in Tribunale a Ferrara, ebbe esito positivo. Almeno in questo caso però, il signor Bulgarelli venne condannato "per violenza privata"!
La nostra famiglia fu poi ancora costretta a presentare un'altra denuncia contro il Bulgarelli: avendo le cassette della posta esterne, aveva cominciato a rubarci le lettere!
Giunse l'estate e la nostra famiglia partì per il mare, rimase però a casa nostra madre, non avendo ancora chiuso il negozio. Una mattina, ricevette la visita inaspettata della signora Guerrina Gandini (non era nostra parente), che abitava nella via di fronte e che, allora, gestiva una sorta di tabaccheria-cartoleria in Via Argine Ducale.
Quando nostra madre ci raggiunse poi al mare, ci raccontò che la signora Guerrina si era recata a casa nostra piangendo e implorandola di RITIRARE l'ultima denuncia che avevamo presentato verso il signor Bulgarelli!
Questa signora spiegò che Alessandro Bulgarelli non era da solo nel momento in cui ci sottraeva la posta ma era presente anche suo genero, essendo amico del Bulgarelli! Per questo chiedeva "comprensione": perché non si fosse trovato nei guai anche suo genero!
Mio fratello ed io, però, non trovavamo giusto subìre continuamente questi soprusi e dover anche ritirare la nostra denuncia!
Così, anche al Lido di Spina (Ferrara), il signor Bulgarelli, TUTTI I GIORNI, transitava davanti alla villetta dove vivevamo in Viale Leoncavallo 42, e a bordo della sua auto, mettendosi bene in evidenza, ci faceva intùire una sorta di minaccia se non avessimo acconsentito a ritirare la denuncia!
Tutto organizzato dalla MAFIA! Affinché avessimo ritirato la denuncia rivolta al Bulgarelli! Lui aveva agito solo su ORDINI di MAFIA!
Sempre LA MAFIA aveva pianificato di mandarci a casa la signora Guerrina, che conoscevamo come persona perbene, la quale, per questo motivo, sarebbe stata ascoltata! Non senza "contorno", per far sembrare tutto vero, di lacrime, "preghiere" e suppliche di ritirare la nostra denuncia contro il Bulgarelli, per non coinvolgere anche suo genero!
TUTTO FALSO! Suo genero non partecipò MAI alla sottrazione della nostra posta! Ma come poteva LA MAFIA convincerci a ritirare un'altra denuncia contro Bulgarelli?! C'erano appena state denunce per percosse verso nostro padre, le denunce per le minacce a me e a mio fratello, sarebbe stata un po' scabrosa la vicenda, se lo stesso fosse tornato in Tribunale sempre ripetendo danni verso la nostra famiglia! ... Meglio tentare col "pietismo"! ... Da lì, il complotto con la signora Guerrina costretta a "recitare" una falsità su ORDINI di MAFIA!
Torniamo ora alla vicenda di San Bartolomeo in Bosco: a distanza di tanti anni e dopo essere rimasti soli, a casa degli zii siamo stati continuamente pressati dai carabinieri del luogo. Non vi sembra STRANO?
Come ho già denunciato nel Post "TUTTA LA VERITA'.... parte 1", il maresciallo Bilardo ci intima di "andarcene da casa degli zii": proprio così! Senza tanti preamboli, "VE NE DOVETE ANDARE DA QUI!"
Increduli di quanto sta' accadendo, chiediamo spiegazione agli zii, i quali sono sempre spalleggiati dai carabinieri e costretti a mantenere un certo comportamento. In quei terribili frangenti, avevamo già capito di avere LA VERA MAFIA alle costole e quindi, sapevamo che, anche gli zii, pur dispiaciutissimi, erano costretti a farci del male.
Non era un problema perché stavamo già concludendo il contratto per la nostra nuova casa a Mirabello. Era solo questione di tempo. Ma i carabinieri, invece, avevano fretta che ce ne andassimo!
Come se non fosse stata casa degli zii ma di proprietà dello Stato!
Mentre attendevamo il termine della ristrutturazione della nostra casa, il maresciallo Bilardo e i suoi colleghi, quasi ogni giorno, tornano a pressarci. E in modo arrogante, entrano in casa senza neanche bussare o suonare il campanello: il cancello del giardino era sempre aperto così come la porta della cucina sul retro. Fino a giungere, come ho spiegato, ad un vero e proprio SEQUESTRO DI PERSONA! Infatti, con la collaborazione della dott.ssa Paola Turilli, psichiatra del servizio di igiene mentale di Ferrara (della sua infermiera e di due agenti di polizia municipale), veniamo informati che il giorno dopo ci verranno a prendere per portarci in ospedale psichiatrico!
Infatti, il giorno dopo, io e mio fratello veniamo brutalmente sequestrati con la forza, da casa degli zii: io vengo trascinata sull'autoambulanza dagli infermieri, i quali, senza chiedere nessun permesso per entrare, parcheggiano nel giardino! Senza nemmeno suonare il campanello, come fosse stata casa loro! Mentre, mio fratello è costretto a salire sull'auto degli stessi carabinieri di San Bartolomeo in Bosco! Ricordo ancora il pianto della zia Jole al sèguito, che non dimenticherò MAI! E che continuava a ripetere sempre piangendo:"... MA DOVE TI PORTANO! MA DOVE TI PORTANO!"
Il nostro cane, che era legato col guinzaglio al termosifone della nostra camera, è stato poi altrettanto brutalmente trasportato, su ORDINI dei carabinieri (?), al canile di Ferrara di Via Gramicia, dove resterà a lungo, vista la nostra fine! E dove, su ORDINI di MAFIA, sarà colpito più volte con dei calci ad una gamba! Sempre eseguito su ORDINI, per modo di poterci DERUBARE con le eventuali cure veterinarie!... Cosa poi avvenuta!
Tutta questa scena altamente drammatica è stata seguita anche dai nostri parenti, che non sapevano neanche più come reagire...
Solo il giorno prima di tutto questo, io e Alessandro stavamo ancora raccogliendo FIRME presso tutti i nostri conoscenti e cittadini, affinché, come ci aveva preventivamente annunciato LA MAFIA, non avesse avuto seguìto la minaccia di essere deportati in questi lager-ospedali psichiatrici. Tutto per annientarci-ricattarci e tenerci poi in pugno per piegarci al volere dei CAPI-MAFIA! Quando abbiamo sentito e visto entrare nel giardino l'autoambulanza proveniente da Ferrara e i carabinieri di sèguito, ci è apparso tutto come se fossimo stati davanti ad un PLOTONE DI ESECUZIONE!
Entrata immediatamente in casa la dott.ssa Turilli, con grande FRETTA, come il resto della BANDA che la seguiva, ci intima di "prendere le nostre cose e andare con loro"! Ovviamente, noi ci siamo rifiutati: non ce n'era motivo! Non eravamo molesti verso nessuno. Non avevamo fatto niente di male! Siamo sempre state persone integerrime! Come potevano permettersi di PRELEVARE due persone perbene SENZA NESSUN MOTIVO E SENZA NESSUN DOCUMENTO?! ... In quei momenti, ho cercato di telefonare a tutti quelli che potevo, chiedendo loro di non abbandonarci: agli amici; a nostro cugino Angelo Cavicchi, medico di famiglia a Voghiera, Ferrara (lo stesso che si è poi rifiutato, come tutto l'ORDINE dei medici, di visitare mio fratello a casa che stava male!); al nostro avvocato, che comunque poteva, DOVEVA intervenire; al nostro medico di famiglia, dott. Gianguido Bruno di Ferrara, il quale mi rispose che se mi avessero presentato un documento FIRMATO dal sindaco, all'epoca il dott. Gaetano Sateriale, lui non avrebbe potuto fare niente.
Ma dov'era la richiesta del sindaco?! In tutta questa sequenza angosciosa non ci è MAI stato presentato un documento che attestasse la nostra deportazione! Vista la situazione, comincio, a malincuore, a preparare alcune cose personali e chiedo alla dott.ssa Turilli quanto tempo dovrò restare con loro. Lei risponde vaga:" Mah, non lo so!" Allora, chiedo di nuovo:"... più di un giorno?" E lei: "Eh, sì! Almeno una settimana! Poi, vedremo! Si sbrighi, abbiamo fretta!"
Mentre mi cambio abito per uscire con loro, entrano in camera i carabinieri "in massa" seguìti dagli infermieri dell'autoambulanza, per farmi ancora "FRETTA"!
A quel punto, la dott.ssa Turilli gli risponde che non avendo preparato niente il giorno prima, come invece lei ci aveva INTIMATO minacciosamente di fare, è inutile che reclamino "fretta", poiché sarebbero costretti a portarmi via "IN MUTANDE"!
Ha detto proprio così:".... se volete portarla via in mutande"....
Avevo poi bisogno di andare in bagno, prima di uscire, ma tutti loro avevano così FRETTA che me lo avevano impedito! Io sono andata lo stesso! Ma sono stata obbligata a subìre la presenza di una infermiera, come se fossi stata una delinquente pericolosa che avrebbe anche potuto fuggire!... NON VI PARE FOLLIA PURA TUTTO CIO'?
Ho fatto notare che alla finestra c'erano le inferiate, non potevo fuggire nemmeno se volevo!
Ma io non volevo fuggire! Perché avrei dovuto? Io sono sempre stata una persona onesta e pulita!
VOLEVO SOLO GIUSTIZIA! VOLEVO SOLO LA MIA VITA! La stessa vita che LA MAFIA mi ha SEMPRE impedito di VIVERE!
Mio fratello, giustamente, per protesta non porta niente con sé! Nemmeno un cambio di biancheria, uno spazzolino da denti. Niente! Viene trasportato all'arcispedale Sant'Anna di Ferrara, Via Giovecca, dove rimarrà per due mesi e dove rischia anche la vita, a causa dei pesantissimi trattamenti che fin da sùbito gli furono imposti. Mi raccontò poi Alessandro, che fin dal primo momento al suo arrivo in ospedale, il maresciallo Bilardo rimase a controllarlo sino a che non bevve tutto il devastante cocktail di psicofarmaci impostogli! ... Mentre ancora, solo un attimo prima nell'auto dei carabinieri, gli intimò di "dimenticarsi TUTTO"!
Io fui trasportata in autoambulanza presso la struttura psichiatrica, di cui ho parlato nei miei Post precedenti, a San Giovanni in Persiceto (Bologna): SPDC Servizio psichiatrico diagnosi e cura, Distretto Pianura Ovest/SAN GIOVANNI IN PERSICETO, Via Marzocchi, 2 .
Così, mio fratello ed io non ci siamo più visti! All'interno delle strutture ci erano stati sequestrati i telefoni cellulari, per cui, quando avevo il permesso, qualche volta lo chiamavo al telefono dell'ospedale di Ferrara. Ero preoccupatissima perché lo sentivo parlare sempre più in modo difficoltoso. Nonostante fossi stata anch'io imbottita di psicofarmaci pesantissimi, tra cui l'iniezione "letale" di HALDOL intramuscolo, che mi ha provocato disturbi e sofferenze indicibili e di cui porto ancora le conseguenze, avevo capito che mio fratello stava davvero molto male! Mi raccontò poi, che una notte non riusciva più a respirare, avvertì il primario del reparto, dott. Boccalon, psichiatra, il quale gli rispose semplicemente:"... NON FACCIA L'IPOCRITA"!... MIO FRATELLO STAVA MORENDO! Gli psicofarmaci lo stavano soffocando! E di sicuro aveva subìto un'intossicazione pericolosissima: lo capivo quando lo sentivo al telefono, non riusciva nemmeno a sciorinare, a scandire bene le parole! Gli tremava la voce! E quando gli facevo notare queste cose, mi rispondeva che erano gli psicofarmaci a ridurlo così!
Secondo voi, CHI ERA IL VERO IPOCRITA?! Ma potrei dire anche "il disonesto", "il falso", L'ASSASSINO! Oltretutto, dava dell'"ipocrita" a mio fratello, quando, lo stesso primario era stato INDUSTRIATO! E mio fratello stava malissimo a causa sua, perché AVEVA UBBIDITO A ORDINI SENZA SCRUPOLI!
Sono questi i NOSTRI MEDICI?
Siamo stati trattenuti FORZATAMENTE in queste strutture psichiatriche per circa due mesi Alessandro, mentre io sono stata segregata ancora altri quindici giorni in più: dopo la a.u.s.l. psichiatrica di San Giovanni in Persiceto, sono stata ancora deportata nella struttura psichiatrica di Ferrara "LA LUNA", dove mi sono stati continuamente imposti psicofarmaci e iniezioni di HALDOL. Non avevo nemmeno più appetito, anche perché, queste miscele distruttive portano, per diretta conseguenza, all'anoressia, quindi, all'inappetenza! In entrambe le strutture però, mi obbligavano a mangiare: a San Giovanni in Persiceto, un infermiere faceva finta di mangiare a tavola con "noi pazienti", in realtà controllava me come una "guardia dittatoriale"! Ma non lo faceva certo per il mio bene! In qualche modo, LA MAFIA si era prefissata di continuare a guadagnare su di me e su mio fratello! Come in passato aveva sempre estorto nostro padre e suo padre, portandolo alla morte giovanissimo!
Invece, all'istituto "La Luna" di Ferrara, un operatore mi aveva fatto capire che se non avessi mangiato a tutti i costi, mi avrebbero imposto un ulteriore T.S.O! Avevo capito che TUTTI erano sempre industriati dalla MAFIA! Persino i pazienti! Non c'è mai stato nessuno che non lo fosse! Ero solo preoccupata di uscire e il mio pensiero era solo uno: vedere che fine avesse fatto mio fratello!
Il pensiero andava comunque anche a Brenda, il nostro cane Beagle, buttata allo sbaraglio in canile ma, praticamente, nelle mani della MAFIA, che HA SEMPRE GESTITO LA NOSTRA VITA SIN DALLA NOSTRA NASCITA!
A nessuno, in questi momenti, è stato permesso di venirci a trovare! Solo mio fratello ha potuto ricevere alcune visite da parte dei suoi amici: MA QUALI AMICI?! ERANO TUTTI INDUSTRIATI E PARLAVANO SOLO SU ORDINI DI MAFIA!
Mentre ancora eravamo imprigionati in queste strutture, visto che TUTTO ERA AVVENUTO SU BASI ASSOLUTAMENTE ILLEGALI, LA MAFIA, tramite gli amici di mio fratello, cerca di fargli credere che fosse stato lui a telefonare loro avvertendoli che si trovava al Sant'Anna, dicendo che aveva bisogno di magliette per cambiarsi, visto che non si era portato niente! Come se, VOLONTARIAMENTE si fosse portato nella struttura!
La stessa cosa, LA MAFIA ha tentato di fare con me: mentre mi trovavo ancora nella psichiatria di San Giovanni in Persiceto, nell'orario in cui mi era concesso il cellulare, mi telefona una cugina di mia mamma, per lei carissima, Paola Grandi, ex maestra elementare da tempo in pensione, originaria di Argenta (Ferrara) ma abitante ormai da anni a Ferrara insieme alla sua famiglia. Rimango molto meravigliata perché non aveva mai telefonato nemmeno quando avrebbe dovuto: vedi il funerale di nostra madre! Erano anni che non la sentivamo! Nostra madre aveva tanto atteso la sua chiamata, diceva sempre che se non la chiamava lei, Paola non avrebbe chiamato!
Solo dopo aver scoperto che LA MAFIA ha sempre pilotato TUTTE le persone attorno alla nostra famiglia, abbiamo capito che erano state OBBLIGATE a determinati comportamenti nei nostri confronti!
Comunque, Paola mi chiede come sto' e mi dice anche che "io stessa l'avevo avvisata che sarei andata nella struttura psichiatrica di San Giovanni e che il mio numero di cellulare glielo avevo dato io in questa occasione!"
NIENTE DI PIU' FALSO!
Nonostante il cocktail micidiale di psicofarmaci che mi venivano imposti, ero ancora terribilmente LUCIDA! Abbastanza da capire che LA MAFIA "metteva le mani avanti", tentando, come aveva fatto con mio fratello, di farmi credere che, VOLONTARIAMENTE, avevo fatto richiesta di essere trasportata in questo terribile posto!
Cosa impossibile perché questa cugina di nostra madre, Paola Grandi sposata Cosco, non la sentivo da anni, non aveva nemmeno partecipato al funerale di nostra madre, né lei, né sua sorella, nessuno della sua famiglia!
Per questi motivi, non potevo certo averle dato il numero di cellulare che avevo anche cambiato da poco tempo e tantomeno le avrei detto che mi sarei trasferita nella struttura psichiatrica di San Giovanni in Persiceto: stavo raccogliendo FIRME di cittadini per non andarci! E' stato un sequestro di persona! E io le avrei riferito che andavo in psichiatria?!
Come si fosse trattato di UNA VACANZA!
Un'assurdità dietro l'altra! Una cosa MOSTRUOSA!
IN REALTA', ad avvertire gli amici di mio fratello e a mettere al corrente la cugina di mia mamma ERA STATA LA MAFIA! Che aveva sempre PILOTATO TUTTO DA UNA VITA INTERA! D'altra parte, non permetteva a nessuno di raggiungerci e non avevamo nemmeno più i genitori, perché ce li aveva appena appena FATTI MORIRE!
Per cui, ha dovuto avvertire quelle pochissime persone PILOTATE e controllate!...
Quasi allo scadere del periodo infinito in cui sono stata, obbligatoriamente e forzatamente, trattenuta nella struttura di San Giovanni, mi viene concessa, apparentemente, la visita di un'amica, la dott.ssa Lorenza Andreotti, anestesista all'ospedale di Rovigo, la quale, dato che io non avevo più la famiglia che potesse aiutarmi e mio fratello era stato a sua volta sequestrato, venne incaricata dalla MAFIA a recarsi presso l'abitazione dello zio di San Bartolomeo per recuperarmi alcuni abiti e indumenti per potermi cambiare, visto che la mia permanenza, VOLUTA dalla MAFIA stessa, sembrava PROLUNGARSI!
Lorenza, che un tempo mi definiva come "una cara amica", in questa situazione si dimostrò ostile, fredda e distaccata: quando subentra LA MAFIA ad industriare le persone nei confronti della nostra famiglia, si nota subito!: risultano così cambiate e trasformate che non le riconosci più!
I subdoli componenti della MAFIA sono così assassini che riuscirebbero a trasformare il più pio dei frati cappuccini in un assassino come LORO! Non è una battuta!
La dott.ssa Lorenza Andreotti era l'ultima amica che mi era rimasta. Prima o poi, sono stata costretta ad allontanare TUTTI: amiche e amici, perché continuamente industriati e preparati dalla MAFIA! Ognuno di questi DOVEVA farmi del male, crearmi dei dispiaceri, propinarmi delle FALSITA' per farmi comportare e orientarmi a seconda dei risultati che LA MAFIA si prefiggeva di ottenere da me! Compresi insegnanti e compagni di scuola, di studio, di Università: tutti! Di qualsiasi grado e livello!
All'arrivo di Lorenza nella psichiatria di San Giovanni in Persiceto, entrambe fummo convocate presso lo studio dello psichiatra di turno, sempre all'interno della struttura, per discutere sulla possibilità di trattenermi ancora imprigionata presso UN'ALTRA struttura psichiatrica! Sia lo psichiatra che la mia amica erano stati industriati dalla MAFIA e dovettero sostenere una "scenetta" a dir poco, penosa, vergognosa, se non "pazzesca": la struttura non poteva trattenermi ancora a lungo, perché il periodo era davvero eccessivo per giustificare una simile reclusione. D'altra parte, LA MAFIA NON VOLEVA, assolutamente, farmi ritornare a casa degli zii in attesa del termine dei lavori di ristrutturazione della nostra casa! Quindi, "la scenetta psichiatra-Lorenza" serviva per far capire a me, che non potevo essere ancora dimessa, in quanto, giustificava la mia amica, la famiglia degli zii era davvero esasperante, definendola socialmente "DEGRADO ZERO"!
Così è stata definita una famiglia onesta e perbene, composta da persone oramai anziane, le quali hanno lavorato duramente tutta la loro vita per potersi comprare un pezzo di terra da coltivare, e la casa! Una casa grande, luminosa, sempre pulita e ordinata e la loro badante che li accudiva.
QUESTO SAREBBE "IL DEGRADO ZERO"?
PERSONALMENTE, e mi assumo tutte le responsabilità, RITENGO "DEGRADO ZERO" CHI GOVERNA e fa mettere in atto delle "scenette" per derubare e ricattare in OMERTA'!
Il "DEGRADO ZERO" era dove mi avevano gettata LE AUTORITA', costringendomi con la forza e con soprusi inauditi! E di per sè, già questo comportamento rappresentava UN DEGRADO!
"IL DEGRADO" era un ospedale psichiatrico a San Giovanni in Persiceto (Bologna), IMPOSTO E SUBITO con LA COSTRIZIONE, senza averne necessità, ma solo per RICATTO! Dove la CAMICIA DI FORZA più moderna è rappresentata dall'HALDOL e da tutti gli altri psicofarmaci che mi sono stati imposti, perché non mi rendessi conto di tutte le ruberie di cui la nostra famiglia è sempre stata VITTIMA IGNARA! Perché tutto è sempre avvenuto in OMERTA' assoluta, con la piena complicità di TUTTI I CITTADINI!
Il "DEGRADO ZERO" era dove LA MAFIA aveva gettato mio fratello: arcispedale Sant'Anna di Via Giovecca a Ferrara, reparto psichiatria, dove il dott. Boccalon era stato incaricato di annientarlo con il DISPERDAL !
E ancora "IL DEGRADO" era nel fatto di averci, oltre che sequestrati, anche SEPARATI, con diversi chilometri a dividerci! E avendoci già ucciso la nostra famiglia e distrutto tutta la nostra vita, questo rappresentava davvero la crudeltà più grande!
Il fine ultimo poi, consisteva nel fatto che sarei stata ANCORA segregata, con gravissimi soprusi, nella struttura psichiatrica di Ferrara "LA LUNA", di cui non sapevo nemmeno l'esistenza.
Potete solo IMMAGINARE come mi sono sentita in QUEL frangente?
Scusate ma, per quanto possiate sforzarvi, non credo!
Ogni minuto, ogni frangente che ho vissuto FORZATAMENTE in questi istituti, ho dovuto subìre, continuamente, le persone industriate che mi riportavano messaggi della MAFIA ma che, allo stesso tempo, cercavano, per conto di questa, di ORIENTARMI su scelte organizzative ben specifiche, giusto per portare denari nelle casse mafiose!
Ricordo perfettamente ogni frase, ogni circostanza, sono disposta a parlarne in qualsiasi momento e luogo opportuno!
Tutti i pazienti e i medici dell'ospedale psichiatrico erano industriati (come tutti i cittadini)! I pazienti trascinavano persino i piedi, a dimostrazione della malattia mentale, della disabilità o depressione! Sembravano tanti poveri "zombie" in via di estinzione! Secondo i piani della MAFIA, io avrei dovuto "specchiarmi" in questa gente e avrei dovuto CAPIRE che anch'io stavo così.... e avrei dovuto, di conseguenza, capire che, LA MAFIA NON E' MAI ESISTITA: tutto frutto delle nostre (mia e di mio fratello) menti malate!
Una volta finita "la farsa", a mio uso e consumo, ORDITA E ORDINATA dalla MAFIA, gli stessi pazienti-zombie presentavano GUARIGIONI IMPROVVISE E IMMEDIATE che avevano del PRODIGIO: VERI miracolati!
E come LA MAFIA li aveva "messi in servizio", una volta notato che le teatrate non servivano a spingermi dove voleva, LA MAFIA li toglieva dalla "scena", rendendoli irreperibili: come ha poi sempre fatto con i nostri amici, i nostri parenti più cari e anche con tutte le persone a cui eravamo più affezionati!
Se non dimostravamo COMPLETA FIDUCIA in determinate persone, venivano allontanate e LA MAFIA ci riprovava con altre e altre ancora. Altrimenti, come avrebbe potuto LA MAFIA estorcerci, derubarci e portarci in situazioni completamente pilotate, se non avessimo eseguito ogni cosa che ci veniva CONSIGLIATA dalle persone in cui avremmo dovuto riporre fiducia ?!
Mio fratello uscì dall'ospedale dopo due mesi, ma io fui OBBLIGATA a restare ancora nell'istituto psichiatrico "LA LUNA" di Ferrara, per altre due settimane. Appena giunta qui, accompagnata da due infermiere dei servizi sociali di Ferrara, i trattamenti erano sempre quelli che subìvo alla struttura psichiatrica in provincia di Bologna. Una volta uscita anche da questo istituto, le stesse infermiere dei servizi sociali di Ferrara continuarono a infierire con le iniezioni di Haldol, con la supervisione della dott.ssa Cinzia Di Domizio, psichiatra.
Proprio mentre mi trovavo segregata all'istituto "La Luna", non vedendo mai via di uscita per la nostra situazione, chiesi al dottor Biancosino, psichiatra della struttura, "se avrei potuto andare a vivere, un giorno, con mio fratello, unica persona della mia famiglia ad essere ancora in vita!"
Di rimando, il dott. Biancosino, quasi aggressivo, come se avessi detto un'eresia, mi rispose che "OGNUNO E' LIBERO DI VIVERE CON CHI VUOLE!"
Io tutta questa LIBERTA' non la vedevo proprio! Specialmente dopo tutto quello che mio fratello ed io avevamo subìto nel corso della nostra vita! E sicuramente ero più lucida di lui che parlava per conto di "qualcuno" che gli aveva imposto degli ORDINI nei miei confronti!
Era palesemente industriato come TUTTI!
Nel frattempo, mentre io ero ancora rinchiusa, mio fratello cercava di interessarsi perché i lavori di ristrutturazione della nostra casa a Mirabello andassero avanti. Al contrario, LA MAFIA interveniva continuamente per FERMARLI! OBBLIGANDO i costruttori a non procedere, i quali si giustificavano verso di noi, con le scuse più stupide e banali! Nonostante ciò, i due soci costruttori, Massimo Menegatti di Casaglia (Ferrara) e Gaetano Raineri di Bagheria (Palermo) della ditta che doveva eseguire i lavori di ristrutturazione, la società "Viganelli engineering" di Ferrara, furono costretti dalla MAFIA a chiedere a mio fratello un anticipo di 5000 Euro, un "extra" sul costo della casa e prima della stipula!
Se si fosse rifiutato, non gli avrebbero venduto l'immobile! UN RICATTO!
Mio fratello glieli consegnò, ma quando ci trovammo al momento della stipula, ci vennero richiesti di nuovo quei 5000 Euro che avevamo già consegnato! Ci fu da discutere persino in banca, Cassa di Risparmio di Ferrara, il 22 Maggio 2009, proprio alla stipula per l'acquisto, alla presenza del nostro avvocato, del notaio Paternò Castello con studio in Ferrara, del socio costruttore ing. Viganelli e del socio Raineri, il quale, insieme al socio Menegatti, materialmente, aveva già ricevuto i 5000 Euro: tra gli altri, era quello industriato ad insistere e a pretenderli di nuovo! Per fortuna, mio fratello aveva un documento firmato dove si poteva evidenziare che i 5000 Euro erano già stati pagati!
LA MAFIA voleva derubarci 5000 Euro! E non solo questi! La nuova casa doveva diventare una continua FONTE DI ESTORSIONI! Infatti, come ho spiegato in altri Post, LA MAFIA costrinse i costruttori a non procedere più con i lavori, lasciando tutto al punto in cui erano!
Per questo motivo ci ha sempre creato dei danni con i vicini di casa: per obbligarci ogni volta ad andarcene! In modo poi, da rubare ad ogni nuovo acquisto una cifra più consistente! E' chiaro che per derubarci deve celare la somma in occasioni che sembrino LEGALI! Quindi, deve anche CREARE e ORIGINARE eventi che comportino spese continue e in sequenza!
Nel frattempo, i terribili trattamenti psichiatrici, che ci erano stati imposti sin dall'inizio della nostra deportazione abusiva, continuavano a martoriarci, ancora e ancora. UN VERO INCUBO! Dal quale non sapevamo davvero come districarci, pur essendo al corrente del PERCHE' queste cose accadessero proprio a noi!...
Una volta usciti entrambi dagli istituti, non ci permisero di restare a casa degli zii almeno finchè la nostra casa fosse completata! LA MAFIA aveva fatto letteralmente CARTE FALSE per portarci via da là. Poteva permetterci di tornare ancora?
Ci obbligò, invece, a restare in un piccolissimo alberghetto del centro di Ferrara, "LA LUPA"! Avevamo due stanze separate. Certo non pretendevamo un "hotel 5 stelle"! Ma nemmeno un "albergo a ore": se, secondo LA MAFIA, abitare ancora un po' con gli zii rappresentava "IL DEGRADO ZERO", quanto poteva esserlo un ambiente simile?!
Era così "stretto" che non si poteva respirare! Compresa la via, nel centro antico di Ferrara, in cui è situato!
Tutti i giorni eravamo costretti a mangiare solo merendine, perché l'albergo e le stanze non disponevano nemmeno di un frigorifero, non c'erano dispense di nessun genere. Il thè del mattino lo preparavo con l'acqua calda del rubinetto e non potevo nemmeno, mancando un frigorifero, conservare un po' di verdure o carne. Ovviamente non potevo nemmeno bollire l'acqua per la pasta! Ai ristoranti fuori non potevamo andare: TUTTI hanno sempre avuto ORDINE di farci dei danni! E in più occasioni, ci sono stati serviti cibi contaminati! Non potevamo fidarci! Senza contare il fatto che quando le persone vedono noi, il costo è centuplicato!
La proprietaria dell'albergo sembrava gentile ma era sempre INDUSTRIATA dall'inizio alla fine! Fortuna che, sapendo CHI avevamo alle costole, potevamo un po' difenderci dai fatti che, quotidianamente, accadevano! Teatrate e messinscene a non finire. PAZZESCO! DAVVERO, PAZZESCO!
Se dovessi riportare tutto quanto avvenuto, non mi basterebbe una "Treccani"!
Cosa ne pensate del fatto che l'assistente sociale dei servizi di Ferrara, signora Rossi, tentava ancora di sapere se l'appartamento di Via Volta era "ancora" nostro?!
E ancora prima, il nostro amico Paolo Mignozzi, ex avvocato, che vedevamo spesso al mare poiché suo padre è titolare dell'albergo "Corallo" al Lido degli Estensi e noi trascorrevamo tutta l'estate al mare, al Lido di Spina, tentava di carpirci segreti su ipotetiche proprietà, portando il discorso sulla possibilità che avessimo usato dei "prestanome" per tenerle nascoste?!
Lo stesso amico, Paolo Mignozzi, è stato attore di altri fatti molto importanti e molto gravi che ci hanno danneggiati parecchio, in quanto, essendo amico e fidandoci della sua "buona fede", in virtù della sua ex-professione di legale, facemmo "scelte" sbagliate che non avremmo fatto se non ci fossimo fidati di lui!
Come potevamo sapere che LA MAFIA lo obbligava a riportarci CONSIGLI fasulli per poterci derubare?!
Nonostante tutto, riuscivo a pensare a quando noi eravamo ancora UNA FAMIGLIA! A tutte le cose che facevo prima di tutto questo turbinio di ingiustizie, di DIRITTI CALPESTATI e di SOPRUSI IMPOSTI!
Avevamo sempre LA MAFIA alle costole ma non eravamo stati rinchiusi e RAPITI!
La nostra casa però, non era mai pronta! L'attesa stava diventando insostenibile. LA MAFIA avrebbe preteso che fossimo vissuti tra un istituto e l'altro, permettendoci così, di consegnare tutto il denaro per la casa e per la nostra sopravvivenza a quegli SPREGEVOLI ESSERI IMMONDI che la compongono!
Così, pur di allontanarci dall'albergo "La Lupa", dove non si poteva VIVERE, decidemmo di portarci, momentaneamente, in attesa sempre della nostra casa a Mirabello, in un piccolo appartamento in Viale Cavour, di proprietà dell'architetto VIOLA, il quale, in questo palazzo, "Condominio Ippogrifo", ne possiede diversi, che affitta già ammobiliati compresivi di suppellettili e di personale adibito alle pulizie.
Dunque, per cominciare, a noi fu richiesto un affitto DA USURA, inoltre, trovammo mobili distrutti, come il divano su cui non si poteva nemmeno restare seduti perchè sentivi male dappertutto; nel cucinino, SU ORDINI MAFIOSI, il proprietario fu costretto a togliere ogni piatto, pentola e oggetti per poter preparare un minimo di pasto decente, comprese posate e bicchieri! Nel bagno fu tolto persino lo specchio sul lavandino, che al momento invece della nostra visita iniziale si trovava esattamente al suo posto! La porta-finestra del bagno rimaneva sempre aperta perché, SU ORDINI, non era stata riparata, e oramai faceva freddo! Non avevamo nemmeno un attimo di sollievo con la TV, perché danneggiata di proposito! Inoltre, spesso, restavamo senza corrente elettrica, quindi, senza luce al calar del sole, obbligandomi così a recarmi presso altri inquilini, ai piani superiori, che avevano le chiavi per poter accedere ai contatori distaccati!
Per la maggior parte del tempo ero comunque costretta a letto, i trattamenti erano sempre più pressanti e insopportabili e nonostante le mie lamentele, le infermiere dei servizi sociali di Ferrara, sempre capeggiate dalla dott.ssa Di Domizio, continuavano a infierire con le iniezioni di Haldol!
Addirittura, l'accanimento era così feroce, che le stesse infermiere e la stessa dott.ssa Di Domizio, mi raggiunsero persino nell'appartamento di Viale Cavour pur di IMPORMI la solita FIALA di Haldol letale !!!
Ditemi voi se questa non è una DITTATURA!
Mio fratello era davvero allo stremo, ancora poco e moriva! Lo psichiatra dei servizi sociali di Ferrara, al quale era stato destinato dopo la lunga degenza in psichiatria al Sant'Anna, dott. Cardelli, che aveva costantemente ORDINE di iniettargli il Disperdal, se ne accorse. Così, almeno per lui, terminò l'incubo e il massacro! ERA IL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO! Pensate che aveva ripreso il suo lavoro e tutti i giorni doveva guidare imbottito di psicofarmaci!
Ma quanti soprusi ci hanno fatto?!
Dopo la lunga permanenza in Viale Cavour a Ferrara, uno dei soci costruttori, Massimo Menegatti, ebbe il permesso di accoglierci in uno dei suoi appartamenti a Casaglia. E lì trascorremmo un altro anno della nostra tragica vita, finalmente insieme alla nostra cagnolina Brenda, che avevamo recuperato dal canile mentre ancora ci trovavamo in Viale Cavour, dopo che era stata pesantemente picchiata!
A Casaglia abbiamo conosciuto tante brave persone, tra cui la sorella di questo costruttore e i suoi familiari, con i quali abbiamo stabilito fin da subito amicizia. Salvo poi accorgerci che, anche loro, come TUTTI, erano continuamente INDUSTRIATI e preparati dalla MAFIA! Le scene, a cui abbiamo assistito anche qui, sono innumerevoli e sconcertanti. Mi riservo di raccontare tutto in altro Post.
Quando dico che abbiamo VISTO L'INFERNO, lo dico con una certa cognizione di causa!
Finalmente, riusciamo persino ad andare ad abitare nella nostra casa di Mirabello! Il 15 Aprile del 2009.
Poco dopo essere giunti a vivere qui, Brenda viene subito avvelenata con topicida, nel giardino di casa! A distanza di anni da Via Volta, e dopo altri tre avvelenamenti subìti a Ferrara!
Una volta giunti a Mirabello, LA MAFIA intendeva tenerci ancora in pugno, gestendoci e monitorandoci con i servizi sociali di Cento.
A questo punto ci siamo ribellati intenzionati a denunciare tutta la vicenda e le porcherie che stavamo subendo. Solo a Casaglia ero riuscita a liberarmi dal giogo delle iniezioni di HALDOL dopo che avevo avvertito la dott.ssa Cinzia Di Domizio, psichiatra dei servizi sociali di Ferrara, che se non fosse finita questa orrida sequenza di soprusi l'avrei denunciata. Cosa che ho raccontato con documenti che provano i fatti nel Post "TUTTA LA VERITA'... parte I"
Così, terminò questa violenza inaudita! Ma non del tutto! Intendo dire che, LA MAFIA, ancora oggi, come intimidazione, ci manda le autoambulanze e le auto dei servizi psichiatrici, vicini a casa nostra o alla nostra auto: una minaccia, per farci intendere che se non pagheremo estorsioni o "pizzi", saremo di nuovo deportati!
Mentre abitavamo già a Mirabello, al telefono con la signora Michela, infermiera dei servizi sociali di Ferrara, sempre incaricata di impormi la famosa "FIALA", ovvero l'intramuscolo di HALDOL, mi parlò, confidandomi e affermando chiaramente che "loro", intendendo il personale dei servizi e lei stessa, non c'entravano niente nella nostra deportazione, e nemmeno i carabinieri: TUTTI AVEVANO RICEVUTO ORDINI DALLE AUTORITA'!
Prendendo molto le distanze da quanto avvenuto!
Mentre ancora vivevamo a casa degli zii a San Bartolomeo, in attesa della nostra nuova casa, gli stessi zii erano stati obbligati a tenere sempre cancello e porte aperte, proprio perché LA MAFIA avesse libero accesso! Infatti, dava precisi ORDINI agli zii, alla loro badante moldava Alessandra (si chiama come me) e a nostro cugino Andrea: tutti loro erano obbligati e coinvolti nel farci tutto il male che veniva ordinato! Io stessa, appena giunta ad abitare, andando a rispondere al telefono, mi imbattei in un personaggio della prefettura, che in realtà cercava la badante: avendo lo stesso nome, pensava di parlare con lei, poi, costui capì l'ERRORE!...
Spesso, io e mio fratello ascoltavamo le telefonate della badante, nella sua lingua di origine, perché il telefono era nel corridoio vicino alle camere, e avevamo capito che riceveva ORDINI riguardo a noi. Per camuffare i nostri nomi, Alessandra e Alessandro, eravamo diventati: "SASHA", che in lingua Russa, è un diminutivo di Aleksandr o di Aleksandra. Secondo gli ORDINI della MAFIA, avremmo DOVUTO pagare le varie richieste di estorsione alla badante, la quale, d'accordo o meno, costituiva "un tramite"!
Spesso, il cancello del giardino rimaneva aperto per modo che il nostro cane, correndo, rischiasse di finire sotto un'auto o un camion, dato che la casa si affaccia direttamente su una strada statale. Invece, al momento in cui ci siamo portati a casa degli zii, lo stesso zio Almo ci aveva assicurato che il cancello sarebbe rimasto chiuso.
Purtroppo, non aveva pensato che LA MAFIA gli avrebbe ORDINATO ben altro!
I carabinieri di San Bartolomeo in Bosco, sempre guidati dall'onnipresente maresciallo Bilardo, quasi ogni giorno, con prepotenza, ci subissavano di documenti, denunce e intimidazioni: solo per farci del male e soprattutto per COSTRINGERCI ad andarcene subito dalla casa degli zii, i quali, sbigottiti, non sapevano neanche più come reagire alla situazione. Un inferno dantesco! Un'assurdità inconcepibile! Nel frattempo, fra un documento e un altro, che ho pubblicato sul Post "TUTTA LA VERITA' ...1 e 2", lo stesso maresciallo cercava di portarci in caserma per consegnarci una denuncia presentata da nostro zio, Almo Amadesi, affinché fossimo stati allontanati. A questo punto, visto che vivevamo insieme, chiesi allo zio se questo era vero. Di rimando e sotto voce, mi rispose:"... e, se io ti dicessi che non ne so NIENTE?"
Considerando che quasi ogni giorno i carabinieri giungevano a casa di nostro zio, tormentandoci, come mai tra tanti inutili documenti, non ci hanno mai consegnato la denuncia di nostro zio?! ...
I modi e i tempi non erano certo loro mancati, visto che erano sempre lì! E i tanti documenti che ci sono stati consegnati lo provano!
Pretendevano, però, che entrambi ci fossimo recati in caserma! Noi non ci siamo mai andati, perché, dopo tutto quanto successo e il modo in cui siamo sempre stati trattati da polizia, carabinieri e anche dalla prefettura, non ci siamo assolutamente fidati!
A tal proposito, ricordo quando ancora abitavamo in Via Alessandro Volta, nella zona nuova del quartiere "DORO" a Ferrara insieme ai nostri genitori, spesso, come a casa degli zii, siamo stati obbligati a subìre la presenza non richiesta dei poliziotti! In un primo tempo, ancora ci fidavamo, ma dopo le vicende accadute nel Tribunale di Ferrara e dopo aver capito che le forze dell'ordine, insieme alla prefettura di Ferrara non erano propriamente di aiuto, non li abbiamo più chiamati!
Tornando al caso dello zio, mi chiedo, ci chiediamo:" se quasi ogni giorno ci venivano consegnati documenti, perché non quelli riguardanti nostro ZIO?"
E perché non quelli riguardanti la nostra deportazione? Nonché SEQUESTRO DI PERSONA?
Aggiungo, che per costringerci ad andarcene, LA MAFIA aveva "messo in servizio" anche altre persone (parenti, conoscenti, vicini di casa), le quali avevano ORDINE, con cattiveria, di scoraggiarci. Giusto per rafforzare "le rappresaglie"! E in modo che io e mio fratello avessimo subìto un "bombardamento" di ritorsioni!
In realtà, pur con grande dispiacere da parte dei nostri zii, non ce ne sarebbe stato bisogno: avevamo già stipulato il contratto per la casa di Mirabello. E LA MAFIA sapeva già tutto!
Ma c'erano due problemi per estorcerci: vivendo a casa degli zii, questi non volevano nessun aiuto economico da parte nostra, quindi, per LA MAFIA diventava difficile derubarci in omertà, con bollette di casa, gas, luce e altro.
Secondo problema, LA MAFIA non voleva che acquistassimo un'altra casa: pretendeva che il denaro della casa fosse andato direttamente a "LORO"! (Parlo al plurale intendendo i vari personaggi che la compongono)
Ed ecco perché, gli Italiani non possono nemmeno decidere DOVE e con CHI vivere (sopravvivere)!
Una volta superata la lunga tragedia degli istituti dove entrambi siamo stati deportati, abbiamo rivisto la badante moldava dei nostri zii all'entrata dell'ipercoop "Il Castello" di Ferrara. In questa occasione, la stessa ci confessò che nostra zia Jole (Jolanda Candi) morì a causa della continua pressione che le forze dell'ordine attuavano continuamente a casa loro. Non ultimo, il dispiacere di vederci strappare così brutalmente dalla loro abitazione!
Credo che il giorno in cui siamo stati deportati, IN OMERTA', sia stato, insieme alla morte orrenda dei nostri genitori dei nonni e dei nostri cani, uno dei momenti più terrificanti che abbiamo subìto e vissuto. Considerando anche le atrocità subìte a causa degli psicofarmaci che ci sono stati imposti, così come la mancanza della nostra LIBERTA' personale e l'impossibilità di decidere, in base alla nostra VOLONTA', della nostra VITA!
Parliamo ora di un'altra grandissima VERGOGNA! Senza Pari!
LA MAFIA, tramite la gente incaricata, ha fatto sapere a mio fratello che, entrambi siamo stati DEPORTATI E SEQUESTRATI nei vari istituti psichiatrici, a causa del fatto che "IL SINDACO HA TROPPI DOCUMENTI DA VAGLIARE! QUINDI, AVREBBE FIRMATO E APPOGGIATO LA NOSTRA DEPORTAZIONE SENZA NEMMENO SAPERE COSA STESSE FACENDO!"
Dal momento che LA MAFIA non riesce più ad arginare tutta la porcheria e il fango che, da intere generazioni, ha gettato sulla nostra famiglia e il male stesso, terribile, che crudamente le ha inferto, cerca, tenta, inevitabilmente, di trovare "SCUSE", per poter giustificare!!!
Ma si possono GIUSTIFICARE simili porcherie? Non le potrai MAI nascondere! Sono terribili! E una volta scoperte non le nascondi più! Nemmeno costringendo TUTTI all'OMERTA'!
Andiamo per gradi:
Secondo voi, un sindaco FIRMA dei documenti così, a casaccio, senza nemmeno sapere cosa firma?
Ma, scusatemi, che cosa ci sta' a fare in Comune?! A prendere thè e pasticcini? A ricevere i regalini di Natale?
E perché gli Italiani dovrebbero dargli lo stipendio, a questo punto?!
Mi domando anche, a questo punto, quale sia, effettivamente, il vero compito delle forze dell'ordine! Pur attenendomi sempre al mio caso, la nostra famiglia ha sempre e solo subìto da parte delle forze dell'ordine, anziché essere difesa e aiutata!
Il loro lavoro consiste solo nel fare del male ai cittadini perbene e onesti? Scusate, sono domande che, per quanto riguarda IL VISSUTO DELLA FAMIGLIA GANDINI, sorgono proprio spontanee...
E perché dovrei andare a votare i politici, i quali dovrebbero tutelare TUTTI i cittadini e "fare i nostri interessi", quando, da SEMPRE, dobbiamo subìre una città "congelata", un'Italia "congelata", dove non ci è permesso avere un farmaco, fare la spesa, acquistare ciò di cui abbiamo bisogno, non ricevere l'assistenza di un medico, subìre maltrattamenti a scuola, in ospedale, nei negozi, OVUNQUE!
Quindi, parliamo di una vita maltrattata che conosciamo molto bene, nei dettagli! Ma solo OGGI! Perché, IERI, era ancora tutto coperto dall'OMERTA'! Omertà che ha ucciso e straziato ogni componente della famiglia Gandini! Sino a quando, io e Alessandro non abbiamo scoperto TUTTO! Poco alla volta.
Gli unici documenti, o meglio, notifiche che abbiamo mai ricevuto dal sindaco in carica al momento del nostro SEQUESTRO, che in quel periodo era il dott. Gaetano Sateriale, sono i biglietti di auguri natalizi e l'attestazione di piccoli premi inviati a me, per la partecipazione al concorso fotografico "Balconi Fioriti", in vigore negli anni 2003-04 a Ferrara, quando ancora vivevo con la mia famiglia.
Ecco la prima attestazione di "premio" ricevuta dal sindaco Sateriale, anno 2003
Ed ecco la seconda "premiazione" anno 2004
Ed ecco "un omaggio" alla "qualità delle fotografie da me scattate", come si legge nella lettera di accompagnamento sopra, che il comune di Ferrara, nella persona del sindaco, ha voluto rivolgermi!
Ed ecco ancora, la copertina dell'editoriale di informazione del comune di Ferrara, dove le mie fotografie, insieme ad altre, sono state scelte per comporre la cover finale, eccola:
Ed ecco gli auguri natalizi che il sindaco mi rivolse:
Biglietto natalizio
Gli auguri del sindaco.
Questi sono gli unici documenti che io abbia mai ricevuto da parte del sindaco.
Quindi, CHI HA FIRMATO PER SEQUESTRARCI?
Esistono prassi, regole e determinati comportamenti da parte delle AUTORITA', prima di un T.S.O.
Altrimenti, diventa, assolutamente, un SOPRUSO! UN SEQUESTRO DI PERSONA! Un ATTO ILLEGALE! Un ABUSO!
Un MALTRATTAMENTO INAUDITO! E CAUSA DI DISTURBI FISICI DOLOROSISSIMI! IMPOSTI SOLO CON LA PREPOTENZA!
Tutti questi regolamenti hanno avuto corso nel CASO DEI FRATELLI GANDINI?
NO! NO! NESSUNO!
Ora riporto la prassi da mantenere in caso di T.S.O.
Questi dati sono tratti da documenti che posso presentare a richiesta e comunque, facili da reperire per chiunque.
A questi dati indicati inserirò i miei (nostri) commenti, affinché si possa comprendere meglio l'inaudito SOPRUSO operato nei nostri confronti, al solo scopo di ESTORSIONE!
A)"- Il Trattamento Sanitario Obbligatorio è un provvedimento del sindaco del comune ove avviene, non dei sanitari. Il sindaco agisce in seguito alla presa visione di due certificati redatti da due medici diversi che abbiano visitato il paziente. In seguito al ricovero coatto del paziente, i medici del reparto chiamato S.P.D.C. (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) devono notificare al giudice tutelare il provvedimento e quest’ultimo ha il compito di controllare che l’ordinanza sia stata eseguita secondo le regole e nella tutela del paziente. Il T.S.O. ha la durata di 7 giorni, in seguito ai quali può essere sciolto o rinnovato a seconda dello stato clinico del paziente e delle sue capacità di critica." -
Commento:
Nel caso mio e di mio fratello, il ricovero coatto è avvenuto in circostanze assolutamente ingiuste, insolite e abusive, in quanto NON AVEVAMO MAI FATTO NIENTE DI MALE, SIAMO SEMPRE STATE PERSONE CORRETTE, ONESTE E VALIDE! NON ABBIAMO MAI INIZIATO LITIGI O CREATO DANNI A QUALCUNO!
Comunque, entrambi non siamo mai stati oggetto di visite da parte di due psichiatri, ma solo di una psichiatra, dott.ssa Paola Turilli, psichiatra del servizio di igiene mentale di Ferrara, la quale si è PERMESSA, abusivamente, di introdursi in casa privata (degli zii), senza aver dimostrato nessun permesso, nessuna documentazione attestante la sua visita e soprattutto "il perché" di questa visita! Decidendo davanti alla porta di casa che eravamo entrambi da "internare"! Accompagnata poi, a sua volta, da DUE AGENTI della polizia municipale e una infermiera!
CHI AVEVA AUTORIZZATO TUTTO QUESTO?
I carabinieri di San Bartolomeo in Bosco? Ma, non spetta al SINDACO del Comune stabilire questo, eventuale, provvedimento?
E quali sono e CHI sono I MEDICI del reparto S.P.D.C. che avrebbero NOTIFICATO al giudice tutelare il suddetto provvedimento?!
E dov'era, CHI ERA il giudice tutelare che aveva il compito di vigilare affinché l'ordinanza fosse stata eseguita secondo le regole? E quando mai il giudice suddetto ha TUTELATO la nostra coercizione?
NESSUNO, almeno pubblicamente, è MAI entrato nel merito della nostra vicenda!
TUTTO OMERTOSAMENTE CELATO!
Sette giorni di ricovero?
Quanto tempo siamo stati trattenuti/RAPITI, noi, abusivamente?!
E in che modo la dott.ssa Turilli avrebbe "capito" che entrambi eravamo "deliranti"?
Dunque, la Turilli, abusivamente, si introduce in casa privata direttamente dal cancello aperto del giardino, accedendo alla porta sul retro della casa, che dà accesso alla cucina, accompagnata dai due agenti e dalla infermiera.
Sulla porta di casa, ci chiede i nostri nomi, ci chiede chi sono le persone che ci ospitano e ci chiede quando sono mancati i nostri genitori. Le rispondiamo che, uno a poco distanza di tempo dall'altro sono mancati tragicamente.
TUTTO QUESTO LE E' BASTATATO PER DICHIARARCI INSANI DI MENTE E FARCI PORTARE VIA CON LA FORZA!
Il comportamento tenuto dalla psichiatra del servizio di igiene mentale di Ferrara vi sembra lecito?
A livello deontologico-professionale si è comportata come avrebbe dovuto?
E i due agenti della municipale che la accompagnavano?
Secondo voi, hanno agito per IL BENE DEI CITTADINI?
Quando una psichiatra si presenta accompagnata da due agenti della municipale significa solo una cosa: che a farci tutto questo è LO STATO!
B)" - Il T.S.O. NON è una punizione. L’individuo viene ricoverato perché sta male e viene ricoverato per essere curato e restituito al suo ambiente familiare e al tessuto sociale nel tempo più breve possibile." -
Commento:
Noi siamo stati coattivamente ricoverati perché parlavamo di MAFIA! Quindi, "DELIRANTI"!
Perché, se in Italia OSI parlare di MAFIA e OSI osteggiare LA MAFIA (LA VERA MAFIA), non sei un cittadino onesto ma sei "DELIRANTE"!
LA MAFIA NON ESISTE ! (...)
Possibile che i medici dei vari istituti, almeno in sèguito, non avessero potuto capire che non avevamo affatto bisogno di interventi PSICHIATRICI? Tantomeno così CRUENTI, CRUDELI E PESANTI?
E PERCHE' INFIERIRE?! PERCHE' INSISTERE, TRATTENENDOCI COSI' A LUNGO ?!!!!
CHE COSA CI STANNO A FARE I MEDICI?!
Inoltre, ricordo che il PREFETTO di Ferrara, dott. Ferri, pur di non essere denunciato da noi, ha "preferito" farci portare via!
Vedi Post: "TUTTA LA VERITA'... parte II". Tutti i Link a fondo Post.
C)"Al di fuori di questo caso, es. per ragioni di alcoolismo o droghe, non è possibile costringere persone maggiorenni a seguire una terapia contro la propria volontà." -
Considerando che noi non siamo mai stati alcolizzati, fumatori, drogati, né depressi ma, al contrario, abbiamo sempre seguìto una dieta sana, non beviamo, non fumiamo, e non assumiamo psicofarmaci, conservando sempre princìpi molto SANI,
di quale terapia si parla quando il nostro stesso medico di famiglia ha SEMPRE avuto ORDINE (come tutto l'Ordine dei medici) di non darci attenzione, di non aiutarci, di non recarsi a casa nostra nemmeno trovandoci in pericolo di vita, quando necessita il suo intervento?! Come accaduto DA SEMPRE!
COME MAI TANTO INTERESSE A PORTARCI VIA FORZATAMENTE, quando lo stesso medico di famiglia ha ORDINE costante di non intervenire anche se chiamato?!
Il prefetto di Ferrara, dott. Ferri, nello stesso anno della nostra deportazione, ci ha fatto sequestrare le due armi, regolarmente denunciate e acquistate da mio padre e da mio fratello, servendosi di un documento FALSO che riporta il nome di un medico che "non esiste", attestante la nostra "infermità mentale" ! (...) Armi detenute al solo scopo di difesa, come hanno scelto molti cittadini Italiani.
Nello stesso documento si legge ancora che io e mio fratello avremmo "rifiutato le cure".
Ripeto: quali cure? Quando TUTTI i medici hanno sempre avuto ORDINE di non assisterci in nessun caso?!
NON VI SEMBRA COESISTANO TROPPE CONTRADDIZIONI?
D)" Testo integrale del terzo articolo:
Art. 35.
.... il giudice tutelare, entro le successive 48 ore, assunte le informazioni e disposti gli eventuali accertamenti, provvede con decreto motivato a convalidare o non convalidare il provvedimento e ne dà comunicazione al sindaco.
In caso di mancata convalida il sindaco dispone la cessazione del trattamento sanitario obbligatorio in condizioni di degenza ospedaliera.
Nei casi in cui il trattamento sanitario obbligatorio debba protrarsi oltre il settimo giorno, ed in quelli di ulteriore prolungamento, il sanitario responsabile del servizio psichiatrico è tenuto a formulare, in tempo utile, una proposta motivata al sindaco che ha disposto il ricovero, il quale ne dà comunicazione al giudice tutelare ...."
Commento:
Tutto questo, nel nostro caso non è avvenuto! Entrambi, in balia di agenti, autorità e medici psichiatrici, abbiamo subìto una serie di SOPRUSI e VIOLENZE inaudite!
Tutta questa nostra vicenda, terrificante, è stata opportunamente OMERTATA nel SILENZIO e nell'indifferenza di TUTTI!
E per "TUTTI", intendo anche persone al di fuori della struttura, in quanto, pochi giorni prima di essere sequestrati dal personale dell'autoambulanza e dai carabinieri di San Bartolomeo, stavamo cercando di raccogliere FIRME per impedire questo ulteriore scempio sulla nostra persona e sulla nostra famiglia!
Pochi giorni prima, infatti, LA MAFIA ci aveva minacciati che ci avrebbe segregati in ospedali psichiatrici.
PER TUTTI QUESTI MOTIVI, LA MAFIA tentava di farci credere che eravamo stati noi due a chiedere la nostra deportazione! Perché tutto è avvenuto con un gravissimo SOPRUSO!
TUTTI HANNO AGITO NELLA MASSIMA ILLEGALITA'!
Ricapitoliamo:
Il sindaco ha firmato la nostra deportazione senza controllare cosa! Pur dovendosi attenere a regole ben precise da rispettare prima di attivare un T.S.O.!
In caso contrario è un SEQUESTRO DI PERSONA!
E gli psichiatri non capivano che non eravamo da "curare"?
Mentre mi trovavo ancora alla struttura della provincia di Bologna, due psichiatri si preoccupavano di mettermi in ridicolo prendendo in giro le mie scarpe, non si preoccupavano però, di capire se avevo DAVVERO bisogno delle loro porcherie, SU ORDINI! Che razza di serietà è mai questa?!
E polizia e carabinieri che ci dissuadono continuamente dal presentare le nostre denunce? Oppure, ci intimano di "stare attenti a pestare certi piedi!"
E il maresciallo Scaringella? Invece di aiutarci, ci consiglia di recuperare l'Mp3, infilare le cuffiette e ascoltare musica girando in bicicletta. Dimenticandoci di tutto! ...
E le nostre denunce "sparite"? O regolarmente archiviate? E le tante amnistie di cui ha goduto chi ci ha fatto del male?
E la psichiatra Turilli che si presenta abusivamente, senza nessun documento o permesso firmato, supportata da due agenti della polizia municipale?
E il prefetto di Ferrara, all'epoca di questi fatti, dott. Ferri, che taccia mio fratello di "trafficante d'armi" e di pazzia sia me che lui? Senza motivi, perché non esistono e senza documenti atti a sostenere simili affermazioni!
Avverto alcuni poliziotti che LA MAFIA ci ucciderà e questi mi rispondono:" SPERIAMO DI NO!" (Ho la registrazione)
E allora, mi sono chiesta:" ... ma voi, da che parte state?!"
Come mai il dott. Martorano, all'epoca capo-gabinetto del prefetto di Ferrara, alla mia richiesta di aiuto mi risponde bruscamente:"... NON CI CONTI" !
E come mai le autorità, tutte le autorità asseriscono di "non sapere neanche chi siamo", quando su alcune denunce consegnateci, ad esempio quella che ci è stata rivolta da Natascia Simoni, si legge in una frase riportata dall'agente di polizia Giampaolo Frediani, che mio fratello "sarebbe NOTO alle forze dell'ordine"...?!
Ecco il documento, la denuncia (falsa) rivoltaci da Natascia Simoni:
ecco parte della denuncia a me rivolta da Natascia Simoni, figlia del Simoni di Via Alessandro Volta che aveva il compito di estorcermi. Si legge, a fine documento, ... Alessandro Gandini NOTO ALLE FORZE DELL'ORDINE...
Per conoscere bene la vicenda, rimando al mio Post di lunedì 13 febbraio 2012
"NUOVO TENTATIVO DI ESTORSIONE da parte della MAFIA alla famiglia Gandini",
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2012/02/novita-sulla-mafia-che-opprime-ed.html
Riporto di seguito, la FRASE a cui faccio riferimento:
"Si contattava pertanto la..... Gandini Alessandra....., la quale alla nostra vista si alterava in maniera spropositata e ci chiedeva il motivo per il quale continuavamo a perseguitarla senza neanche ascoltare ...... A questo punto si presentava all'uscio della porta anche il fratello Gandini Alessandro, NOTO ALLO SCRIVENTE E A QUESTI UFFICI, il quale pure lui alla nostra vista cominciava ad urlare nei nostri confronti......."
Quindi, NESSUNO CI CONOSCE, NESSUNO SA CHI SIAMO, SOPRATTUTTO, LE AUTORITA' NON SANNO NEMMENO CHI SIAMO, PERO',....
SIAMO NOTI...
Tanto per cominciare, prima di permettervi di fare simili affermazioni, OFFENSIVE E DIFFAMATORIE, "PENSATECI"! Come LA MAFIA fa dire a me, quando scopro le varie INGIUSTIZIE di cui io e mio fratello siamo VITTIME ogni giorno dal momento della nostra nascita!
Seconda cosa, com'è possibile che le stesse autorità neghino di conoscerci, quando, nelle "presunte" denunce che ci sono state consegnate a suo tempo, si leggono simili affermazioni?!
E ancora, il maresciallo Bilardo come poteva essere al corrente del trasferimento delle due armi (regolarmente denunciate, una scelta che hanno fatto molti Italiani per difesa personale) da Ferrara a San Bartolomeo in Bosco, che ancora non avevamo nemmeno chiesto, come da prassi, il permesso di trasferirle?! SE NON FOSSIMO STATI CONTINUAMENTE PEDINATI E CONTROLLATI?!
E' successo, come ho ampiamente spiegato nel Post "TUTTA LA VERITA'....parte II, che al momento del trasloco da Ferrara a San Bartolomeo, oberati dalle difficoltà e dalla mole di preparativi che un trasloco comporta, senza considerare i dispiaceri laceranti per la morte di entrambi i nostri genitori, avvenuta poco tempo prima, dei quali avevamo appena organizzato i funerali, considerando inoltre, un traslocatore che, SU ORDINI DI MAFIA, ci pressava mettendoci fretta e stringendo i tempi, e senza contare che NESSUNO poteva darci una mano, un aiuto a svolgere tutti questi compiti, perché LA MAFIA non ha mai permesso a nessuno di aiutarci, ci dimenticammo di avvisare del trasporto delle due armi a casa degli zii! Nel breve periodo poi vissuto a San Bartolomeo, pensammo ancora di attendere, visto il nostro nuovo trasloco, definitivo, a Mirabello.
Quindi, NESSUNO poteva sapere che custodivamo (in modo adeguato e curato, come sempre avvenuto) l'arma appartenuta a nostro padre e l'arma appartenente a mio fratello! Nemmeno nostro zio lo ha mai saputo! Come lui stesso ha dichiarato.
Considerando ancora il fatto che la denuncia del trasferimento delle armi va effettuata presso la questura, come poteva saperlo un carabiniere?
Tutto questo si spiega, ancora una volta, con il fatto che la famiglia Gandini è sempre stata pedinata e seguita, controllata e ascoltata abusivamente!
Alla nostra richiesta di spiegazioni a questo proposito, il maresciallo, imbarazzato, rispose che sapeva tutto perché " ERAVAMO SOTTO INDAGINE!"
Ma quale INDAGINE?!
Un'indagine che insiste da GENERAZIONI?
Come ho poi raccontato nel Post sopra citato, sempre abusivamente, il maresciallo Bilardo su ORDINE del prefetto di Ferrara, dott. Ferri, ci sequestrò entrambe le armi! Rimando la vicenda al Post "TUTTA LA VERITA' SULLA FAMIGLIA GANDINI DI FERRARA Parte II." Vedi Link sotto riportato.
E gli Italiani cosa fanno? Voltano la testa dall'altra parte, UBBIDISCONO a ORDINI INGIUSTI, sbagliati, terrificanti, TACCIONO OMERTOSAMENTE, CI FANNO DEL MALE CONTINUAMENTE!
PERO', NON CI CONOSCONO! NON SANNO NEANCHE CHI SIAMO!
(E COSI' TUTTE LE AUTORITA'!)
Dunque, NESSUNO CI CONOSCE! Ma in realtà, SIAMO NOTI !!!
E le CONTRADDIZIONI CONTINUANO!
Tutta la gente attorno a noi si presta su ORDINI a farci tutto il male possibile, senza escludere truffe, raggiri, incidenti falsi, assicurazioni sulla vita per derubarci, sino ad arrivare all'uccisione vera e propria, come avvenuta per la nostra famiglia. TUTTO in OMERTA'!
Ditemi voi, se questo non è uno Stato dittatoriale!
E mi chiedo ancora una volta:" CHE FINE HA FATTO LA COSTITUZIONE, il suo valore, i suoi articoli nei confronti della famiglia Gandini?!"
CHI ha messo in atto tutto questo pazzesco girone dantesco?!
Come mai, in ogni situazione ingiusta, ingiustificata e abusiva, che la nostra famiglia ha subìto, è sempre presente un personaggio che rappresenta lo Stato?!
PERCHE', gli stessi rappresentanti dello Stato, che avevano IL DOVERE di TUTELARCI, proteggerci e aiutarci, in quanto cittadini Italiani, nati su suolo Italiano, onesti e puliti, SECONDO GLI ATTI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA, NON LO HANNO MAI FATTO?!
NOI NOTIAMO SOLO UN GRANDISSIMO ODIO E COSI' PROFONDO NEI CONFRONTI DELLA NOSTRA FAMIGLIA, CHE NON HA PARI!
E' UNA COSA ASSURDA E INCONCEPIBILE, PERCHE' NON CE N'E' MOTIVO!
UNO STATO CHE TRATTA I SUOI CITTADINI IN QUESTO MODO E' UNO STATO INCIVILE E DISUMANO!
UNO STATO IN CUI I CITTADINI NON HANNO DIRITTI E' UNA DITTATURA!
L'odio esagerato contro la nostra famiglia non solo è visibile ma è anche tangibile: CI ODIANO A MORTE!
Senza esserne al corrente, ignari di tutto questo ODIO INGIUSTIFICATO E SPROPOSITATO, essendo sempre state, noi, PERSONE ONESTE E PERBENE, abbiamo sempre subìto angherie, danni, diffamazioni, inganni, ritorsioni, truffe, sino a giungere al maltrattamento, alle aggressioni sia verbali ma anche fisiche, e all'UCCISIONE OCCULTA!
TUTTI SAPEVANO MA TACEVANO! E ancora oggi!
Ogni persona attorno a noi doveva ubbidire agli ordini delle autorità, rendendoci la vita IMPOSSIBILE!
Se la nostra famiglia avesse fatto qualcosa di ingiusto, sarebbe stata inquisita LEGALMENTE!
Ma tutto questo male ci è SEMPRE stato inferto ILLEGALMENTE alle nostre spalle, a nostra insaputa e tramite le persone di cui ci fidavamo! VIGLIACCAMENTE, pugnalandoci alla schiena! ORDINANDO A TUTTA l'ITALIA di derubarci in OMERTA' e allo stesso modo, di farci del male!
Dunque! O IO NON HO CAPITO COME FUNZIONA LA COSTITUZIONE ITALIANA, oppure, QUALCUNO NON FA IL PROPRIO DOVERE!
Sono sempre stata una persona perbene, tranquilla e onesta, come tutta la mia famiglia, fratello compreso!
Non sono mai stata una sovversiva e non ho mai partecipato a manifestazioni rivoluzionarie, compreso mio fratello e la nostra famiglia!
Oggi, però, ho scoperto LA VERITA'! E questa VERITA' m'impone di dire le cose come stanno:
per una GIUSTIZIA VERA;
perchè lo devo alla mia famiglia che non c'è più per questi motivi;
perchè mi è stata rubata la vita fin da quando sono nata e per mio fratello a cui è accaduta la stessa cosa;
e perchè ancora OGGI SIAMO SEMPRE IN PERICOLO DI VITA!
Cosa rappresenta per la nostra famiglia il 2 Giugno, LA FESTA DELLA REPUBBLICA?
UN FUNERALE!
Potete darmi torto?
Ed ecco perché, i fratelli Gandini continueranno ad essere sempre sotto estorsione!
Ed ecco perché, l'Italia non cambierà MAI!
Come si fa a partecipare alle commemorazioni di Auschwitz, quando, da intere generazioni, avviene la stessa identica cosa verso gli Italiani?!
IPOCRITI E FACCE DI BRONZO!
Nota Bene:
Ancora anni fa', inviai una "montagna" di fax al ministero dell'interno per far presente la nostra vicenda! Ho SEMPRE trovato porte chiuse e SILENZIO. Allora, ho telefonato e mi è stata chiusa la comunicazione in faccia! Più volte!
Oggi, "qualcuno" che ha accesso alla rete privata del ministero dell'interno, ha visitato in più occasioni il nostro Blog. MA TUTTO TACE!
CHISSA' PERCHE'....
Ecco alcune visite da parte della rete privata riservata al ministero dell'interno al nostro Blog. Questi dati sono ottenuti da un contatore di visite.
Alessandra e Alessandro: i deportati dello zoo di Ferrara.
Sempre sotto estorsione, condannati dalla MAFIA e da tutti i cittadini in OMERTA'.
"SE LE AUTORITA' E I GOVERNANTI FOSSERO STATI ONESTI E PULITI, LA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI NON AVREBBE MAI AVUTO UN INIZIO! E CERTAMENTE NON AVREBBE AVUTO UN SEGUITO ANCORA OGGI!"
LINK:
Per quanto riguarda la vicenda "Bulgarelli", vedi:
lunedì 31 ottobre 2011
SEI CANI BARBARAMENTE - UCCISI - !!! Avvertimenti di MAFIA !
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2011/10/sei-cani-barbaramente-uccisi.html
Per quanto riguarda vicenda "Bulgarelli", e LA FINE di TUTTE le nostre denunce presentate, vedi:
mercoledì 15 maggio 2013
LA GIUSTIZIA E' UGUALE PER TUTTI,
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/05/la-giustizia-e-uguale-per-tutti.html
Per quanto riguarda la vicenda "Natascia Simoni" vedi:
lunedì 13 febbraio 2012
NUOVO TENTATIVO DI ESTORSIONE da parte della MAFIA alla famiglia Gandini,
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2012/02/novita-sulla-mafia-che-opprime-ed.html
Per leggere nei dettagli tutta la vicenda, corredata di documentazione autentica, prove, valutazioni, nomi e cognomi vedi:
TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI di FERRARA.
(I PARTE)
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/02/tutta-la-verita-sulla-vicenda-della.html
giovedì 2 maggio 2013
TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI di FERRARA. (II PARTE)
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/05/tutta-la-verita-sulla-vicenda-della.html
mercoledì 9 ottobre 2013
TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI DI FERRARA". PARTE III.
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/10/aggiornamento-post-tutta-la-la-verita.html
venerdì 11 ottobre 2013
"TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI DI FERRARA". (PARTE IV) 4
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/10/tutta-la-verita-sulla-vicenda-della.html
Giovedì 22 marzo 2012
TRATTAMENTI FORZATI. FATTI INGNOBILI E GRAVISSIMI COPERTI DA OMERTA' !!!
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giovedì 12 gennaio 2012
MAFIA oggi !
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LA MAFIA E' BELLA! GRAZIE PREFETTO!!
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