TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI di FERRARA.
(II Parte).
Dopo l'ultima gravissima minaccia che mio fratello ha ricevuto il 18 Aprile 2013, ho deciso sia giunto il momento di presentare ulteriori prove su CHI, veramente, ci ha reso vittime. Un suo collega di lavoro, sig. Davide Cassani, del quale ho parlato in post precedenti, un cittadino per bene che ha dovuto sottomettersi agli ORDINI della MAFIA e continuamente viene industriato e preparato per riportare le minacce e le intimidazioni della MAFIA stessa, poichè, ovviamente, non può mostrare il suo VERO volto, gli ha fatto sapere che "...SI STA' ACCORCIANDO LA VITA." La settimana scorsa, invece, con una cattiveria indescrivibile, gli avrebbe fatto addirittura sapere che "SARA' PRESTO UCCISO!"
Riteniamo attendibile ciò che ha minacciato il sig. Davide Cassani su ORDINI mafiosi, in quanto, questa persona è LA STESSA che, mentre ci trovavamo temporaneamente a casa di nostro zio a San Bartolomeo in Bosco (Fe), ci aveva fatto sapere che quanto prima, saremmo stati entrambi portati via con la forza e rinchiusi in ospedali psichiatrici se non ci fossimo piegati al volere della MAFIA! Fatto che, come ho raccontato nei post precedenti, si è poi VERIFICATO. Per cui, vista l'urgenza di questa attuale minaccia, ritengo sia giunto il momento di dimostrare l'accanimento di certi PERSONAGGI nei confronti nostri e della nostra famiglia.
N.B.:
Questo Blog è nato di comune accordo con mio fratello, che ne è pienamente al corrente e appoggia.
Tramite la gente comune che abbiamo occasione di frequentare, LA MAFIA ci ha fatto inoltre sapere che: "... o ci accordiamo per pagare pizzi ed estorsioni anche a costo di andare a vivere sotto un ponte e morire di fame, oppure, per noi si mette male!:
dalle ultime minacce che mio fratello ed io abbiamo ricevuto, a me verranno tagliate LE MANI, come "sgarro" in stile mafioso visto che denuncio tramite il nostro Blog! Ma non è finita, LA MAFIA ha deciso di mandarci in casa "un rumeno" che con la "scusante" di rubare avrà anche il compito di uccidermi, la classica rapina finita male! (...) A seguito di questo pazzesco scenario, secondo i piani mafiosi, mio fratello dovrebbe reagire in modo violento e questo comportamento permetterà, sempre secondo "i loro piani FOLLI", di arrestarlo e lì, ucciderlo in OMERTA'!
Sono oramai anni che LA MAFIA cerca di "incastrare" Alessandro in situazioni poco chiare o poco pulite, in modo appunto, da poterlo arrestare. E, devo aggiungere, disperatamente senza speranza, visto che mio fratello, come tutta la nostra famiglia , è sempre stato una persona così perbene e onesta che, credo proprio di non esagerare affermando:" sarebbe stato più facile trovare "un ago in un pagliaio" che qualcosa di disonesto celato all'interno della famiglia Gandini di Ferrara!" (...)
L'unico fatto terribile, di cui TUTTA la gente era a conoscenza ma non noi, purtroppo, era di avere LA MAFIA alle costole da generazioni!
Sin dai nostri primi antenati, il discorso mafioso era, ed è tuttora perchè non avrà mai fine:
"Tu non paghi SPONTANEAMENTE LA MAFIA? Allora, questo "E' IL SISTEMA", che ti piaccia o meno. NOI, dall'alto del nostro POTERE, renderemo la tua vita economicamente "UN COLABRODO" (scusate il paragone ma rende bene l'esempio), così come la tua vita pubblica e privata! Ti estorceremo comunque forzatamente e tu non ti renderai nemmeno conto del PERCHE' la tua vita e quella dei tuoi figli va a rotoli inesorabilmente!"
Chi riceve gli ORDINI ha il compito di portare a termine questo disegno di FOLLIA criminale fino alla fine dei nostri giorni: ovviamente, non stabiliti da Dio ma, da CHI detiene il potere sulla Terra! Con la piena e DETERMINANTE collaborazione di TUTTI i CITTADINI che ci hanno attorniati e si sono prestati a farci del male, in base agli ORDINI ricevuti.
Aggiungo che questo, secondo il mio punto di vista, costituisce il fatto più grave! Intendo dire, che LA MAFIA essendo costituita da criminali (travestiti da persone rispettabili), è ovvio che devasti, saccheggi, derubi e uccida. Questo non mi meraviglia. Ma, la cosa più grave è che gli stessi CITTADINI ITALIANI, gli stessi AMICI, gli stessi PARENTI, i nostri INSEGNANTI, LA SCUOLA, l'UNIVERSITA', I MEDICI, I VETERINARI, GLI AVVOCATI, I PARROCI, gli stessi COMMERCIANTI e NEGOZIANTI ai quali peraltro, portiamo lavoro con i nostri acquisti, e TUTTE le persone che abbiamo frequentato per svariati motivi, di lavoro, di studio, ecc., si siano sempre prestati a compiere delle ingiustizie, spesso GRAVI, su ORDINI! (...)
Nessuno della nostra famiglia ha mai fatto del male a NESSUNO! Eppure, ogni GENERAZIONE è stata CONDANNATA SENZA APPELLO E SENZA MOTIVAZIONI, DA TUTTI!
Credo non si possa nemmeno più parlare di VERGOGNA, perchè una REALTA' così fuori da ogni LOGICA, da ogni CIVILTA', da ogni rispetto UMANO, da ogni pensiero POLITICO, diventi essa stessa inadeguata non trovando più LIMITI a ciò che di UMANO non ha più niente!
Prego, chi leggerà questo secondo capitolo della vicenda, di leggere per primo il mio Post Parte Prima.
Subito poco dopo la morte dei nostri genitori, come ho spiegato, mio fratello, il nostro ultimo cane ancora superstite, reduce da tre avvelenamenti da topicida come avvertimenti, ed io, decidiamo di lasciare la casa di Via Alessandro Volta 71 a Ferrara per trasferirci, momentaneamente, a casa degli zii di San Bartolomeo in Bosco (Fe), in attesa di acquistare una nuova casa. Dopo tante tragedie subìte in Via Volta a causa degli ORDINI che LA MAFIA, da sempre, impartiva agli abitanti e agli inquilini, pensavamo di trovare un po' di tranquillità. Ce ne siamo subito ricreduti fin dalla prima "VISITA" dei carabinieri di San Bartolomeo capeggiati dal maresciallo Bilardo, i quali, ogni giorno, erano praticamente sempre in casa di nostro zio seminando panico e minacce. Tramite la badante di nostro zio di allora, una signora moldava di nome Alessandra (come me), avremmo dovuto pagare tutte le estorsioni che LA MAFIA ci avrebbe richiesto. Noi non abbiamo accettato e non ci siamo mai piegati alle LORO richieste. Così, ogni giorno, eravamo assillati dalla prepotenza e arroganza del maresciallo Bilardo che aveva IL COMPITO di farci allontanare in fretta dalla casa dello zio. Ovviamente senza motivi! Credo che ognuno di noi abbia il DIRITTO di vivere dove vuole! E per questo motivo ha simulato che nostro zio Almo gli avesse presentato una denuncia nei nostri confronti per poterci mandare via da casa sua. Come ho riferito nel post precedente, visto che abitavamo insieme, chiesi allo zio cosa c'era di vero in tutto questo guazzabuglio e lui, di rimando e sommessamente mi rispose:"... e, se io ti dicessi che NON NE SO NIENTE?"...Infatti, non è mai esistita questa denuncia di nostro zio! Ma in questo modo diventava difficile derubarci, l'unica cosa era imporci di tornare a vivere soli, in modo tale da poterci derubare come avevano sempre fatto con nostro padre: tramite tutte le varie bollette per esempio, che includevano estorsioni debitamente celate, acquisti di vario genere, come la casa e altre spese su cui avrebbe sempre gravato "il pizzo" o l'estorsione continua. Dal momento che lo zio non voleva che partecipassimo alle spese di casa sua, per i FARBUTTI era diventato difficile aggiungere pizzi ed estorsioni. In alcune di queste sue "prepotenti VISITE", il maresciallo Bilardo venne a portarci un documento, tra i tanti, con cui pretendeva la consegna da parte di mio fratello, delle due armi che da anni detenevamo in casa, regolarmente denunciate e con tanto di permessi. Una era di mio fratello e una di nostro padre, oramai mancato. Queste due armi erano sempre state correttamente conservate e detenute con l'unico scopo di una eventuale ma non auspicabile, difesa. Come hanno fatto tanti altri cittadini.
Il motivo per cui il maresciallo Bilardo le pretendeva, almeno quello ufficiale, era che, le avremmo trasportate da casa nostra sita in Via Alessandro Volta Ferrara, a San Bartolomeo casa degli zii, senza aver avvertito di ciò la questura. Premetto, che la nostra dipartita da Via Volta è avvenuta in maniera tragica, drammatica e concitata, per il fatto che LA MAFIA stessa, aveva dato ORDINE al traslocatore, sig, Droghetti, di effetture tutto in brevissimo tempo. Essendo rimasti soli io e mio fratello, non potevamo contare sull'aiuto di NESSUNO, in quanto, da poco, eravamo venuti a conoscenza e avevamo capito, in quale tragica REALTA'di MAFIA fossimo intricati. Per cui, traslocare con tante cose che si accumulano in casa in una vita, riporle adeguatamente negli scatoloni, considerando anche l'impegno lavorativo, non è stato facile. Il funerale di nostro padre era appena stato celebrato, pochi mesi dopo quello di nostra madre, tanti dispiaceri gravi accumulati anche dal fatto di sapere di essere nelle mani della MAFIA, ci aveva subissati di così tanti impegni da non essere in grado di riuscire materialmente, a portare a termine tutto! Così, con i tantissimi impegni, preparativi, preoccupazioni e non ultimi, dispiaceri grandi, non abbiamo pensato a denunciare il cambio di indirizzo per le armi; peraltro, come ripeto, regolarmente denunciate, mai esibite in nessun modo e conservate sempre coscienziosamente. Una volta giunti a casa degli zii, sapevamo che non saremmmo rimasti a lungo ad abitare, tanto è vero che non abbiamo mai effettuato documenti di cambi di residenza nel Comune di San Bartolomeo, in attesa di trovarci una nostra nuova casa. Per cui attendevamo, appunto, un ulteriore trasloco per espletare ogni nuova registrazione. Premetto, che avevamo anche tentato di denunciare la nostra residenza a San Bartolomeo a casa dello zio, giusto per correttezza, ma questo atto ci è sempre stato impedito dalla MAFIA. Se fosse dipeso dallo zio ci avrebbe accolti a braccia aperte all'infinito. Tutti noi eravamo molto legati e l'affetto che gli stessi zii provavano per nostra madre era evidente. Giusto per far capire la loro disponibilità, avevano messo a nostra dispisizione una stanza molto grande della casa e tutto il resto dei nostri mobili, oggetti di casa nostra e altro era stato tutto conservato accuratamente in un loro grande magazzino, sempre all'interno della corte attorno a casa.
Tornando al maresciallo Bilardo, devo far notare che con il documento per requisire le due armi regolarmente denunciate e, ovviamente, pagate, quindi, di nostra proprietà, commise un atto di SOPRUSO ingiustificato. Piuttosto, poteva farci pagare una multa ma non requisirci le stesse. In realtà, questo sopruso avvenne perchè "QUALCUNO" temeva che a furia di farci tormentare dai carabinieri, avessimo perso la pazienza e fosse accaduto qualcosa di molto grave. Difficile da spiegare poi pubblicamente, anche perchè, la gente è tutta a conoscenza che noi abbiamo avuto LA MAFIA alle costole sin dalla nascita, per il fatto che tutti sono sempre stati debitamente industriati nei nostri confronti, per coprire la faccia dei VERI MANDANTI! Evidentemente, nonostante la nostra vita sia stata continuamente nelle mani della MAFIA, questi farabutti non ci conoscevano molto bene, perchè i nostri metodi di difesa sono sempre stati molto pacifici, basti pensare a quando fummo avvisati che ci avrebbero internati e torturati in ospedali psichiatrici, l'unico "rumore" che cercammo di fare fu quello di raccogliere firme da parte della gente affinchè ciò non avvennisse. Ma, come si sa, non è stato possibile perchè siamo stati brutalmente deportati prima di riuscirci. Dunque, per rendere la questione apparentemente LEGALE, ancora uan volta i carabinieri di San Bartolomeo tornano a casa degli zii con un altro documento, questa volta firmato dall'allora prefetto di Ferrara, dott. Ferri, come si legge nel documento stesso.
Pubblico questo documento a dimostrazione dell'accanimento dimostrato nei nostri confronti dal prefetto Ferri e delle ingiurie, offese e falsità di cui ci ha coperti.
SEGUE COMMENTO:
Per prima cosa, vorremmo sapere come i carabinieri di San Bartolomeo fossero a conoscenza del trasferimento delle due armi alla casa degli zii, SE NON FOSSE VERO IL FATTO CHE SIAMO CONTINUAMENTE PEDINATI!... Solo in questo modo può spiegarsi la questione!
Questo il documento con cui il m.llo Bilardo è giunto a ritarmi le armi.
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Doc. 1
Questo il documento inviatoci dall'ex-prefetto dott. Ferri, di Ferrara, che ora commenterò:
Documento 1:
"Vista la proposta di adozione del provvedimento amministrativo di divieto detenzioni armi formulata dal comando provinciale carabinieri di Ferrara, con nota ... in data, ...pervenuta il ... dalla quale si rileva che:
- il signor Alessandro Gandini si è reso responsabile di reati in materia di armi."
1) Ai sensi degli artt. 697 c.p. (detenzione abusiva di armi) per aver detenuto un'arma già appartenuta al padre deceduto, senza averne richiesto la detenzione per successione..."
- il signor Alessandro Gandini si è reso responsabile di reati in materia di armi."
1) Ai sensi degli artt. 697 c.p. (detenzione abusiva di armi) per aver detenuto un'arma già appartenuta al padre deceduto, senza averne richiesto la detenzione per successione..."
Commento di Alessandro:
E secondo voi, è plausibile incolpare di un reato una persona senza nemmeno presentare documenti atti a stabilirne la veridicità? Come si può presentare un documento come questo?! adducendo colpe e ingiurie che non riportano minimamente delle prove?! E' presto spiegato. Perchè io non mi sono mai reso responsabile di reati in materia di armi. Sono sempre stato una persona perbene e tranquilla, come tutta la mia famiglia. Ecco come è facile infamare e infangare una brava persona.
Praticamente, il dott. Ferri mi sta' descrivendo pari ad un trafficante d'armi!
Certo, ho tardato a denunciarne il trasferimento ma questo non significa essere un trafficante d'armi! Al massimo rischio una multa. Al contrario del sopruso che ho subìto io prelevandomi le due armi di mia proprietà!
Per quanto riguarda la notifica del passaggio di proprietà dell'arma di mio padre a me, ho già spiegato il motivo di tale ritardo: ero in attesa di un ulteriore cambio di residenza, non appena effettuato avrei provveduto. Come si legge anche nel documento riportato più sotto. Inoltre, come si può affermare "DETENZIONE ABUSIVA" l'arma regolarmente denunciata a nome di mio padre, quando abbiamo sempre convissuto nella stessa abitazione e io stesso ne avevo cura mentre lui era gravemente ammalato e non in grado di occuparsene?!
Doc1)
"...il medesimo e la sorella, Gandini Alessandra, convivente, durante i controlli svolti, hanno manifestato un comportamento, definito dai militari dell'arma intervenuti come "maniaco-persecutorio" avendo entrambi formulato accuse farneticanti nei confronti dell'arma e delle autorità, asserendo di essere vittime di soprusi, estorsioni,pedinamenti continui e conrolli sulle loro utenze telefoniche;..."
Commento di Alessandro/A:
considerato il grave sopruso di cui si era reso responsabile, togliendoci le due armi regolarmente denunciate, il sig. prefetto, per coprire la questione, ha pensato di farci dichiarare "maniaco-depressivi", in modo da giustificare il suo operato che, atrimenti, sarebbe risultato un REATO GRAVE! Ma non solo per questo motivo: cercava soprattutto di coprire il fatto che, REALMENTE le autorità ci avevano fatto del male, cosa che avevamo cercato di denunciare invano, inviando le nostre denunce (fra le tante presentate di persona, tutte prontamente annullate, cestinate, archiviate), direttamente al Tribunale di Ferrara. Ma non solo di Ferrara, come poi dimostrerò. Ovviamente, non ne abbiamo mai avuto riscontro! Inoltre, proprio dopo aver ricevuto questo documento inviatomi dal dott. Ferri, avevo espresso al mio avvocato la mia decisione di denunciarlo per le ignobili falsità e calunnie nei miei confronti.
Questo motivo decretò la nostra deportazione nei lager psichiatrici: il dott. Ferri, ex-prefetto di Ferrara, preferì farci dichiarare "deliranti" piuttosto che affrontarci in sede di Tribunale!
Doc.1)
"- il dott. Gianluigi Bruno, medico curante dei fratelli Alessandro e Alessandra Gandini, ha riferito che i medesimi sono affetti da alcuni anni da patologie di tipo persecutorio e che entrambi riufiutano di sottoporsi alle cure mediche;"
Commento di Alessandro/A:
Dunque, il nostro medico CURANTE non esiste! Ma quale medico CURANTE?! L'unico medico che abbiamo, come tutta la popolazione Italiana, è il medico di famiglia, il cosiddetto medico A.S.L., che non si chiama però, Gianluigi Bruno. E questo nome tra i medici di famiglia non esiste! Inoltre, il pneumologo-radiologo dott. Viviani segue Alessandra per quanto riguarda il problema dell'asma. Come se lo è inventato il medico CURANTE?! Puntualizziamo piuttosto, che se per poterci infamare e ricoprire di fango è stato usato il nome di un medico inesistente, figuriamoci quanto può essere ATTENDIBILE tutto il resto del documento!
Doc1)
"- l'interessato risulta inoltre gravato da pregiudizio penale per il reato di ingiuria;"
Commento di Alessandro/A:
Non si sa più cosa poter aggiungere a questo documento, pur di ottenere un quadro clinico-giuridico, attinenente alla mia personalità, tale da farmi apparire come un vero delinquente e pure fuori di testa! Quando, l'EROE maresciallo Bilardo stava persino per metterci le mani addosso e aveva pure il compito di provocarci per poi avere il motivo di far intervenire i servizi psichiatrici di Ferrara.
Doc.1)
"Vista la nota n°... con la quale la questura di Ferrara, ai fini dell'adozione del provvedimento amministrativo del divieto di detenzione armi nei confronti del sig. Alessandro Gandini, ha fornito INFORMAZIONI che SOSTANZIALMENTE CONFERMANO LE MOTIVAZIONI FORMULATE dal comando provinciale e dalle quali si rileva che l'interessato non risulta trovarsi nelle condizioni adeguate per la giusta detenzione di armi sia dal punto di vista della condotta sia per quanto riguarda le condizioni psicofisiche e familiari;"
Commento Alessandro/A:
Questa terribile infamia, circa LE INFORMAZIONI prodotte dalla questura di Ferrara che confermerebbero le motivazioni del comando provinciale, PRETENDO SIANO SPIEGATE, DICHIARATE, SOTTOSCRITTE. Non esiste niente di ciò a riguardo, è solo tutta una menzogna e una calunnia gravissima perpetuata nei miei confronti, per nascondere invece, il fatto che fossimo sempre stati effettivamente, pedinati, ascoltati, maltrattati, estorti e altro...
Questa infamia, la questura di Ferrara e il dott. Ferri me la devono proprio dimostrare! Vorrei essere messo al corrente di quali fatti parla l'ex-prefetto per aver messo in discussione la mia condotta! Questo non è possibile perchè il mio comportamento è sempre stato irreprensibile. Questa è un'infamia del tutto gratuita!
Le mie condizioni psicofisiche CHI le ha stabilite?! Il maresciallo Bilardo? Lei, dott. Ferri? Senza nessuna documentazione? Credo, come è d'accordo con me mia sorella, che anche se lei occupa una posizione di rilievo, non deve risultare esente da provvedimenti legali se nell'ambito dello svolgimento del suo lavoro e del suo operato, sbaglia! Lei è lì per tutelare i cittadini, NON PER ROVINARLI! Altrimenti, questa è una dittatura, non una DEMOCRAZIA!
E' per questo motivo che per avere un paravento ha mandato la dott.ssa Turilli dei sevizi sociali reparto di igiene mentale di Ferrara a far dichiarare "deliranti" sia me che mia sorella? In un primo tempo c'era il tranello della lettera d'invito allo studio della dottoressa. Quando abbiamo rifiutato di presentarci, poichè avevamo capito l'inganno, la stessa dott.ssa Turilli si è presentata, commettendo un altro SOPRUSO, accompagnata da un'infermiera e da due agenti di polizia municipale, davanti alla porta di casa di nostro zio. Ma questo non è il sopruso più grave! IL PIU' GRAVE è quello di stabilire, sulla porta di casa e lì, su due piedi (con stupide domande, tipo:"da quanto vi trovate qui?" "Quando è morto vostro padre? e vostra madre?"), se eravamo da "rinchiudere con l'urgenza di T.S.O.!!!" IN QUESTO MODO la dott.ssa TURILLI, psichiatra dei servizi sociali a Ferrara, ha stabilito che eravamo da T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio) che noi abbiamo definito: trattamento sanitario omicida! Di solito, un provvedimento tanto grave viene espletato quando il soggetto dimostra una iperattività e un comportamento tale, da sfociare in situazioni estreme e pericolose per sè o per gli altri. Sfido chiunque ad asserire che noi non si sia mai stati più che educati e tranquilli. Rimando il racconto ai precedenti Post di mia sorella su questo Blog. Così, in base alla FALSA DICHIARAZIONE della dott.ssa Turilli, siamo stati rinchiusi in due diversi ospedali psichiatrici: io, Alessandro all'Arcispedale S.Anna a Ferrara, Alessandra all'ospedale psichiatrico di San Giovanni in Persiceto (Bo). Ricordo, che in questo reparto psichiatrico, io ci stavo morendo! A causa dei pesantissimi psicofarmaci che mi venivano imposti, capitò che una sera non riuscivo più a respirare e informai immediatamente il dott. Boccalon, psichiatra del reparto, il quale mi rispose in tono perentorio:" non faccia l'ipocrita!"... Avete capito BENE! Stavo MORENDO E "NON DOVEVO FARE L'IPOCRITA!" (...) Mia sorella Alessandra a causa dei pesanti trattamenti subìti, non riusciva nemmeno ad alzarsi più dal letto e come conseguenza di questi pesantissimi MALtrattamenti, riportò continui disturbi al cuore e forte carenza di difese immunitarie. Una mattina, mentre ci trovavamo a fare la spesa, rischiò un infarto, perse conoscenza e svenne. Le stesse commesse del Supermercato Coop di Ferrara, mi aiutarono a rialzarla e farla riprendere. Ricordo che in questa occasione chiamai subito una autoambulanza, ma come succede solitamente per noi, ci girò attorno ma non doveva fermarsi. Noi non ne abbiamo diritto perchè sotto estorsione, quindi, dobbiamo solo subìre ed essere angherizzati. Poi si fermò, ma, per fortuna mia sorella riuscì a riprendersi. Non oso pensare se fosse stata una cosa più urgente! Ecco il motivo per cui, LA MAFIA, quando ci minaccia, ORDINA agli autisti di autoambulanze di accostarsi più possibile alla nostra auto: dobbiamo capire che se non paghiamo ci deporteranno di nuovo!...Un metodo di minaccia "occulto" usato al Nord Italia.
Il seguito di tutto questo gravissimo ABUSO di potere lo racconterò se sarò e se saremo, ancora in VITA!
Commento di Alessandra:
Premetto che quando ricevetti la lettera della dott.ssa Turilli, con cui "CI INVITAVA" nel suo studio, telefonai al nostro medico di famiglia e lui mi rispose con queste parole:"...se il documento è firmato dal sindaco, non posso fare niente!"
Ma, come si potrà notare, è un semplice invito. Non esiste un documento che dichiari la nostra DEPORTAZIONE, non esiste una FIRMA del sindaco, non esiste un documento dell'assessore ai servizi sociali, il quale avrebbe dovuto, comunque, dare un benestare. Nei casi di T.S.O., altre autorità devono dare la loro conferma! E nel nostro caso, non esistevano nel modo più assoluto, elementi che comportassero un simile GRAVE provvedimento! Tranne il fatto di essere sotto estorsione! Ma questo, ormai è un fatto MARGINALE!
PUBBLICO LETTERA dott.ssa Turilli:
...
Questo è il contenuto della lettera inviataci dalla dott.ssa Paola Turilli.
Segue commento al documento dell' ex-prefetto dott. Ferri:
Doc. 2
Doc.2)
"In materia di armi è indispensabile l'affidamento di non abusarene, affidamento che deve essere assoluto e non può lasciare adito a dubbi, mentre il sig. A. Gandini ha evidenziato un comportamento...
- infatti, per costante giurisprudenza,.....verificata con
-riferimento ad un triplice ordine di fattori convergenti: condotta assolutamente irreprensibile, assoluto equilibrio psicofisico; tale da consentire al soggetto di dominare in qualsiasi situazione impulsi ed emozioni, piena tranquillità e trasparenza dell'ambiente familiare e sociale."
Commento Alessandro:
Scusi dott. Ferri, quando mai io avrei abusato delle mie armi?! Non le aveva mai viste nemmeno nostro zio quando sono andato a casa sua! Si rende conto di ciò che afferma?
1)"condotta assolutamente irreprensibile";
Le chiedo la cortesia di motivare come la mia condotta non sia mai stata meno che irreprensibile!
2)"assoluto equilibrio psico-fisico tale da dominare impulsi ed emozioni, piena tranquillità ed ambiente familiare-sociale;"
Nessuno potrà mai affermare di avermi visto compiere atti illeciti o atti di danneggiamento a persone o a cose, in tutti i miei percorsi di vita e in ogni ambito della stessa. Sono sempre stato fermo nei miei princìpi, anche per il fatto che provengo da un'ottima famiglia sotto ogni profilo ma in particolare dell'educazione non solo in quanto tale, ma proprio nell'insegnamento di quei valori affettivi, sociali, religiosi, familiari, spirituali e personali che hanno contribuito a forgiare il mio carattere e contro i quali non potrei andare nemmeno in situazioni estreme, quale si è mostrata la mia realtà di estorto insieme alla mia famiglia da generazioni. Lo stesso discorso vale per mia sorella Alessandra. Per quanto riguarda la trasparenza nel'ambito familiare e sociale, la prego di farmi sapere in che modo deve offendere i miei familiari perchè le posso rispondere anche in questo senso. Se esiste un ambiente trasparente è rappresentato proprio dalla mia famiglia! Nel sociale è sotto agli occhi di TUTTI! E non vivo nel Bronx!...
Il fatto che io non dia affidamento me lo deve motivare. Non può semplicemente sputarmi una sentenza che ha stabilito LEI o altri personaggi con arroganza!
Doc3)
Ultimo documento: la consegna DELLA NOTIFICA di tutto questo FANGO che ci è stato gettato addosso impunemente! Da parte di chi? Naturalmente dell'immancabile maresciallo Bilardo.
Doc. 3
Seguono ulteriori documenti riguardo alla vicenda:
N. 1
Con questo ulteriore atto, il Pubblico Ministero dott.ssa Barbara Cavallo, cita Alessandro per i "reati" di cui si sarebbe "macchiato!"
Premetto che non ne abbiamo più avuto notizie.
N. 2
N. 3
N. 4
Allegati:
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Commento di Alessandra:
Ho reso nota la nostra vicenda anche al Ministero dell'Interno, più e più volte. Ultimamente, mi riagganciavano persino il telefono. Ho inviato un mare di fax. Ho scritto a molti politici, tra i quali, giusto per fare un nome, Berlusconi e DiPietro. Ho contattato La Curia a Roma. Ho contatto tutte le associazioni antiracket esistenti sul Pianeta. Ho interpellato tutti i vari "telefoni azzurri" "Rosa", Rossi", "Arancioni". Ho informato persino un Giudice del Tribunale di Roma, dott. Mattioli, con il quale ho avuto contatti telefonici in cui gli raccontavo la nostra terribile vicenda. Il Giudice stesso non seppe come aiutarmi, vista la situazione. TUTTI mi hanno solo presa in giro!...
Alla fine, mi sono resa conto, mi sono fatta delle domande e mi sono data delle risposte. Come si capirà, almeno lo spero, dal mio Blog, io non sono una sovversiva, non ho mire di nessun genere e sono la persona più semplice che esista, nel senso che ho sempre ambito ad una vita tranquilla fatta di affetti e di famiglia. In questo Blog, riporto FATTI REALMENTE ACCADUTI ALLA NOSTRA FAMIGLIA, A ME E A MIO FRATELLO. Non sarò io a tirare le somme. Chiunque leggerà, si faccia delle domande e si dia delle risposte, come ho fatto io! E arriverà alla conclusione, come ci siamo arrivati noi!
Faccio notare ancora, che tutto questo avviene nei confronti della nostra famiglia da intere generazioni. Anche questa indicazione da' ulteriori suggerimenti!....
"Cambiano i partiti, cambiano i governi, cambiano i governanti ma la famiglia Gandini di Ferrara resta sempre sotto estorsione! E l'OMERTA' ammanta ogni VERITA', condannando a morte ogni innocente!"
Se qualcuno mi chiedesse, se dopo tutto quello che ho dovuto subìre ho ancora un "sogno nel cassetto", risponderei di sì:" LA LIBERTA'!", ma so di chiedere troppo. I nostri genitori non l'hanno avuta nemmeno dopo la loro morte: infangati e insultati persino ora che non sono più tra noi. Le loro tombe lo dimostrano e sono visibili nel cimitero della Certosa di Ferrara: portano ancora i segni, indelebili, di una infinita, disperata difesa contro LA MAFIA!"
Alessandra e Alessandro Gandini in attesa di morte da parte della MAFIA.
Altre denunce riguardo la nostra vicenda, inviate anche più volte. Queste le cartoline di conferma:
Pubblico sotto alcune foto tratte dal nostro Album di famiglia e scattate da me.
In questa foto da sinistra, la badante di nostro zio di allora, Alessandra (si chiama come me), una signora moldava, alla quale avremmo dovuto devolvere "il pizzo" o l'estorsione. Ovviamente, "il maltolto" non lo avrebbe tenuto per sè, ma lo avrebbe poi consegnato a CHI le aveva dato ORDINE di fare ciò!
Proseguendo da sinistra, dopo la badante, c'è nostro padre, già gravemente malato su ORDINI mafiosi, attorniato e confortato dalla zia Jole, da mio fratello Alessandro e dallo zio Almo. Come si può notare, è un ambiente tranquillo, parenti vicini che affettuosamente si ritrovano attorno ad un tavolo. Da notare sullo sfondo la porta di uscita: proprio su questo uscio, che si apre sul cortile interno della casa, si è presentata, commettendo un grave SOPRUSO, la dott.ssa Paola Turilli, psichiatra, accompagnata da una infermiera e due agenti di polizia municipale.
Questa fotografia l'ho scattata io a nostro zio Almo, parente da parte di mamma.
Ed ecco ancora un piccolo ritrovo familiare fra parenti affettuosi, dove si notano, da sinistra, un'amica di famiglia, nostro cugino, la badante, la zia e lo zio e mio fratello. Se non avessimo sempre avuto la mafia alle costole ad ogni nostro passo, sembrerebbe un bel quadretto!
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N.B.:
Entrambi ci riserviamo di apportare aggiornamenti. Ovviamente, se sarà possibile...
"SE LE AUTORITA' E I GOVERNANTI FOSSERO STATI ONESTI E PULITI, LA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI NON AVREBBE MAI AVUTO UN INIZIO! E CERTAMENTE NON AVREBBE AVUTO UN SEGUITO ANCORA OGGI!"
LINK:
TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI di FERRARA.
(I PARTE) giovedì 14 febbraio 2013
http://alessandragandini.blogspot.it/2013/02/tutta-la-verita-sulla-vicenda-della.html
TRATTAMENTI FORZATI. FATTI INGNOBILI E GRAVISSIMI COPERTI DA OMERTA' !!! giovedì 22 marzo 2012
http://alessandragandini.blogspot.it/2011/08/trattamenti-forzati-fatti-ignobili.html
mercoledì 9 ottobre 2013
TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI DI FERRARA". PARTE III.
Psichiatria:" il lager" della mafia!http://alessandragandini.blogspot.it/2013/10/aggiornamento-post-tutta-la-la-verita.html
venerdì 11 ottobre 2013
"TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DELLA FAMIGLIA GANDINI DI FERRARA". (PARTE IV) 4
URL: http://alessandragandini.blogspot.it/2013/10/tutta-la-verita-sulla-vicenda-della.html
mercoledì 4 giugno 2014
IL MEMORIALE DEI FRATELLI GANDINI: NOI I DEPORTATI DELLO ZOO DI FERRARA! http://alessandragandini.blogspot.it/2014/06/il-memoriale-dei-fratelli-gandini-noi-i.html
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