ANCHE FARE SEMPLICI SPESE DIVENTA UN INCUBO: CONGELAMENTO MAFIOSO-RICATTI-SOPRUSI. Video.
Nel corso delle nostre disgraziate vite, poter svolgere anche le più piccole cose, come piccole commissioni, fare una semplice spesa per la casa, di cibo, di provviste, andare dal parrucchiere, fare una vacanza, potersi curare senza preoccuparsi che chi ti cura non sia costretto invece, a farti del male, ogni mansione e commissione banale svolta regolarmente in tutte le famiglie italiane, in casa Gandini viene vissuta in base ad ostacoli irti di trabocchetti a cui devi sempre far fronte. E' un allenamento che mio fratello ed io viviamo sin da piccoli, la nostra vita è sempre stata difficile, grazie all'intromissione brutale della MAFIA.
Ho dovuto affrontare un intervento chirurgico nel 1997 e sono arrivata d'urgenza all'Arcispedale S.Anna di Ferrara, rischiando addirittura di perdere un rene! Questa grave conseguenza poteva essere evitata se solo l'anno prima, effettuando una visita specialistica presso la dott.ssa Segala di Ferrara, questa, avesse potuto dirmi come stavano le cose e non sarei giunta a questo punto. Ma, la dott.ssa Segala aveva ricevuto l'ORDINE dalla MAFIA di non farmene parola, per danneggiarmi. All'Arcispedale S.Anna di Ferrara, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia ho subìto danni e ritorsioni ORDINATI dalla MAFIA. Mi trovavo al piano terra, in camera con altre due signore, mi era stato destinato un letto pieno di cavi elettrici, proprio sulla testata del letto e su questo letto dovevo pure mangiare perchè, guarda caso, per me al tavolo non c'era posto!... Le due donne in camera erano piene di messaggi che avevano l'obbligo di rifilarmi ogni santo giorno, per farmi stare male, per torturarmi, nonostante le condizioni di salute. Una radiologa, dott.ssa Marandan, mi assillava continuamente intimandomi di mettermi un catetere quando non ne avevo affatto bisogno, solo per crearmi disagi continui! Ma, all'epoca, non sapevo che a manovrare la mia vita era sempre stata LA MAFIA e tutte le persone attorno a me hanno sempre ubbidito. Poi, ho saputo che al piano sopra dell'ospedale erano ancora in vigore camere a pagamento, ho così scelto questa soluzione pensando di avere un po' di sollievo. In effetti, PAGANDO, ho potuto un po' respirare e mia mamma mi è sempre rimasta accanto. Continuavano però i disagi creati e ORDINATI dalla MAFIA, quando, ad esempio, prima dell'intervento chirurgico, dovevo sostenere gli esami clinici, TAC, ecografia. I medici incaricati "dimenticano" di dirmi di bere prima degli esami. Bene! Ho atteso alcune ore per fare l'ecografia davanti all'ambulatorio, che mi sono sembrate infinite, e altrattante per ritornare in stanza dopo la TAC perchè nessuno tornava a riprendermi (ero sulla sedia a rotelle per via del gonfiore esagerato alle gambe, provocato da disturbi che non si sarebbero verificati se la dott.ssa Segala avesse potuto dire LA VERITA' molto tempo prima, e non avesse aderito agli ORDINI impartiti dalla MAFIA). Tutto ciò era stato escogitato per crearmi, appunto disagi e maltrattamenti.
L'anno dopo, mia mamma ed io, dopo tanti anni di vacanze al mare (vissuti tra amici e conoscenti industriati regolarmente dalla MAFIA!) decidiamo, considerato il lungo periodo di sofferenze prima e dopo l'ospedale, di prenderci una piccola vacanza insieme e andiamo, ad Agosto del 1998 ad Abano Terme (Padova), esattamente al "PANORAMIC HOTEL PLAZA". Una sera di Agosto mio fratello ci accompagna a questo Hotel, dopo aver preventivato e preso accordi per la camera, l'arrivo e altro. Al nostro arrivo, l'addetto alla reception fa finta di non vederci nemmeno, siamo in fila con altre persone, ne arrivano altre dopo di noi, ma restiamo sempre ultimi e nessuno ci chiede di cosa abbiamo bisogno: praticamente, invisibili! LA MAFIA aveva già divulgato ORDINI di accoglienza, anche perchè ci ascoltava regolarmente le telefonate e in questo modo ha sempre potuto anticiparci, sapendo già le nostre mete, i nostri acquisti, le nostre decisioni, i nostri impegni, preparando di conseguenza ogni persona: nel caso specifico, i proprietari dell'Hotel. 'Stavamo quasi per andarcene, risentiti dal comportamento inspiegabile del concièrge, ma sono rimasta comunque, mi seccava tornare a casa. Anche qui, abbiamo dovuto subìre dispetti, danni e truffe, perchè alla fine del soggiorno, ci furono conteggiate persino cure che non avevamo mai fatto, giorni in più di quelli effettivi e altre spese non giustificate. All'inizio, il cibo era lo stesso a pranzo e cena: spaghetti collosi-rosso-fuoco e bistecche che galleggiavano letteralmente nell'olio! Da notare che l'Hotel era un quattro stelle! Andavo al solarium e chiedevo assistenza, nessuno rispondeva. Andavo in piscina e nessuno mi dava retta se chiedevo un asciugamano. Chiedevo gentilmente un cuscino in più e nessuno se ne curava. Nei rubinetti del bagno della camera, l'acqua era soltanto caldissima, mentre, quella fredda non c'era proprio. Ogni giorno, a tavola, non mangiavo nemmeno, mangiava solo mia mamma, o almeno, faceva il possibile. La cameriera al nostro piano era talmente molesta e impicciona che invece di svolgere il suo lavoro, stava a guardare se mi provavo un paio di scarpe nuove o raccontava, insistentemente, storie lagnose di suo marito paralizzato. Ancora non sapevo che erano tutte falsità create dalla MAFIA! Il giardiniere si era confidato con me e mia mamma della grave malattia di sua moglie: lupus! Incurabile. Tutte frottole inventate e ORDINATE dalla MAFIA; come il cameriere al tavolo da pranzo, si confidò di aver appena superato una grave depressione ma, ancora, stava assumendo psicofarmaci. LA MAFIA ha sempre costretto le persone attorno a noi a palesare malattie gravissime, se non già moribonde, per crearci attorno un clima triste, di cattivo auspicio, di presentimenti oscuri per farci stare male e per farci preoccupare. Potrei continuare a raccontare questi fatti all'infinito, ero contornata di gente industriata con storie fasulle e assurde! Gli stessi clienti dell'Hotel ci raccontavano storie invivibili e pietose ma, allo stesso tempo, erano molto interessati alle nostre condizioni economiche, cercando, in modo troppo insistente, di conoscere questioni di lavoro e di soldi. Il direttore dell'Hotel Plaza era stato sostituito all'ultimo minuto, prelevato dall'Hotel Metropol e trasferito momentaneamente al Plaza, perchè, nel caso avessimo reclamato per le condizioni e i disagi, automaticamente, LA COLPA sarebbe ricaduta sul nuovo direttore e CONSIDERANDO LA SUA INADEGUATEZZA, sarebbe poi stato sostituito, di nuovo, dal direttore effettivo! LA MAFIA E' PREVIDENTE: PRIMA DI FARE DEL MALE SI PROCURA SEMPRE UN COLPEVOLE: che si faccia carico delle malefatte e ci rimetta anche pubblicamente la faccia! Alla nostra partenza, avevo giurato che non sarei più tornata ed era ciò che voleva LA MAFIA, perchè i soldi spesi all'Hotel dovevano essere versati alla CASTA! Dopo aver lasciato oltre 5.000.000 di Lire per 18 giorni di permanenza, in parte truffati, il proprietario non ci ha nemmeno degnati di un saluto, come faceva di solito con tutti i clienti. Questa vacanza-incubo era stata completamente pilotata dalla MAFIA: ogni parola, ogni sequenza, ogni messainscena o molestia per tutto il soggiorno, era stata subdolamente ORDINATA dalla MAFIA! ORDINI, a cui, il proprietario dell'Hotel Plaza si è tranquillamente adeguato!
Panoramic Hotel Plaza di Abano Terme (Padova)
Così si legge sul sito dell'Hotel Plaza:
"Un mondo dove regna l’armonia.
Cortesia, eleganza, e buona tavola: il Panoramic Hotel Plaza, albergo 4 stelle Abano Terme con i suoi ambienti completamente rinnovati, esaudirà ogni vostro desiderio di comfort e relax offrendovi un’ospitalità cordiale e professionale."
TRANNE SE, DISGRAZIATAMENTE, CI SI TROVA SOTTO ESTORSIONE DA PARTE DELLA MAFIA!
Torno ad oggi, devo andare dalla parrucchiera? Al mio arrivo sono già presenti persone piene di messaggi che devono farmi giungere per conto della MAFIA, tipo:"... abbassa la cresta"! Intimidazione della MAFIA che mi è giunta, poichè avevo chiamato il mio avvocato prima di entrare nell'ennesimo negozio di parrucchiere, dicendogli che se anche questa parrucchiera mi avesse commesso dei danni, l'avrei denunciata. LA MAFIA ci ascolta le telefonate, ci ascolta in casa, ci ascolta fuori casa, tramite le intercettazioni ambientali. La frase riportata sopra era una specie di "avvertimento". Oppure, arrivano signore di corsa mandate di proposito, poco dopo il mio arrivo, per sostenere i discorsi e dare aiuto al parrucchiere di turno. Ovviamente, i danni non sono un optional! Ho già dovuto cambiare diversi PARRUCCHIERI in tutta la città ed ognuno che cambio ha sempre le solite, subdole modalità, sperando che io non me ne avveda, e pensano pure io creda che ognuno di loro sia libero dalla MAFIA!!!
Solo per fare qualche esempio, circa un anno fa', mi reco nel salone di parrucchieri "Hyper" presso il Centro Commerciale "Il Castello" di Ferrara. Ancora prima di iniziare il lavoro ai capelli, le parrucchiere mi chiedono subito se sono d'accordo di pagare una determinata cifra (molto gonfiata rispetto al costo effettivo). Rimango un attimo perplessa, perchè, credo, non sia mai capitato a nessuno che prima ancora di sedersi dal parrucchiere, gli venga richiesto così in anticipo, se sia d'accordo di pagare quel "tale" compenso per non avere discussioni "dopo"! .... Avevo già capito che la cifra richiesta era comprensiva di "pizzo mafioso" ma, dopo un attimo di ripensamento, accetto ugualmente. Mentre attendo il mio turno, capisco dai discorsi delle due parrucchiere del salone, che dovrò anche subìre, come di routine mafiosa, eventuali danni sul risultato del lavoro richiesto. Per cui, faccio presente la situazione alle incaricate. La reazione immediata delle addette al negozio è quella di cacciarmi fuori in malo modo e molto villanamente!... E' pazzesco! Secondo voi, che mi state leggendo, dopo che un negoziante ha tentatato di derubarvi e truffarvi per conto e ordini di mafia, e avrebbe pure dovuto rovinarvi il risultato del lavoro, non si è forse comportato da "farabutto"?
Altra parrucchiera, Filippa detta Fili, del salone "Maria Hair Studio" di Ferrara in Viale Cavour. Penso che questo negozio, oggi, sia stato chiuso, ma non so se ha riaperto in altra zona. Questa Fili, deve semplicemente farmi una treccia e per farla usa un prodotto lisciante della ditta Kerastase. Lei asserisce di conoscere bene il prodotto, che distribuisce in abbondanza sui capelli. Arrivo subito al punto. La volta successiva che mi sono lavata i capelli da sola, sono stata costretta a tagliarli tutti sino alla nuca, poichè il prodotto che mi era stato distribuito era una vera COLLA! Ricordo, che mia mamma, all'epoca, era così dispiaciuta, che per tanto tempo conservò i miei capelli tagliati e ancora intrisi di colla!
Cosa devo dire?!... Certo, avendo LA MAFIA alle costole, ho dovuto patire ben di peggio e non è nemmeno finita! Non finirà mai! ma,... resta certo il fatto che io, mio fratello, il nostro cane (e la nostra famiglia quando era in vita), dobbiamo subìre dei maltrattamenti da chiunque: chiunque, nel proprio ambito, nel proprio campo di lavoro, PIU' o meno GRAVE, DEVE LASCIARCI IL DANNO!
Sabato scorso mi sono recata insieme a mio fratello, al negozio "CHIC ACCENT," presso il Centro Commerciale "Le Mura" di Ferrara, per acquistare una borsetta. Dopo aver cercato invano quella che avevo visto in vetrina giorni prima, ne scelgo due, poi la commessa mi mostra quella che effettivamente cercavo ma, per avere il colore desiderato mi propone di attendere 15 giorni, perchè subito non c'è e mi chiede pure di versare una caparra... A questo punto, le confido che quanto mi propone è un "giochetto" usato dalla MAFIA che conosco bene: LA MAFIA usa il denaro della caparra e dopo avermi fatto attendere giorni e giorni, alla fine, mi viene detto che la merce non è arrivata! Per quanto mi riguardava, il discorso termina lì, almeno credevo io! Invece, dopo aver nominato "l'innominabile", entra nel negozio un uomo letteralmente di corsa, che ho notato perché, in quel momento, io e mio fratello eravamo gli unici clienti. Questa persona, sempre al volo, afferra una borsetta senza nemmeno dare tanto peso e si avvicina alla cassa. La scena mi ha un po' meravigliata, perchè, solitamente, quando un uomo regala una borsetta ad una donna (pensavo che questo fosse il suo caso), è indeciso, soppesa, guarda titubante, chiede consiglio alla commessa. Comunque, io decido la mia scelta e indico alla commessa quali borsette acquisto. Mentre sto' per pagare alla cassa, sento che questo signore e la commessa, ridacchiando tra loro e con modi di intesa, cominciano a prenderci in giro, dandoci dei "matti", che abbiamo bisogno di andare in analisi perchè, guarda caso, abbiamo OSATO parlare di MAFIA! C'è qualcuno in Italia che sa che esiste LA MAFIA? Chiedo scusa per la battuta! Non mi ci è voluto molto per capire che questa persona era stata inviata dalla MAFIA. Ovviamente, gli ho consigliato di vergognarsi e a questo punto questa persona ha cominciato a inveire contro me e mio fratello, asserendo di voler restare nel negozio, pur avendo concluso il suo acquisto, per fare da testimone. Non ho ben capito cosa dovesse testimoniare. Diciamo che LA MAFIA lo aveva mandato in aiuto alla commessa per sostenere l'annoso discorso MAFIA! Fatto è che, a quel punto, ho avvertito i presenti che stavo registrando con videofonino tutta la scena, poichè mi sentivo insultata e maltrattata, come avviene regolarmente in ogni negozio. Così, la commessa si rifiuta di vendermi la merce, chiamando la guardia del centro commerciale perchè sto' riprendendo. Ho atteso pazientemente l'arrivo di questa e una volta giunta, ha esordito in modo davvero "poco felice" :"... cosa succede, insomma, cosa parlate di MAFIA, qui non siamo in un film"! Forse, in un film ci sarà lui, perchè LA MAFIA ESISTE, ECCOME! Eppure, la guardia dovrebbe conoscerla bene LA MAFIA, visto che era appena stato industriato apposta! Inoltre, la stessa guardia ha commesso un sopruso intimandomi di cancellare il video e per questo potrei denunciarlo! E non è finita, mi ha pure offesa, perchè io nella MAFIA ci sono nata! Ricordo che, per legge, si può registrare a patto che, chi registra sia presente alla discussione e quindi non lo faccia di nascosto per carpire dei segreti. Oppure, è giustificato registrare se si pensa che possa essere oggetto di prova o di difesa. Nel caso specifico, io ero partecipe alla discussione e avevo avvertito i presenti, quindi era mio diritto. Comunque, questo video l'ho registrato in tre parti, per cui ne conservo ancora due parti: video e registrazione voce. Ho deciso di pubblicarlo per far sentire e vedere come questa persona si mostri minacciosa nei confronti di mio fratello, in modo inspiegabile, quando, non era successo niente di grave e comunque, la questione verteva tra me e la commessa e in ogni caso era subito terminata, non fosse stato per quel signore entrato di corsa che giunto alla cassa velocemente, fianco a me e a mio fratello, si è permesso di offenderci dandoci "dei matti" e ridendosela con la commessa. Per questi motivi ho poi deciso di riprendere la scena. Lascio a chi leggerà e a chi ascolterà, farsene una ragione.
Tutta questa lunga sequela di maltrattamenti, danni, disagi, truffe, non è che una piccola parte di ciò che abbiamo subìto rispetto alle tante, ben più gravi e davvero spietate vicende vissute in base a precisi ORDINI MAFIOSI, ma serve a far notare un particolare di rilievo: la colpa non è dei parrucchieri, non è dell'Hotel, non è delle commesse, nè dei negozianti, nè degli amici, nè dei conoscenti, nè dell'uomo nel negozio di borsette: TUTTO HA UN UNICO DENOMINATORE COMUNE: LA MAFIA (autorità e governanti), che a tutta questa gente ha imposto ORDINI ben precisi contro me e mio fratello, come VENDETTE E RICATTI !
Chiunque può prendere visione del video al seguente indirizzo su YOUTUBE:
http://www.youtube.com/watch?v=Ve6vGtxuxKg&feature=youtu.be
Nel corso delle nostre disgraziate vite, poter svolgere anche le più piccole cose, come piccole commissioni, fare una semplice spesa per la casa, di cibo, di provviste, andare dal parrucchiere, fare una vacanza, potersi curare senza preoccuparsi che chi ti cura non sia costretto invece, a farti del male, ogni mansione e commissione banale svolta regolarmente in tutte le famiglie italiane, in casa Gandini viene vissuta in base ad ostacoli irti di trabocchetti a cui devi sempre far fronte. E' un allenamento che mio fratello ed io viviamo sin da piccoli, la nostra vita è sempre stata difficile, grazie all'intromissione brutale della MAFIA.
Ho dovuto affrontare un intervento chirurgico nel 1997 e sono arrivata d'urgenza all'Arcispedale S.Anna di Ferrara, rischiando addirittura di perdere un rene! Questa grave conseguenza poteva essere evitata se solo l'anno prima, effettuando una visita specialistica presso la dott.ssa Segala di Ferrara, questa, avesse potuto dirmi come stavano le cose e non sarei giunta a questo punto. Ma, la dott.ssa Segala aveva ricevuto l'ORDINE dalla MAFIA di non farmene parola, per danneggiarmi. All'Arcispedale S.Anna di Ferrara, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia ho subìto danni e ritorsioni ORDINATI dalla MAFIA. Mi trovavo al piano terra, in camera con altre due signore, mi era stato destinato un letto pieno di cavi elettrici, proprio sulla testata del letto e su questo letto dovevo pure mangiare perchè, guarda caso, per me al tavolo non c'era posto!... Le due donne in camera erano piene di messaggi che avevano l'obbligo di rifilarmi ogni santo giorno, per farmi stare male, per torturarmi, nonostante le condizioni di salute. Una radiologa, dott.ssa Marandan, mi assillava continuamente intimandomi di mettermi un catetere quando non ne avevo affatto bisogno, solo per crearmi disagi continui! Ma, all'epoca, non sapevo che a manovrare la mia vita era sempre stata LA MAFIA e tutte le persone attorno a me hanno sempre ubbidito. Poi, ho saputo che al piano sopra dell'ospedale erano ancora in vigore camere a pagamento, ho così scelto questa soluzione pensando di avere un po' di sollievo. In effetti, PAGANDO, ho potuto un po' respirare e mia mamma mi è sempre rimasta accanto. Continuavano però i disagi creati e ORDINATI dalla MAFIA, quando, ad esempio, prima dell'intervento chirurgico, dovevo sostenere gli esami clinici, TAC, ecografia. I medici incaricati "dimenticano" di dirmi di bere prima degli esami. Bene! Ho atteso alcune ore per fare l'ecografia davanti all'ambulatorio, che mi sono sembrate infinite, e altrattante per ritornare in stanza dopo la TAC perchè nessuno tornava a riprendermi (ero sulla sedia a rotelle per via del gonfiore esagerato alle gambe, provocato da disturbi che non si sarebbero verificati se la dott.ssa Segala avesse potuto dire LA VERITA' molto tempo prima, e non avesse aderito agli ORDINI impartiti dalla MAFIA). Tutto ciò era stato escogitato per crearmi, appunto disagi e maltrattamenti.
L'anno dopo, mia mamma ed io, dopo tanti anni di vacanze al mare (vissuti tra amici e conoscenti industriati regolarmente dalla MAFIA!) decidiamo, considerato il lungo periodo di sofferenze prima e dopo l'ospedale, di prenderci una piccola vacanza insieme e andiamo, ad Agosto del 1998 ad Abano Terme (Padova), esattamente al "PANORAMIC HOTEL PLAZA". Una sera di Agosto mio fratello ci accompagna a questo Hotel, dopo aver preventivato e preso accordi per la camera, l'arrivo e altro. Al nostro arrivo, l'addetto alla reception fa finta di non vederci nemmeno, siamo in fila con altre persone, ne arrivano altre dopo di noi, ma restiamo sempre ultimi e nessuno ci chiede di cosa abbiamo bisogno: praticamente, invisibili! LA MAFIA aveva già divulgato ORDINI di accoglienza, anche perchè ci ascoltava regolarmente le telefonate e in questo modo ha sempre potuto anticiparci, sapendo già le nostre mete, i nostri acquisti, le nostre decisioni, i nostri impegni, preparando di conseguenza ogni persona: nel caso specifico, i proprietari dell'Hotel. 'Stavamo quasi per andarcene, risentiti dal comportamento inspiegabile del concièrge, ma sono rimasta comunque, mi seccava tornare a casa. Anche qui, abbiamo dovuto subìre dispetti, danni e truffe, perchè alla fine del soggiorno, ci furono conteggiate persino cure che non avevamo mai fatto, giorni in più di quelli effettivi e altre spese non giustificate. All'inizio, il cibo era lo stesso a pranzo e cena: spaghetti collosi-rosso-fuoco e bistecche che galleggiavano letteralmente nell'olio! Da notare che l'Hotel era un quattro stelle! Andavo al solarium e chiedevo assistenza, nessuno rispondeva. Andavo in piscina e nessuno mi dava retta se chiedevo un asciugamano. Chiedevo gentilmente un cuscino in più e nessuno se ne curava. Nei rubinetti del bagno della camera, l'acqua era soltanto caldissima, mentre, quella fredda non c'era proprio. Ogni giorno, a tavola, non mangiavo nemmeno, mangiava solo mia mamma, o almeno, faceva il possibile. La cameriera al nostro piano era talmente molesta e impicciona che invece di svolgere il suo lavoro, stava a guardare se mi provavo un paio di scarpe nuove o raccontava, insistentemente, storie lagnose di suo marito paralizzato. Ancora non sapevo che erano tutte falsità create dalla MAFIA! Il giardiniere si era confidato con me e mia mamma della grave malattia di sua moglie: lupus! Incurabile. Tutte frottole inventate e ORDINATE dalla MAFIA; come il cameriere al tavolo da pranzo, si confidò di aver appena superato una grave depressione ma, ancora, stava assumendo psicofarmaci. LA MAFIA ha sempre costretto le persone attorno a noi a palesare malattie gravissime, se non già moribonde, per crearci attorno un clima triste, di cattivo auspicio, di presentimenti oscuri per farci stare male e per farci preoccupare. Potrei continuare a raccontare questi fatti all'infinito, ero contornata di gente industriata con storie fasulle e assurde! Gli stessi clienti dell'Hotel ci raccontavano storie invivibili e pietose ma, allo stesso tempo, erano molto interessati alle nostre condizioni economiche, cercando, in modo troppo insistente, di conoscere questioni di lavoro e di soldi. Il direttore dell'Hotel Plaza era stato sostituito all'ultimo minuto, prelevato dall'Hotel Metropol e trasferito momentaneamente al Plaza, perchè, nel caso avessimo reclamato per le condizioni e i disagi, automaticamente, LA COLPA sarebbe ricaduta sul nuovo direttore e CONSIDERANDO LA SUA INADEGUATEZZA, sarebbe poi stato sostituito, di nuovo, dal direttore effettivo! LA MAFIA E' PREVIDENTE: PRIMA DI FARE DEL MALE SI PROCURA SEMPRE UN COLPEVOLE: che si faccia carico delle malefatte e ci rimetta anche pubblicamente la faccia! Alla nostra partenza, avevo giurato che non sarei più tornata ed era ciò che voleva LA MAFIA, perchè i soldi spesi all'Hotel dovevano essere versati alla CASTA! Dopo aver lasciato oltre 5.000.000 di Lire per 18 giorni di permanenza, in parte truffati, il proprietario non ci ha nemmeno degnati di un saluto, come faceva di solito con tutti i clienti. Questa vacanza-incubo era stata completamente pilotata dalla MAFIA: ogni parola, ogni sequenza, ogni messainscena o molestia per tutto il soggiorno, era stata subdolamente ORDINATA dalla MAFIA! ORDINI, a cui, il proprietario dell'Hotel Plaza si è tranquillamente adeguato!
Panoramic Hotel Plaza di Abano Terme (Padova)
Così si legge sul sito dell'Hotel Plaza:
"Un mondo dove regna l’armonia.
Cortesia, eleganza, e buona tavola: il Panoramic Hotel Plaza, albergo 4 stelle Abano Terme con i suoi ambienti completamente rinnovati, esaudirà ogni vostro desiderio di comfort e relax offrendovi un’ospitalità cordiale e professionale."
TRANNE SE, DISGRAZIATAMENTE, CI SI TROVA SOTTO ESTORSIONE DA PARTE DELLA MAFIA!
Torno ad oggi, devo andare dalla parrucchiera? Al mio arrivo sono già presenti persone piene di messaggi che devono farmi giungere per conto della MAFIA, tipo:"... abbassa la cresta"! Intimidazione della MAFIA che mi è giunta, poichè avevo chiamato il mio avvocato prima di entrare nell'ennesimo negozio di parrucchiere, dicendogli che se anche questa parrucchiera mi avesse commesso dei danni, l'avrei denunciata. LA MAFIA ci ascolta le telefonate, ci ascolta in casa, ci ascolta fuori casa, tramite le intercettazioni ambientali. La frase riportata sopra era una specie di "avvertimento". Oppure, arrivano signore di corsa mandate di proposito, poco dopo il mio arrivo, per sostenere i discorsi e dare aiuto al parrucchiere di turno. Ovviamente, i danni non sono un optional! Ho già dovuto cambiare diversi PARRUCCHIERI in tutta la città ed ognuno che cambio ha sempre le solite, subdole modalità, sperando che io non me ne avveda, e pensano pure io creda che ognuno di loro sia libero dalla MAFIA!!!
Solo per fare qualche esempio, circa un anno fa', mi reco nel salone di parrucchieri "Hyper" presso il Centro Commerciale "Il Castello" di Ferrara. Ancora prima di iniziare il lavoro ai capelli, le parrucchiere mi chiedono subito se sono d'accordo di pagare una determinata cifra (molto gonfiata rispetto al costo effettivo). Rimango un attimo perplessa, perchè, credo, non sia mai capitato a nessuno che prima ancora di sedersi dal parrucchiere, gli venga richiesto così in anticipo, se sia d'accordo di pagare quel "tale" compenso per non avere discussioni "dopo"! .... Avevo già capito che la cifra richiesta era comprensiva di "pizzo mafioso" ma, dopo un attimo di ripensamento, accetto ugualmente. Mentre attendo il mio turno, capisco dai discorsi delle due parrucchiere del salone, che dovrò anche subìre, come di routine mafiosa, eventuali danni sul risultato del lavoro richiesto. Per cui, faccio presente la situazione alle incaricate. La reazione immediata delle addette al negozio è quella di cacciarmi fuori in malo modo e molto villanamente!... E' pazzesco! Secondo voi, che mi state leggendo, dopo che un negoziante ha tentatato di derubarvi e truffarvi per conto e ordini di mafia, e avrebbe pure dovuto rovinarvi il risultato del lavoro, non si è forse comportato da "farabutto"?
Altra parrucchiera, Filippa detta Fili, del salone "Maria Hair Studio" di Ferrara in Viale Cavour. Penso che questo negozio, oggi, sia stato chiuso, ma non so se ha riaperto in altra zona. Questa Fili, deve semplicemente farmi una treccia e per farla usa un prodotto lisciante della ditta Kerastase. Lei asserisce di conoscere bene il prodotto, che distribuisce in abbondanza sui capelli. Arrivo subito al punto. La volta successiva che mi sono lavata i capelli da sola, sono stata costretta a tagliarli tutti sino alla nuca, poichè il prodotto che mi era stato distribuito era una vera COLLA! Ricordo, che mia mamma, all'epoca, era così dispiaciuta, che per tanto tempo conservò i miei capelli tagliati e ancora intrisi di colla!
Cosa devo dire?!... Certo, avendo LA MAFIA alle costole, ho dovuto patire ben di peggio e non è nemmeno finita! Non finirà mai! ma,... resta certo il fatto che io, mio fratello, il nostro cane (e la nostra famiglia quando era in vita), dobbiamo subìre dei maltrattamenti da chiunque: chiunque, nel proprio ambito, nel proprio campo di lavoro, PIU' o meno GRAVE, DEVE LASCIARCI IL DANNO!
Sabato scorso mi sono recata insieme a mio fratello, al negozio "CHIC ACCENT," presso il Centro Commerciale "Le Mura" di Ferrara, per acquistare una borsetta. Dopo aver cercato invano quella che avevo visto in vetrina giorni prima, ne scelgo due, poi la commessa mi mostra quella che effettivamente cercavo ma, per avere il colore desiderato mi propone di attendere 15 giorni, perchè subito non c'è e mi chiede pure di versare una caparra... A questo punto, le confido che quanto mi propone è un "giochetto" usato dalla MAFIA che conosco bene: LA MAFIA usa il denaro della caparra e dopo avermi fatto attendere giorni e giorni, alla fine, mi viene detto che la merce non è arrivata! Per quanto mi riguardava, il discorso termina lì, almeno credevo io! Invece, dopo aver nominato "l'innominabile", entra nel negozio un uomo letteralmente di corsa, che ho notato perché, in quel momento, io e mio fratello eravamo gli unici clienti. Questa persona, sempre al volo, afferra una borsetta senza nemmeno dare tanto peso e si avvicina alla cassa. La scena mi ha un po' meravigliata, perchè, solitamente, quando un uomo regala una borsetta ad una donna (pensavo che questo fosse il suo caso), è indeciso, soppesa, guarda titubante, chiede consiglio alla commessa. Comunque, io decido la mia scelta e indico alla commessa quali borsette acquisto. Mentre sto' per pagare alla cassa, sento che questo signore e la commessa, ridacchiando tra loro e con modi di intesa, cominciano a prenderci in giro, dandoci dei "matti", che abbiamo bisogno di andare in analisi perchè, guarda caso, abbiamo OSATO parlare di MAFIA! C'è qualcuno in Italia che sa che esiste LA MAFIA? Chiedo scusa per la battuta! Non mi ci è voluto molto per capire che questa persona era stata inviata dalla MAFIA. Ovviamente, gli ho consigliato di vergognarsi e a questo punto questa persona ha cominciato a inveire contro me e mio fratello, asserendo di voler restare nel negozio, pur avendo concluso il suo acquisto, per fare da testimone. Non ho ben capito cosa dovesse testimoniare. Diciamo che LA MAFIA lo aveva mandato in aiuto alla commessa per sostenere l'annoso discorso MAFIA! Fatto è che, a quel punto, ho avvertito i presenti che stavo registrando con videofonino tutta la scena, poichè mi sentivo insultata e maltrattata, come avviene regolarmente in ogni negozio. Così, la commessa si rifiuta di vendermi la merce, chiamando la guardia del centro commerciale perchè sto' riprendendo. Ho atteso pazientemente l'arrivo di questa e una volta giunta, ha esordito in modo davvero "poco felice" :"... cosa succede, insomma, cosa parlate di MAFIA, qui non siamo in un film"! Forse, in un film ci sarà lui, perchè LA MAFIA ESISTE, ECCOME! Eppure, la guardia dovrebbe conoscerla bene LA MAFIA, visto che era appena stato industriato apposta! Inoltre, la stessa guardia ha commesso un sopruso intimandomi di cancellare il video e per questo potrei denunciarlo! E non è finita, mi ha pure offesa, perchè io nella MAFIA ci sono nata! Ricordo che, per legge, si può registrare a patto che, chi registra sia presente alla discussione e quindi non lo faccia di nascosto per carpire dei segreti. Oppure, è giustificato registrare se si pensa che possa essere oggetto di prova o di difesa. Nel caso specifico, io ero partecipe alla discussione e avevo avvertito i presenti, quindi era mio diritto. Comunque, questo video l'ho registrato in tre parti, per cui ne conservo ancora due parti: video e registrazione voce. Ho deciso di pubblicarlo per far sentire e vedere come questa persona si mostri minacciosa nei confronti di mio fratello, in modo inspiegabile, quando, non era successo niente di grave e comunque, la questione verteva tra me e la commessa e in ogni caso era subito terminata, non fosse stato per quel signore entrato di corsa che giunto alla cassa velocemente, fianco a me e a mio fratello, si è permesso di offenderci dandoci "dei matti" e ridendosela con la commessa. Per questi motivi ho poi deciso di riprendere la scena. Lascio a chi leggerà e a chi ascolterà, farsene una ragione.
Tutta questa lunga sequela di maltrattamenti, danni, disagi, truffe, non è che una piccola parte di ciò che abbiamo subìto rispetto alle tante, ben più gravi e davvero spietate vicende vissute in base a precisi ORDINI MAFIOSI, ma serve a far notare un particolare di rilievo: la colpa non è dei parrucchieri, non è dell'Hotel, non è delle commesse, nè dei negozianti, nè degli amici, nè dei conoscenti, nè dell'uomo nel negozio di borsette: TUTTO HA UN UNICO DENOMINATORE COMUNE: LA MAFIA (autorità e governanti), che a tutta questa gente ha imposto ORDINI ben precisi contro me e mio fratello, come VENDETTE E RICATTI !
Chiunque può prendere visione del video al seguente indirizzo su YOUTUBE:
http://www.youtube.com/watch?v=Ve6vGtxuxKg&feature=youtu.be
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